28/07/13

Orvieto '13: gli M40

Ho deciso di andare per "pillole" a parlare dei Campionati Italiani di Orvieto, così da riuscire, forse, in qualche modo, a portarle avanti meglio e più velocemente. Passiamo così alla categoria M40.
  • 100/200: no comment. 
  • 400: Vince il navigato Max Poeta di pochissimo sul "nuovo" Simone Pratesi: 51"91 a 52"15. Per Poeta 6° titolo italiano individuale sui 400 (3 indoor e 3 outdoor). Nelle 30 precedenti edizioni, solo in 8 circostanze si era vinto il titolo M40 sui 400 sotto i 52". Il tempo di Poeta è lo stesso con cui vinse nel 2001 Riccardo Longinari. In 3 circostanze si è vinto sotto i 51" ed uno solo, Enrico Saraceni, ha vinto gli italiani sotto i 50" (nel 2005 con 49"61).   
  • 800: Cesare Lazzarini, uno dei migliori 800isti master "giovanili" delle ultime stagioni, si impone anche qui su un atleta messosi in luce nelle ultime 3 stagioni, Ugo Piccioli. 2'02"49 a 2'03"24. Per Lazzarini si tratta del 5° titolo italiano individuale, il 4° sugli 800 (ma vanta anche lo scudetto 2011 sui 400 M35). Solo in 3 circostanze (su 30 edizioni) questo titolo è stato vinto con un tempo inferiore ai 2' (l'ultima nel 2007 con Giovanni Latini). Il tempo necessario a Lazzarini per vincere il titolo è stato l'11° di sempre, ma si sa che in un 800 che attribuisce un titolo non è assolutamente scontata la prestazione cronometrica. 
  • 1500: con 4'19"46 si aggiudica il titolo Alessandro Maraspin, che, vedendo i tempi d'arrivo, sembra aver vinto nettamente la pugna (2° Alessandro Leban con 4'23"34). Per lui si tratta del primo scudetto a livello individuale (ma quest'anno si è portato a casa anche quello della 4x1500 a Gorizia). 
  • 5000: Diego Papoccia è il nuovo campione italiano con il tempo di 15'13"58, che rappresenta il 5° tempo di sempre necessario per vincere questo alloro. Nessun M40 è mai riuscito in questa manifestazione a scendere sotto i 15', con un record della manifestazione fissato da Marco Cacciamani nel 2001 a 15'05"11. Primo titolo master su pista in assoluto per Papoccia.
  • 3000 siepi: 3° titolo italiano sui 3000 siepi per Riccardo Baggia con 10'15"38, che segue quello che vinse nel 2012 a Comacchio. Il primo lo vinse nel 2008, anno in cui si aggiudicò anche i 10000, per un totale di 4 titoli tricolore nella propria faretra. Ritirato il Campione d'Europa sulla distanza, Walter De Laurentiis in una delle gare più "affollate" sulle siepi degli ultimi anni.
  • 110hs/400hs: doppietta di Gian Luca Camaschella, il re degli ostacoli della categoria. Sui 110hs 17"24 ma con 2,0 di vento contrario. 1'01"27 invece sui 400hs, vinti di poco su Sante Galassi. Seconda doppietta consecutiva per Camaschella nelle medesime specialità dopo quella di Comacchio del 2012 e 4° e 5° titolo italiano per lui, dopo il primo sui 400hs risalente al 2009. L'anno scorso vinse in 59"11, ovvero con lo stesso tempo con cui vinse il primo titolo nel 2009. In 8 circostanze il titolo dei 400hs si è vinto sotto il minuto (con il record dei campionati in possesso di Frederic Peroni con 57"19 del 2006).
  • alto: Stefano Salso si aggiudica il titolo con 1,87, vincendo il suo 4° titolo consecutivo in soli due anni, tra indoor e outdoor, nella categoria M40. 2° Luca Tonello, un altro "grande" dell'alto master degli ultimi anni, con 5 titoli all'attivo. 6^ prestazione di sempre per vincere un italiano M40 outdoor nell'alto per Salso.
  • asta: vittoria netta di Daniele Caporale con 3,70. Anche per lui 4° titolo italiano consecutivo in soli due anni, dopo quelli indoor e outdoor del 2012 e 2013. 
  • lungo: bella sfida tra il vincitore Stefano Tarì e Simone Sbaragli. Tarì salta subito la misura vincente, 6,32, poi al terzo è costretto a fermarsi e ad assistere alla gara, ovvero ai tentativi di Sbaragli di portargli via il titolo. E Sbaragli si è effettivamente avvicinato molto in almeno 3 salti (6,27, 6,26, e 6,25). Per Tarì si tratta del 7° titolo italiano nel salto in lungo (comprese le indor) in 4 stagioni (non ha conquistato solo quello outdoor del 2012). 
  • triplo: il citato Simone Sbaragli si rifa però nel triplo, vincendo con 13,32 davanti a... già citato Luca Tonello. Primo titolo outdoor per Sbaragli, e 5° totale, visto che ha vinto 4 titoli consecutivi indoor a partire dal 2010 e sempre tra gli M40, diventando anche l'M40 italiano con più titoli nel triplo tra indoor e outdoor (5, contro i 4 di Marchetti, Arfanotti, Riccitelli).
  • peso: Vincenzo Tarallo spara a 13,60 e rintuzza i tentativi di Francesco Longo, arrivato a 13,31.  E così Tarallo fa doppietta con il titolo indoor che aveva vinto con una prestazione più o meno simile. Solo Edmund Lanziner nel 2000 era riuscito a superare ad un campionato italiano i 14 metri.
  • disco: netto dominio di Francesco Acquasanta che si impone con 8 metri di vantaggio. 41,49. Decimo titolo per Acquasanta, che arriva così alla "stella". 3° titolo nel disco, mentre gli altri 7 sono stati conquistati nel pentalanci. 
  • martello: Massimiliano Remus mette a referto solo due bombe da tre e si porta a casa con 44,16 il suo primo titolo italiano (strano, pensavo fossero molti di più...). 
  • giavellotto: 50,01, e titolo a Luca Bonanni in una gara mai davvero in bilico. Primo titolo anche per lui. 
  • martellone: Il già citato Remus cerca di contrastare l'allora a Stefano Carpita, che si impone di 40 cm: 14,44 a 14,04. Secondo titolo italiano per Carpita, che vinse il primo nel 2008, sempre nel martellone ma da M35.
  • marcia 5 km - sesto titolo italiano di sempre per Luigi Paulini, che ha la meglio per una decina di secondi su Albano Montresor (24'08" a 24'19"). 
  • 4x100: la Colosseo 2000 si impone con 45"27, bissando il titolo già vinto nel 2009. Il tempo di allora (45"36) rappresentava il record italiano M40, che nel 2011 era stato scalzato dalla San Marco di Venezia a Mestre con 45"28. Di conseguenza il record italiano ripassa nelle gambe dell'Atletica Colosseo 2000, anche se di un sol centesimo. De Feo, Donnarumma e Nasti facevano parte di quella staffetta, unitamente a Max Scarponi, che ad Orvieto è stato sostituito da Marco Rossi. 
  • 4x400: l'atletica Roma Acquacetosa fa suo il titolo della 4x400 con 3'37"22, per quello che è il 3° titolo nella distanza per la società romana. I titoli nelle staffette maschile sono invece 6. 

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