16/07/13

Ma perchè gli assoluti a luglio non li fanno mai in Riviera?

Veloce pensiero della sera: tra poco più di 10 giorni si svolgeranno i campionati italiani assoluti a Milano. Il 27 e il 28 luglio, mi sembra. A Milano. Di luglio. A fine luglio. Gli italiani assoluti. A Milano? A fine luglio? La riflessione è: ma è mai possibile che non esista un'anima manageriale da qualche parte in Fidal? E con questo non voglio accusare nè questo mandato, nè quello precedente, perchè non mi importa accusare nessuno. Mi preme solo sottolineare che la risorsa-atletica andrebbe venduta meglio: a Milano, a fine luglio, organizzare gli assoluti è un danno sia per gli atleti, che correranno con un'umidità pechinese e un caldo torrido (o al più un temporale estivo) sia per tutti coloro (sempre meno) che vorrebbero assistere a gare di atletica. Attualmente gli spalti delle manifestazioni di atletica, come è noto, sono animati esclusivamente dagli atleti e dai loro accompagnatori, giusto per essere onesti. E le telecamere ormai rare, diffondono così uno spettacolo pietoso di abbandono e solitudine.  
E a questo punto mi son chiesto: ma perchè non organizzano più i campionati italiani assoluti nei luoghi di villeggiatura? A Rimini, Riccione, Lignano, in Versilia? Magari non in due giornate intense, ma su 3 o 4 fresche serate marine. Ho trovato che ne è stato organizzato uno a Viareggio nel '02 e due a Cesenatico nel '95 e nel lontano 1989. Magari con qualche evento in "piazza", come il peso. Aumentano i costi d'alloggio (ma perchè, a Milano si spenderà poi meno?) ma aumenterebbero gli spettatori, ovvero quei turisti che alla sera potrebbero scegliere, invece di farsi la stancante vasca sul lungomare, con l'ormai canonico gelato, di andare a vedersi le gare di atletica allo stadio di Cesenatico o Viareggio (meglio se raggiungibile a piedi). All'Arena aspettiamoci di vedere un impianto per 3/4 vuoti, che non è mai un bel vedere. 
Come al solito, alle proposte relative alle sedi dei diversi campionati, vien poi fatta pesare la mancanza di richieste d'organizzazione, di soldi, di volontari... dai! Ma non è così che si ragiona! Se domani non c'è nemmeno Milano, li organizziamo qui a Cividino? La scelta della sede degli assoluti, secondo me, dovrebbe esser sempre meno vincolata alle scelte politiche, e sempre più legata a scelte di strategia di diffusione del prodotto-atletica. Se non c'è nessuna società che vuole prendersi l'onere di organizzare gli assoluti a Cesenatico o Marina di Pisa, e che diamine, si manda qualcuno di Fidal-Servizi o chennesò-io a trattare direttamente con le istituzioni locali! Ci sono momenti della vita di questa Federazione che dovrebbero essere gestiti francamente con più spirito strategico e non per arricchire tizio e caio, ma proprio per diffondere il marchio dell'atletica. 
Poi ci sarebbe da rivedere la formula stessa degli assoluti, la partecipazione... ma questa è un'altra storia di cui forse potremo parlare nei prossimi giorni. 

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