01/07/13

Orvieto: prime impressioni

Come si può iniziare un pezzo senza usare i soliti convenevoli ("vanno in archivio... campionati italiani master all'insegna... ")? Come è noto, è francamente impossibile dare un giudizio tecnico complessivo su un campionato nazionale master, a causa dell'entropia del movimento, quindi per il semplice fatto che ci sono troppe categorie e troppe prestazioni per dare giudizi complessivi. Si potrebbero elencare i record stabiliti... Ecco, c'è chi si sofferma sui numeri dei partecipanti, ma anche questi sono molto opinabili, in considerazione delle scelte contingenti o logistiche che ogni anno vengono fatte sulla sede dei campionati. Quindi rimangono le sensazioni. Purtroppo (e per fortuna mia) mi sono concentrato sulle mie gare, quindi ho solo avuto delle percezioni, a partire dal fatto che il livello medio di entusiasmo sembra esser cresciuto. I filtri personali naturalmente condizionano tutto: il fatto di vedere gare dei "35enni" mediamente più dense di atleti e anche tecnicamente più combattute, è sicuramente un ottimo segnale di vitalità. La linfa del movimento nasce da lì, e riuscir a convincere sempre più atleti a "condividere" (non "abbandonare") l'attività assoluta con quella master dovrebbe essere uno dei principali obiettivi di una Federazione e di un'Area della stessa federazione, come quella Master.

Sull'organizzazione, come dicevo ad una delle menti di questi campionati italiani di Orvieto, se non ci si lamenta vuol dire che è andata bene. Come si dice di solito degli arbitri, no? Se un arbitraggio non si nota, è andato bene. Nell'atletica poi bisogna distinguere due cose: quella che è l'organizzazione della manifestazione in sè con quelli che sono gli "arbitraggi" veri e propri, e su questo, ritengo, finchè ci sarà atletica ci sarà da discutere. Alcune decisioni risentono di una preparazione dei singoli Giudici raffazzonata, parziale, involontaria, ed è logico che quando si verifichino situazioni border line, si possano trovare a decidere statisticamente per la soluzione peggiore. Ma questo lo si è sempre saputo ed è un problema che conoscono in Fidal. A questo si aggiunga la mancanza di educazione culturale sportiva di alcuni di essi, che non comprendono la propria presenza "per gli atleti", leggendola "contro gli atleti". Giudice sembra il sinonimo di "vendicatore". Bisognerà cambiare anche questo. 

Torno sull'organizzazione. Gli spazi naturalmente erano quelli che erano: ma già la presenza di un campo in sintetico per il riscaldamento è stato un grosso passo in avanti rispetto a Comacchio, in cui si venne confinati in un campo di patate, in alternativa al parcheggio o alla strada. Il servizio di ristorazione sarebbe stati da migliorare (bisognerebbe dire agli organizzatori dei prossimi campionati italiani che si debbano aspettare una sorta di festa dell'Unità paesana, quanto a numeri, e non una sagra condominiale). Le informazioni sugli orari di presentazione ai diversi step (conferma iscrizioni e orario gara) dovrebbero essere più chiare e ben esposte. Per il resto, diciamo che chi frequenta il mondo master da tempo, sa quali sono i tempi e gli step per arrivare alla gara, ma purtroppo qualcuno incappa sempre in ritardi od omissioni che lo tolgono inopinatamente dalla gara. Quindi, giudizio positivo per parte mia, anche se, come ho avuto più volte modo di scrivere da molto tempo, l'esperienza degli organizzatori di Orvieto non potrà essere tramandata ai prossimi organizzatori per il semplice fatto che non è stata ancora individuata la prossima sede (è normale prassi: si decidono praticamente ad inizio anno). 

Quindi ogni anno si riparte da zero, e gli errori, spesso, vengono tramandati all'infinito... basterebbe davvero poco per oliare sempre più i meccanismi organizzativi e rendere il prodotto-gara sempre migliore e attirare ulteriore partecipazione. Un circolo virtuoso. Basterebbe infatti scegliere le sedi con un paio di anni di anticipo così da consentire a chi organizzerà di apprendere dall'edizione precedente i pregi e i difetti... Vabbè, cercherò di farmi mandare una relazione da qualcuno che ne decanti questi aspetti a futura memoria. Dal prossimo articolo, stavolta se ci riesco, scriverò di tutte le categorie. Sempre che non si urti la sensibilità di qualcuno. 

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