09/07/13

WMG di Torino: un gioco al massacro con tanti delusi

Francamente non l'ho mai capito questo gioco al massacro. Da un difficoltoso esame di economia politica, ricordo solo alcuni principi sparpagliati quà e là che mi sono rimasti dentro come particelle di sodio sospese: tipo che il mercato ha un'anima propria, che si autoregola, che puoi manipolarlo come vuoi, ma prima o poi "la mano invisibile" riporta tutto nell'alveo del "sapevo sarebbe finita così". Chiaramente tutta la polemica attorno ai WMG gira attorno alla gabella di iscrizione, quei 175 euro che hanno scoraggiato migliaia di master italiani a provare l'ebbrezza dell'"olimpiade master", nell'anno in cui una manifestazione così poco conosciuta alle nostre latitudini avrebbe potuto spopolare, vista la contemporanea organizzazione dei mondiali master in Brasile, ovviamente molto più espansivi anche solo per il viaggio transoceanico da affrontare. 

175 euro, sono 175 volte la tassa di iscrizione ad una gara regionale o provinciale. 175 euro sono due paia di scarpe di ottimo pregio. Oppure due voli andata-ritorno con Ryanair ovunque, un soggiorno di lusso in qualche città italiana. 175 non potevano essere la tassa di iscrizione ad una manifestazione per master, perchè tutto pare, tranne che una cosa "giusta". Così la "mano invisibile" ha sistemato tutto, a futura memoria. La "massa" non si presenterà a Torino, e lascerà le corsie vuote rendendo la manifestazione sicuramente più povera di quello che sarebbe potuto essere. Non sono bastate le sempre più insistenti voci che chiedevano un "ritocco" verso il basso della gabella: no, nulla, l'unica "apertura" è stata riservata agli atleti piemontesi (con la supertassa passata da 175 a 100 euro). Perchè loro sì e gli altri no? Lo sport non deve fare differenze di estrazione territoriale! Solo in Italia si sarebbe potuto assistere ad una simile sperequazione anti-sportiva. 

Poi ecco che dopo il danno, arriva la beffa, ovvero un articolo su Repubblica che individua gli over 35 italiani come "sedentari", viste le scarse iscrizioni ai WMG. Il fatto che l'articolo riportasse i dati per raggiungere il sito del WMG penso sia significativo da dove e da chi fosse arrivato l'input. No, signori del WMG, gli sportivi italiani non sono "sedentari", sono solo stanchi di pagare le cose 5 volte di più di quelle che sarebbero dovute essere. I master non sono nè sedentari (l'articolista si sarebbe dovuto prendere la briga di sfogliare i dati dei tesseramenti degli over 35), ma nemmeno stupidi, ecco. 

Un prezzo politico giusto sarebbe potuto essere il 40 € di Zittau di iscrizione, più un 15 € per ogni gara. E si pagava un terzo rispetto ai WMG che hanno voluto far la voce grossa senza avere alle spalle una tradizione "storica e sportiva" che gli consentisse qui in Europa di fare ciò che hanno fatto. Eppure avevano l'esperienza di Lignano del 2011: la partecipazione era risultata comunque ridotta (anche se la tassa era più abbordabile) e se si aumenta l'altezza dei muri, ci si tira le legnate sui... piedi. Poi non ci si può lamentare, no? Gli atleti italiani non sapevano nemmeno cosa fossero i WMG, visto che la manifestazione è stata quasi sempre una kermesse australe o americana, dove questo tipo di manifestazione va per la maggiore... o almeno, tira più che in Europa. Quindi è stato sbagliato l'approccio col mondo master italiano (ed europeo), le richieste esose (voglio proprio vedere se alla prossima edizione continueranno a sacrificare il numero di iscritti, per salvare il prezzo dell'iscrizione) come se il marchio WMG fosse uno di quegli oggetti di lusso per il quale non può abbassare il prezzo per non perdere fette di mercato. Il mercato non c'è ancora! Quindi sbagliato due volte. Così si intuisce che il reale obiettivo era quello di portare alcune migliaia di "vecchi" atleti e relative famiglie e fargli spendere un pò di soldi, non solo per fare sport, ma per dare una boccata di ossigeno alla martoriata economia ricettiva morente di Torino. Stavolta è stato troppo palese il tentativo... ed è stato troppo per tutto. 

Io mi ero offerto, in tempi non sospetti, di farmi da tramite col mio sito, di poter parlare dei WMG, (qualcosa di master pensavo di poterne sapere) ma la mia mail è rimasta lettera morta cestinata in qualche spam-list su un server ...@wmg.it. Meglio così: diventare sodale ad una simile soprattassa mi avrebbe di sicuro arrecato problemi di visibilità, benchè sia comunque molto limitata.

Manca ormai meno di un mese, le iscrizioni sono chiuse, e possiamo parlare a giochi fatti. Nessuno può più far nulla, e probabilmente non si sarebbe potuto fare più nulla dal momento che altri atleti avevano già pagato il quantum fin dall'inizio. Rimango col dubbio sul perchè questa cosa: bastava dimezzare il prezzo per triplicare gli iscritti e aumentare notevolmente l'indotto per la città e i servizi annessi. Per quei principi sugli equilibri del mercato... Ma si è voluto fare a cornate con le tasche dei master... amen. Buon divertimento. 

Nessun commento:

Posta un commento