27/03/09

I 400 metri agli Europei Master di Ancona: Mazzenga bis mondiale con record

Sono 3 le Nazioni che stanno dominando a livello di medagliere questi campionati Europei Master indoor: Italia, Germania e Inghilterra. A livello statistico è sicuramente la Germania che esibisce un rapporto qualità/numero da far tremare i polsi, soprattutto nelle categorie sopra i 60, dopo il dominio diviene impero . Addirittura i teutonici segnano due triplette da podio tra M70 e M75 nei 400 argomento di questo articolo. L'Italia si affida ai soliti noti, e riesce a paizzare anche lei la sua bella tripletta negli M60 (Felicetti, Del Rio e Frei), oltre che vantare un quasi "bingo" nella finale dei 40 (5 finalisti su 6 erano italiani). 32 finalisti italiani e 15 medaglie conquistate, con la piccola soddisfazione del primato in una speciale classifica avulsa "di specialità" con 6 ori, 3 argenti e 6 bronzi, contro il 5/8/5 della Germania e il 4/0/2 del Regno Unito. Quarta la Svezia con due ori. 3 ori italici li troviamo tra le categorie comprese tra i 35 e 40 anni (ed un totale di 5 medaglie delle 12 disponibili tra uomini e donne): buon segno per il futuro. I 400 M35 maschili, che non penso di attrarmi le malvolenze dei più nell'affermare che è un paio di stagioni che non sono paragonabili a livello prettamente tecnico ai risultati della velocità breve (200 in primis, con esponenti del calibro di Darren Scott, Mark Dunwell, Christophe Cheval, Mikey Bar Yoshua solo per citarne alcuni) si sono privati in corso d'opera anche di un Edgardo Barcella all'altezza del podio (per non togliere nulla a chi ha fatto la finale). C'è da dire che i 400 indoor sono una gara a sè stante rispetto a quella all'aperto, ed il gap è sicuramente più marcato se paragonato ad una gara di volocità. Così ha vinto l'ultimo degli immortali, Max Poeta, che solo un anno fa ricordo aver avuto gravi problemi fisici. Un'altra storia da libro "Cuore", dove questo ragazzio nonostante i mille ostacoli (alcuni dei quali positivi, perchè no!), il lavoro, la famiglia, è riuscito a toccare il cielo con un dito. Al femminile Manu Baggiolini ha da par suo dominato la gara delle W35, nonostante la prima corsia ereditata in finale dopo la batteria. 58"11 per laurearsi prima in Europa, laddove al terzo posto troviamo la bi-campionessa mondiale Tiziana Bignami, cimentatasi in questa specialità. Ora-Argento anche dagli M40, dove Enrico Saraceni, nonostante le non perfette condizioni fisiche è riuscito a domare Max Scarponi, impeganto in un incredibile tour de force tra finali, semifinali e batterie di 60, 400 e 200. Qualche energia nervosa persa per strada? Chi lo sa! Il quarto oro è quello quasi scontato di Vincenzo Felicetti, neo M60 che con 57"43 ha sfiorato il suo recente record italiano (57"36). Ugo Sansonetti, nella sfida tet-a-tet cpm il belga Pawels nei 400, è riuscito a prevalere al fotophinish (1'54"71 vs 1'54"92) in una gara il cui valore "specifico" non è possibile valutare (si pensi che le liste WMA riportano come record mondiale un 1'08" che non è umanamente possibile ottenere dopo 9 decadi). Sesto oro italiano da parte della solitaria Emma Mazzenga, unica atleta presente nei 400 W75 in 1'24"89. Tempo incredibile, se pensiamo che il sito WMA riporta come miglior tempo mondiale mai corso da una donna sopra i 75 il risultato di 1'41"15!!!

Nessun commento:

Posta un commento