Personalmente l'ho trovato di dubbio gusto l'incredibile articolo comparso ieri sul Corriere della Sera dal titolo "L'atletica sceglie il Presidente tra colpi proibiti e facce antiche" a firma di f.mo (Monti?). Paradossalmente il colpo più basso di queste elezioni è proprio quest'articolo, scritto il giorno prima dell'adunata generale e che disegna un quadro che, per chi c'è dentro a questa atletica sin dall'inizio della campagna elettorale, sembra clamorosamente storpiato, viziato, in cui l'articolista si schiera spudoratamente da una parte, denigrando l'altra e portando a galla gli scheletri dell'una e nascondendo con cura quelli dell'altra. A me, ad oggi, non me ne frega più nulla di chi sarà il nuovo Presidente Federale: ho capito come le dinamiche di affermazione e i processi interni alle due cordate siano stati praticamente gli stessi, ergo... il sistema si perpetrerà anche per i prossimi quattro anni, chiunque dovesse vincere. Ciò non toglie che un articolo del genere sia pazzesco. La Gazzetta (stesso gruppo editoriale) negli anni della gestione Arese aveva portato avanti una critica costante e fattiva alla decadente dirigenza aresiana: probabilmente Monti non ha avuto modo di leggere la Gazzetta o di seguire l'atletica, se si è permesso, anzichè lasciar perdere, dei passaggi che un appassionato del nostro sport non potrebbe non ritenere imbarazzanti. Sono personalmente indignato, anzi, e meno che mai perchè voterei Giomi, visto che il mio voticino per la carica di presidente federale, sarà necessariamente bianco.
Innanzi tutto quali sono questi "colpi bassi"? Nelle contese politico-elettorali ci sta tutto, purtroppo, anche se eticamente poco corretto, soprattutto l'incredibile quantità di promesse non-mantenute. Fa parte del gioco. Ma dopo poche righe si capisce già chi ha giocato sporco: "il Gruppo Giomi, che si dichiara sicuro del successo, ha combattuto con tutti gli strumenti possibili e ha messo in campo una squadra variegata, tenuta insieme soltanto dalla voglia di mettere fuori gioco Arese, persona perbene e spirito troppo indipendente per essere funzionale a un sistema dove contano di più le parole degli allenamenti". Ci sarebbe da ridere di fronte a queste affermazioni, che denotano come invece l'estensore dell'articolo ci stia mettendo del proprio, forse troppo. Mi indigna, a dire il vero, che dopo 8 anni di rabbia collettiva, qualcuno arrivi il giorno prima delle elezioni a dire una cosa del genere. A sì, signor Monti? Ma si rende conto di quello che ha scritto? Arese era un corpo estraneo a questo sistema perchè non ci ha mai capito nulla, perchè non conosceva gli atleti, le attività, non sapeva quando e dove, chi e come. Da fuori è sembrato che non gli sia mai fregato nulla dell'atletica, gestendola tra l'altro con un mastodontico conflitto di interessi, sanato solo in virtù di artifizi giuridici, ma che moralmente rimane lì come un macigno sulla sua gestione, che, volenti o nolenti, è stata fallimentare.
Giomi è il diavolo e Arese l'angelo salvifico: pure questa si doveva capire su un quotidiano nazionale il giorno prima delle elezioni. Se non conosco Giomi, di sicuro abbiamo imparato a conoscere Arese... Il quadro di distruzione dell'immagine di Giomi è incredibile, e segue quella che è stata la campagna elettorale dei Moriniani: "loro sono molto peggio di noi", quasi che Monti avesse ricevuto lo stesso messaggio. E così di Giomi si ricordano i personaggi che si sono radunati protagonisti delle più nefande pagine dell'atletica italiana.
L'unica critichina verso Arese è esilarante, tanto che il peccato viene subito redento: "sono stati messi in discussione anche i bilanci federali di questi anni: Arese ha commesso errori anche gravi (esempio: la gestione degli atleti di vertice), ma ha sempre condotto la Fidal con criteri di correttezza e trasparenza esemplari, come gli ha riconosciuti il Coni". Ma Monti! ma che cavolo sta scrivendo?!! Il Coni è quello di Petrucci, quello che andava in televisione a raccontarci anche di fronte agli zeru tituli e una faccia internazionale persa che ci hanno caratterizzato per 3 anni, che l'atletica andava bene! Il Coni è quella schiera di gerontocrati presentatasi di fronte alle televisioni mondiali nella sfilata durante l'inaugurazione delle Olimpiadi! Quel baraccone che centrifuga milioni di euro che chissà dove vadano a finire, come scritto da un articolo comparso un mese fa dalla Repubblica (chiaro, non "sottratti", ma probabilmente utilizzati male). Monti, siamo in orbita di elezioni del Coni e sappiamo benissimo chi vota chi: potrà raccontarla agli altri, ma non a chi vive questo mondo! Arese-Morini sono per Pagnozzi, lo sanno tutti: il Coni avrebbe certificato tutto a questa Fidal... dai, non ci prenda per fessi.
La chiosa finale è più che imbarazzante e un puro intervento a gamba tesa sulle elezioni, che non avevano certo bisogno di questo "aiutino" esterno, tra l'altro da un pulpito del genere: "Domenica l'atletica ha l'occasione per evitare un salto all'indietro dai contorni incerti, che promette un futuro caotico". Sarà probabilmente anche come dice lei, Monti, ma questo è stato di sicuro il modo meno civile per farlo. Forse avrebbe dovuto prendere in considerazione l'opportunità di fare l'addetto stampa di una cordata, più che l'opinionista disinteressato. E questo, anche eventualmente concordando su tutto quanto di brutto di Giomi si possa dire... ma non lo doveva dire e scrivere lei il giorno prima delle elezioni su quel quotidiano. Imbarazzante.
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