23/07/13

Campionati Italiani Assoluti: le "modifiche" di Francesco Arduini

L'arena gremita nonostante la pioggia... era il 1935
(di Francesco Arduini*) - Scrivo queste righe spinto da un improvviso impulso e spinto dalla necessità, in qualche modo, di cercare di contribuire con idee e proposte a poter migliorare o spingere sempre più persone ad avvicinarsi a questo nostro splendido sport che è l'atletica leggera. Ormai sono luoghi comuni quelli che mancano i fondi per poter reclamizzare, pubblicizzare o in qualche modo sponsorizzare eventi e richiamare persone e stiamo assistendo negli anni, salvo rari casi, ad un allontanamento del pubblico dalle tribune chi circondano le nostre piste. Nota bene che non sto parlando del "Golden Gala" dove "Il Bolt" richiama da solo flotte di pubblico, ma da quello che è uno spettacolo simile e a volte anche superiore come possono essere i Campionati Italiani Assoluti

Chi di noi non ha assistito, anche una sola volta dalla tribuna alla massima rassegna nazionale di Atletica Leggera? Allora tutti sapete che il 95% del pubblico in tribuna è composto dagli atleti stessi, i loro tecnici, accompagnatori e/o familiari, da appassionati che per la maggior parte dei casi vanno a vedere le gare dei propri amici e raramente da pubblico, ma il pubblico vero, quello che entra nello stadio per vedere l'atletica vera senza conoscere direttamente nessuno ma con il solo scopo di gustarsi le "nostre" performance sportive. 

Allora ecco qual'è la mia proposta, per certi versi, forse anche provocatoria? PERCHE' NON "POPOLARIZZIAMO" I MINIMI DI PARTECIPAZIONE PER ALLARGARE IL PIU' POSSIBILE LA PARTECIPAZIONE? A questo proposito mi sono posto l'obiettivo di verificare alcuni punti pro e contro: 
  • PUBBLICO - Partendo dalla premessa fatta sopra, una maggiore partecipazione di atleti porta, di conseguenza, una maggiore partecipazione di pubblico ad essi collegata. Per certi versi, chi vive il "mondo Master" dell'atletica leggera, questo lo può constatare con i propri occhi. Le tribune dei Campionati Italiani Master sono forse più gremite di quelli di un Campionati Italiano Assoluto... e per certi versi questa mi sembra una eresia, ma comunque sta a conferma di quanto asserito sopra, e cioè che la maggior parte del pubblico in tribuna è quasi tutta "parte attiva" della manifestazione. 
  • ESPERIENZA - Un aumento della base dei partecipanti porta, di conseguenza, una maggiore capacità di confronto fra i primi della classe e la base che, nella maggior parte dei casi, sono ragazzi giovani, inesperti di gare di vertice e che, certi atleti, a volte, li hanno visto solo in TV. Potersi cimentare con e contro di loro è di stimolo per chi ha voglia di migliorare e sicuramente di forte impatto emotivo. 
  • GESTIONE CAMPIONATI - Qui si entra, invece, in un tema un po' più spinoso: la gestione. Certamente, un forte allargamento di partecipazione richiede un "allungamento" dei campionati con 3 giorni pieni (o forse 4) per poter permettere di poter correre un turno, o alcuni casi 2 turni, in più per le corse ed effettuare le qualificazioni nei concorsi (di questo mi pronuncerò nel punto PERFORMANCE). Da un punto di vista economico per le società questo è purtroppo la spina nel fianco, perchè l'allungamento dei campionati porta un allargamento dei costi per poter rimanere, magari, una notte in più nella città sede e organizzatrice dei campionati, ma è di sicuro di maggiore "appeal" per tutti gli addetti al settore: - gli sponsor possono contare su un affluenza di pubblico di più vasta scala con maggiori contatti e TUTTI mirati nel settore di appartenenza (pensiamo a partner di marchi sportivi o alimentari legati al settore) - le città organizzatrici possono investire di più per l'evento certe di un maggiore rientro di immagine e di introiti per le attività della propria città.
  • PERFORMANCE ATLETICHE - Qui ritorno alla mia "nota" pubblicata in occasione dei Campionati Italiani Indoor: le qualificazioni o l'allungamento dei turni di qualificazione. A mio avviso, ma a parere anche di molti atleti di vertice che conosco, questo, non può far altro che bene sia allo spettacolo che alla realizzazione delle massime performance. Partiamo dal presupposto che, i Campionati Italiani Assoluti servono a decretare il più forte d'Italia... che, per definizione è 1 e 1 soltanto. Se partiamo da questo presupposto, sulla base di quello che è un Meeting di vertice mondiale, stiamo sbagliando tutto... basterebbe mettere un minimo nei 100 mt di 10.40 in modo da poter correre direttamente solo la finale, oppure di 2,25 nel salto in alto, perchè tanto, a chi la stiamo a raccontare??? Chi vince è sempre e comunque uno dei migliori, per cui tanto vale farlo correre solo loro!! Oppure, diamo modo ai giovani di crescere accanto ai più forti, facciamoli correre, lanciare e saltare fianco a fianco e i giovani dilettanti di oggi, saranno poi quelli che prenderanno il posto dei professionisti domani. Qualche esempio? Avere un minimo di partecipazione dei 100 mt, ad esempio di 10.80, porterebbe 60 persone anzichè le circa 20 iscritte. Ma già dopo il primo turno si potrebbe facilmente scendere a 24 per effettuare 3 semifinali (e con una divisione dei migliori nelle varie serie, i primi della classe come Tumi, Riparelli, ecc... non farebbero alcuna fatica a qualificarsi, gli basterebbe fare un allungo...). Nel lancio del peso donne, "allentare" la stretta del minimo a mt 11.50 e mettere poi un limite di qualificazione a 14 mt (o i primi 12 come accade nelle competizioni internazionali) farebbe fare un semplice lancio di riscaldamento alla Rosa (che forse non si scalderebbe nemmeno per realizzare una misura così) che si troverebbe poi a disputare una finale effettuando 6 lanci in tempi più giusti e normali anzichè 1 ogni 40 minuti per il vasto numero di partecipanti. Nel salto in alto uomini abbassare il minimo e portare una qualificazione a 2,15 sarebbe una pura formalità per i vari Chesani, Fassinotti e Tamberi che si giocheranno il titolo il giorno dopo con una progressione non logorroica ma mirata alla performance (stesso discorso valido per l'asta uomini e donne) 
  • LIMITI DI PARTECIPAZIONE - Le modalità per poter allargare il numero dei partecipanti sono infinite: - Abbassare i minimi di partecipazione - Allargare la possibilità di iscrizione ai primi 50 delle graduatorie italiane - Realizzare una lista di merito che includa la media delle prime 5-6 performance e su quella base stilare una lista di 40-50 partecipanti - .... 
Secondo me, potrebbe essere una proposta discutibile a costo "0" con un piccolo aggravio per gli atleti e società partecipanti che però potrebbe essere in parte "ammortizzato" con maggiore visibilità e prestigio. Questa mia proposta spero possa essere di stimolo, se non altro, per una discussione per poter migliorare le cose anche perchè chiunque di noi lo sa che, correre, saltare e lanciare davanti ad una tribuna piena è sicuramente molto più stimolante e bello per tutti...

*: saltatore in alto, pluri campione europeo e nazionale master, quest'anno 2,06 (da 39enne...)

Nessun commento:

Posta un commento