01/04/12

Texas Relay: proiettili ventosi - Demps 10"01 - Bracy (18 anni) 10"06 - la Ross 10"89

Marvin Bracy
Negli States passano le primavere ad organizzare kermesse di due/tre giorni in cui far sbizzarrire gli universitari, collegiali e giovani leve, sbattendoci dentro diverse gare "pro", diverse gare per ragazzini, e facendo trionfare lo spettacolo. Centinaia di atleti, in uno stadio, sponsor che seguono l'evento... in Italia una cosa del genere, benchè non comporti grossi sforzi mentali e monetari per essere organizzata, è lungi dall'essere anche pensata. Lo spettacolo, il richiamo per gli sponsor, non è previsto, a meno di vestire un solo Brand... quello. Si va così ad Austin, in Texas, per le Texas Relays, dove, complice un vento genuino ma generoso, si è assistito alla prima massiccia raffica di proiettili umani dell'anno. Come segnalava Eroszag, clamoroso il 10"06 di Marvin Bracy (classe 1993, ma di dicembre...) con "soli" 2,4 di vento. L'anno scorso, sempre ventoso, corse in 10"05 ad Eugene. Jeff The Gator Demps invece, con 2,9 di vento arriva a 10"01, lambendo quindi la soglia degli inferi, sotto la quale si entra nei gironi danteschi dello sprint demoniaco. Fa nulla se per farlo serve un "aiutino" dato da Eolo... il 9" davanti ai decimi, fa sempre il suo sporco effetto. 10"01 è anche il suo PB regolare (ad Eugene, nel 2008, prima di dedicarsi anima e core al football NCAA), mentre il 9 (con un 96 a completare l'affresco) l'ha effettivamente visto nella galleria del vento di Eugene: era il 2010. Nell'Invitational 10"09 per Aaron Brown (3,1 di vento), con lo stesso tempo al centesimo di Cordero Gray. Sorprendente lo stato di forma di Sanya Richard Ross, ora ufficialmente recuperata al circus atletico mondiale: 10"89 anche lei con 2,9 di vento a favore. La compagna del giocatore NFL Ross, correrà poi una frazione di 4x400 che concluderà in 3'27"03. Tempo da finale olimpica... Nelle altre relays del miglio, presenti Natasha Hastings (3^ ad Istanbul tre settimane fa), la sprinter Bianca Knight (sono curioso di vedere se quest'anno progetterà una stagione più equilibrata rispetto all'anno scorso... anche se negli States il picco di forma va ricercato per i Trials olimpici), Francena McCorory, che detiene il record americano dei 400 indoor... Nella versione universitaria/collegiale dei 100 metri 10"94 per la ventenne Kimberly Duncan con la retrospinta aerea di 3,0 mt/s. Lei è soprattutto una duecentista... Nella 4x400 al maschile, versione Invitational, torna in pista Jeremy Wariner a traghettare la Central Texas All Stars a 3'01"54, miglior tempo mondiale dell'anno. 
Nelle 4x100, tutti guardano la 4x100 con Doc Patton (10"04 regolare la settimana scorsa) e il Principe Wallace Speramon (comunque impressionante in ultima frazione dopo il 19"95 di 7 giorni fa), terminata in 38"68, che quasi passa inosservato il 38"30 del quartetto universitario Auburn, costituito da Marcus Rowland (1990, PB di 10"03 nel 2009), Harry Adams (1989 e 10"19 l'anno scorso), Michael DeHaven (1989, PB di 10"34) e Keenan Brock (1992 e 10"21): insomma non ci vuole la scienza applicata dei cambi per mettere su una staffetta da 38"3, avendo 4 atleti da 10"2. 
110hs un pò strozzati: il vento quando bisogna cadenzare la ritmica non è sempre così positivo: diciamo che c'è un vento d'equilibrio, oltre il quale si arriva troppo sotto l'ostacolo e le "parabole" di passaggio si fanno più acute... con le conseguenze che si possono desumere. Chris Thomas si accontenta così di 13"45 (1,7 di vento), Jeff Porter 13"59, due soli centesimi in meno del decathleta Trey Hardee. Fa meglio di loro l'universitario Barrett Nugent di LSU: 13"37 anche se con 2,9 giungendo davanti a Shane Braithwaite 13"43 (campione mondiale allievi). Nicole Denby sciabola un gran 12"78 sui 100hs (ma con 3,3 di vento), davanti a Candise Devis (12"89). Altra sfornata di sub-13" tra le universitarie: Doninquè Fleminsgs 12"88, Tiffani McReynolds e Keisha Wallace 12"97: tutte con 2,2 di vento a favore. 
Nelle altre gare 49"58 di Morton Amaechi sui 400hs: 55"91 sulla stessa gara, ma al femminile, per Janaeil Bellille; 7,98 nel lungo per Samuel Jarrett (con 3,2 di vento), e un notevole 6,86 per Chelsea Hayes ma con un altrettanto incredibile dato del vento: +5,0. Nella gara universitaria del peso, in 4 superano i 19 metri (solo per dire come è l'attuale situazione italiana). L'intramontabile Amy Acuff la si rivede a 1,95. Un'altra curiosità sull'asta universitaria femminile: misura di entrata... 4 metri! Ovvero laddove le gara in Italia finiscono e che vedono solo 3 o 4 atlete in grado di superarla. In 11 hanno superato la misura di entrata (ai Texas Relays, non ai campionati americani): in 11 hanno poi superato i 4,15! Vittoria finale per Tina Sutej con 4,55. Di sicuro avere una base statistica così ampia... 

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