13/07/13

Un Master tra i Cadetti: la lettera di Frederic Peroni

Qualche tempo fa, in seguito all'accoglimento della Fidal Lombardia di una proposta che si è rivelata vincente (ovvero ammettere la partecipazione di un master ad una gara cadetti sugli ostacoli), sono nate diverse discussioni sull'opportunità di far correre le due categorie insieme. I perbenisti, naturalmente, ritengono che sia una cosa sconveniente ("ma come, un vecchio tra quei giovani? E se perdono, che contraccolpi psicologici avranno mai quei ragazzi?"), mentre un'altra posizione ritiene che l'atletica non debba avere limitazioni del genere. Tant'è che nella limitrofa Svizzera, le serie di rincalzo delle gare sono già da secoli confronti intergenerazionali. Mi ha fatto partecipe della propria idea anche Frederic Peroni, appartenente alla Commissione Master della Fidal, che in risposta ad uno degli interventi letti su un altro sito, ha così commentato. Preciso che Peroni ha fatto in modo che Antonio Montaruli (M65) partecipasse a due gare con i cadetti in Lombardia, dove son caduti due record italiani master. 

Caro Ivan
prima di proporre questa novità mi sono informato sulle possibili modalità di messa in atto. L'indagine mi ha permesso di capire che la decisione può essere presa indipendentemente, a livello anche solo regionale, dunque il nazionale non c'entra. 
Essendo ad anno in corso era complesso cambiare il regolamento regionale a Giugno. 
Ho dunque proposto, anche sulla base del ristretto numero di ostacolisti, di concedere per quest'anno delle wild card nominative e giornaliere da richiedere con congruo anticipo sulla data della gara. Grazia Vanni ha accolto la proposta e ha informato Gerola che ha girato la mail a tutti i responsabili provinciali avvisandoli della novità. 
Non so perchè non ti sia arrivato il messaggio, a Como la settimana prima tutti sapevano prima di vedere Montaruli che sarebbe arrivato ad iscriversi. Per quest'anno va cosi, l'anno prossimo secondo la Vanni dovrebbe essere inserito con tutti i crismi nel regolamento regionale. 
La motivazione di tale scelta è esclusivamente tecnica e specifica agli ostacoli per alcune ragioni abbastanza semplici da capire. 
  1. chi da master corre le distanze piane ha molte gare junior/senior a disposizione in calendario, non ha necessità di ulteriori appuntamenti agonistici;
  2. i lanciatori, proprio perché è più facile ad una certa età lanciare che correre sono molto numerosi, e da anni hanno creato un circuito di gare loro dove lanciano gli attrezzi delle loro rispettive categorie. Ai campionati regionali sono numerosi e la gara ha un senso tecnicamente, i master ostacolisti a livello regionale gareggiano quasi sempre soli senza avversari; 
  3. per i saltatori la situazione è di difficile risoluzione per la presenza di misure di entrata (una sola altra misura concessa sotto questa quota) e asse di battuta. Il loro inserimento allungherebbe i tempi della gara. Una serie in più sono tre minuti, un atleta che passa un paio di volte alla terza prova sono quasi 15' in più di gara solo per lui. Da non sottovalutare che sono comunque nettamente più numerosi degli ostacolisti. 
I pochi ostacolisti non allungano i tempi della manifestazione, male che vada si fa una serie in più se proprio si è sfortunati. In tutta Italia gli ostacolisti sono meno di 50 tra 110 e 400 hs dai 35 ai 90 anni. Sono interessati da questa norma solo quelli sopra i 50 anni sui 400/300 HS dunque meno della metà. Sui 300 HS sono coinvolti dai 60 ai 69 anni circa cinque atleti in tutta Italia, se si mettono d'accordo e decidono di gareggiare nella medesima riunione cadetti significa una serie in più ovvero 3 dico tre minuti in più .....
L'obbiettivo di tale modifica viene raggiunto esclusivamente se masters e giovani gareggiano nella stessa serie perchè solo cosi i masters possono trarne un vantaggio dal punto di vista tecnico e cronometrico. 
Antonio Montaruli senza queste due gare con i cadetti avrebbe gareggiato quest'anno solo ai regionali masters, come unico atleta alla partenza, e ai campionati italiani masters se va bene con altri quattro avversari tecnicamente nettamente inferiori. Due sole gare nell'anno in Italia. Se per motivi di salute, famiglia o lavoro salta queste due gare va in Brasile ai Mondiali Master ad Ottobre senza una prova agonistica. 
Questa situazione di povertà di gare e avversari la vivono esclusivamente gli ostacolisti masters, ecco dunque la motivazione tecnica di tale scelta. 

Rispondo anche ad altri commenti. Un atleta giovane che ci rimane male perchè battuto da un master è un atleta sul quale non si può fare affidamento come futuro tesserato FIDAL, alla prima difficoltà mette la freccia ed abbandona. Sopra la porta del Centrale di Wimbledon è riportato un verso del famoso poema di Kipling intitolato "Se" che dice " ... se saprai incontrare vittoria e sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo ... sarai un uomo figlio mio." Perdere da un atleta maturo non è un disonore ma deve essere il punto di partenza di una serie di riflessioni una fra tutte, "è possibile fare attività motoria e divertirsi anche in età avanzata". 
Un concetto fondamentale per ridurre la spesa sociale. Sono del tutto inutili quei giovani che si tirano il collo in allenamento per poi smettere a 25 anni nauseati dallo sport
Come sono del tutto inutili e dannosi quei masters che vivono lo sport come giovani atleti di elite dando un immagine errata del movimento
Atletica come condivisione tra due generazioni lontane, vedere per credere quello che è successo in questi due fine settimana con Antonio. 
I giovani sono inizialmente diffidenti ma se il master dimostra empatia e umiltà trasmette sentimenti e entusiasmo incredibili ai ragazzi. Per ottenere questo il master deve però dimostrarsi bravo non solo sugli ostacoli!!! 
Tutto questo è successo, chi ha visto può testimoniare. 
L'eccezionalità di tale evento non va comunque sovra-enfatizzato, i nostri vicini europei ci sono arrivati da anni ...... 

Frédéric Peroni

Nessun commento:

Posta un commento