15/04/12

La Jet-Jeter inizia col botto 22"31 - La Reese 7,04 - male Pistorius: 47"46

Usain Bolt ha paura di Yohan Blake? Io ce l'avrei se fossi in lui... 9"90 il 15 di aprile all'Utech di Kingston, è il tempo sui 100 più veloce di sempre ad inizio di stagione. L'anno scorso il malandrino Steve Mullings corse in 9"90 ma era il 16 di aprile: oggi Mullings vive nel limbo sportivo, diretto verso l'inferno. Blake raggiunge il medesimo risultato ma il giorno prima: il 15 di aprile. Ad Aprile, però, il più veloce di sempre è stato Ato black socks Boldon, che riuscì a sciabolare un 9"86 il 19 del mese. Il risultato è acuito dalle condizioni meteo che si è trovato: la pioggia battente ma anche 1,6 di vento a favore. Così, Powell e Bolt che stavano probabilmente assistendo, avranno iniziato a prendere le misure, anche se Usain probabilmente in allenamento avrà visto questo diavolo di Blake, quanto stia andando. E i teorici degli antichi astronauti staranno a questo punto pensando a quella tremenda falsa a Daegu e la sfida mancata... Alle spalle di Yohan si piazza con 10"10 Jacques Harvey, che al limite potrebbe ambire a completare la staffetta che verrà impegnata nelle batterie di Londra. A proposito: stanti le premesse, se ci fossero i big-three giallo-verdi, quest'anno si potrebbe vedere anche il primo sub-36" della storia. Nella seconda serie dei 100 metri, nel pieno anonimato, si vede il 10"24 di Kinnari Roach, nella prova vinta da Mario Forsythe con 10"22. Ebbene, i due avevano un paio di ore prima composto metà del quartetto della The Reacer track Club, ovvero la quadriga di Bolt che aveva corso in 37"82. La riflessione è: ma se metà squadra era composta da atleti da più di 10"20, quanto veloci sono andati Blake&Bolt in quella staffetta? Intanto, lontano dai clamori delle disfide, si cimentava Nesta Carter sui 200: 20"48 (0,7 a favore) non certo memorabile, visto che i marziani si contendono le ossa un secondo più sotto e il Principe Spearmon ha aperto il pacco con 19"95. Ma Nesta non nasce e non muore come duecentista: ipotizzabile il suo impegno per "sfuggire" al caimano Blake, e settare la propria forma. Mi stava scappando, nella serie precedente, la brutta figura di Dwayne Chambers, che probabilmente non si è ancora abituato alla sveglia puntata alle 5 degli allenamenti con il gruppo di Asafa Powell. 21"32 sui 200 non è certo tempo da top sprinter... altri risultati? Un 45"95 sui 400 di Oral Thompson. Meglio il 51"13 sui 400 femminili di Rosemarie Whyte

All'UCLA di Los Angeles altro meeting di primo piano. Michelle Perry, sui 100hs, cerca di colmare il gap con l'irraggiungibile Sally Pearson partendo da 12"75. Sui 400 Keisha Baker finisce in 51"48. Sugli 800 Duane Solomon finisce con un tempo che non si vede da un bel pezzo alle nostre latitudini: 1'45"83. Ma la grande attesa di giornata era chiaramente Carmelita-Jet Jeter: e lei non ha certo deluso, piallando un 22"31 che di questi periodi vuol dire davvero molto, visto che con questi tempi si arriva in zona medaglie... olimpiche. Nella serie minore, vittoria di un'allieva di Mills (ergo gruppo-Bolt), ovvero la nigeriana Blessing Okagbare con 22"81. Alle sue spalle, in 4^ posizione, Martina Giovannetti con 23"90. Siamo solo all'inizio, e il tempo non dice ancora molto. 

Mentre a Kinsgton elucubravamo sui jams di prima fascia, non nascondo che io pensavo ad un mio personalissimo pallino: Nick-Nickel Ashmeade, jamaicano classe 1990 che si allena alla corte di Brauman, ergo Tyson Gay comrade. E vagando per la rete l'ho trovato: 10"09 al Coral Gables con 0,1 di vento. Ma Ashmeade è soprattutto 200ista. Ma quante staffette riuscirebbe a mettere sul tavolo i jams da sub-38"? Pensate un pò: Bolt, Powell, Blake, Carter, Frater, Clarke, Ashmeade... L'altro compagno di Gay non è da meno (se non di... centesimi): il trinidegno Keston Bledman 10"12. Sul versante femminile 11"26 di Shalonda Solomon con 1,8 di vento. Male Lauryn Williams (11"34) e la master Debbie Ferguson McKenzie: 11"44. 51"85 per Joanna Atkins sui 400. Clamoroso nel lungo, dove una francese semi-sconosciuta si insabbia a 7,04 ma... ventoso (3,6). Si chiama Eloyse Lesueur. Non entrò in finale ai mondiali di Daegu, benchè abbia un 6,91 proprio nel 1991. 

All'Oxford Mississipi Open, Trell Kimmons, dopo le tuonate indoor (fino al 6"45 indoor sui 60), si prende le prime scoppole da un paio di ragazzini: 10"17 per Michael Granger, 10"19 Isiah Young e 10"26 per lui. Letteralmente esplosi gli sprinter sudafricani: mentre in patria si parla tanto di Magakwe, qui Anaso Jobodwana, classe 1992, sfavilla il 20"32 che è personalissimo con 1,9 di vento. 20"33 per ilgià citato Isiah Young (PB anche per lui). Brittney Reese, udito il risultato della francese al Coral Gables, pareggia ma regolarmente il 7,04 con vento addirittura negativo, anche se solo di un decimale. Sarà davvero difficile quest'anno scalzarla dalle vetta dell'Olimpo. 

Ai campionati sudafricani: Simon Magakwe, come già scrivevo, è un forsennato. 100 vinti a Port Elizabeth con 10"11, nuovo record personale (vincerà anche i 200, ma senza impressionare come sui 100, con 20"59). Secondo Roscoe Engel con 10"20. Non è azzardato pensare anche ad una 4x100 sudafricana da finale olimpica. Sui 400 45"75 di Lebogang Moeng che si accaparra del titolo wallabies. Male Pistorius, che fino a prova contraria, detiene ancora la miglior prestazione mondiale dell'anno sui 400 con 45"20. Solo 7° in finale con 47"28, dopo una semifinale in 47"91 ed una batteria in 48"24. Due secondi di gap rispetto a sè stesso dopo solo qualche settimana sembrano troppi anche per Blade Runner. Gli 800 li vince addirittura il redivivo Mbulemi Mulaudzi con un tempone: 1'45"78. WL nei 10000 per Stephen Mokoka: 27'40"73. Sorpresa in negativo anche nei 400hs: tutti si aspettavano Lj Van Zyl, e invece vince i campionati sudafricani Cornel Fredericks con 48"91. Ma quello che impressiona è il 51"00 di Van Zyl, ovvero un viaggio a velocità curvatura dal resto del mondo che conta sugli ostacoli bassi. Nel lungo pensavate che vincesse Godfrey Khotso Mokoena, vero? Macchè, arriva secondo nonostante un monsone del Punjab da oltre 4 metri che lo sospinge fino a 8,13, ma la gara se l'aggiudica Zaarck Visser con 8,21 con 2,2 di vento. 2'02"68 per Caster Semenya

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