03/04/12

Italiani Master - dai 65 in su: il record mondiale di Ottaviani

  • F65 - Si parte con la doppietta di Giuseppina Sangermano: 60 e 200, rispettivamente con 9"74 e 32"84. Il primo era già nella sua faretra in coabitazione con Pasqualina Cecotti (9"77), mentre il 200 era fissato a 32"99 sempre per piede della Cecotti. Entrambi i tempi sono record italiani. Triplete per Fiorella Fretta (800, 1500, 3000: un tripletta riuscita a diversi atleti in questa edizione di campionati italiani), e doppietta condita da altri due record nazionali per Elvia Di Giulio, nel lungo e nel triplo: 3,36 (il precedente era il 3,30 della Krautkramer) e 7,16 (nettamente meglio quindi del 6,03 di Adele Bonetta). MVP a Sangermano e Fretta
  • M70 - categoria scoppiettante. I 60 metri sono un thriller: in prima serie, quella debole, vince Piero Congia in solitaria con 9"04. Nella seconda serie presenti Cambiaghi, Carniti e Torre. Ebbene, non ti finiscono a 9"05-pari proprio Cambiaghi e Carniti? Podio con tre atleti in un centesimo. E il titolo finisce nelle mani di Congia al 3° titolo indoor, dopo i 2 vinti nel lontano 2002. Che fanno 4 con il titolo nei 200, stavolta più "netto": 30"17 contro il 30"25 di Cambiaghi. Doppietta di Alfonso Scippacercola nei 400-800 (1'12"73 e 2'57"40), e di Bruno Manzetti nei 1500 e 3000 (5'38"81 e 11'57"84). E poi è iniziato lo show di Lamberto Boranga: 10"35 nei 60hs e nuovo record italiano (era il 10"49 di Enzo Azzoni risalente al lontano 2001). Nel lungo si limita a un 4,62 utile per il titolo, per poi esplodere il 10,52 nel triplo che è il nuovo record italiano: quasi un metro e mezzo in più del primato di Sergio Valente (9,04) del 2010. Strano... pensavo che ci fosse quello di Vittorio Colò. MVP a Boranga
  • F70 - Sono 8 le presenze-gara, su 7 gare. Maria Vecchi infila una singolare doppietta: 60 e 3 km di marcia. L'alfa e l'omega dell'atletica. Maria Teresa Pomponi fa tripletta nel mezzofondo: 800, 1500 e 3000. Il record italiano arriva dai 60hs: Rosanna Franchi in solitaria corre in 14"47, un abisso meglio del 16,58 di Dina Cambruzzi del 2006. Alla Franchi l'MVP
  • M75 - Pioggia di record in questa categoria, anche se la voce grossa alla fine l'ha fatto il mezzofondista bergamasco Giulio Ambruschi: 3 titoli con tempi nemmeno tanto lontani dai limiti italiani (soprattutto sugli 800 e sui 1500). La doppietta di titoli e di record italiani arriva da un hall-of-famer del masterismo italiano: Giorgio Bortolozzi. Primo anno di categoria, e alla prima sessione di gare, uno-due di record italiani. Nel salto in lungo si insabbia a 4,40, 17 centimetri in più di quanto fatto segnare da Bruno Sobrero nel lontano 1996 (4,23). Tradotto in AGC verrebbe un 8,16... Di pari o quasi superiore valore il risultato nel triplo: 9,67, cioè un metro e qualche cosa in più del precedente record della leggenda vivente Vittorio Colò, che nel lontano 1988 raggiunse la distanza di 8,58. Cancellato quindi un record vecchio di 24 anni. Urgono statistiche... Era il 5° record italiano più vecchio ogni-categoria, tra indoor e outdoor, il terzo indoor. Il più vecchio rimane quello proprio di Giorgio Bortolozzi, nel lontano 1983, quasi trent'anni fa, quando ancora era M45: 13,49 in quel giorno al Palavela di Torino. Il record di Colò era comunque il più vecchio record indoor della categoria M75. Lo scettro adesso passa agli 800 di Attilio Parma, targati 1989. Altro record italiano arriva dalla staffetta 4x200 della Meran Memc Volksbank: 2'31"82 che deflagra il vecchio primato di qualche cosa come 30" (era il 3'01"74 dell'Amatori Reggio Calabria). Nei 3 km di marcia, addirittura due atleti scendono sotto il primato italiano di 18'22"66 di Menafro: Romolo Pelliccia e lo stesso Vincenzo Menafro che quindi si migliora. 17'46"14 per Pelliccia, nuovo recordman, e 18'07"55 per il citato Vincenzo. Finita qui? Macchè: c'è spazio anche per il nuovo record italiano del pentathlon: Sergio Veronesi con 3183 punti, supera il vecchio record di Ernesto Minopoli (3133 nel 2008). MVP a Giorgio Bortolozzi
  • F75 - nessun record italiano, e presenze in sole 4 specialità. Doppietta di Emma Mazzenga (MVP) nel binomio 60-200, ma all'ultimo anno di categoria. Ci si aspettano fuochi d'artificio da F80. 
  • M80 - in questa categoria due doppiette, quelle messe a segno da Aldo Zorzi (60 e lungo) e quella di Andrea Corvetti (800 e 1500). L'impresa però è stata messa a segno dal forte marciatore Alfredo Tonnini (mvpnei 3 km con il tempo di 20'39"08, nuovo record italiano e più di un minuto in meno rispetto al tempo di Antonio Turchetti (presente nella medesima gara, ma squalificato). 
  • F80 - Unica presente Nives Fozzer, chiaramente vincitrice di 60 e peso. 
  • M85 - Ad Eddo Foroni la gara dei 60, mentre doppietta per Alcide Magarini su 200-400. 
  • M90 - dopo tantissimo tempo si rivede ad una gara master Bruno Sobrero. E lo fa con fragore: 8,13, nuovo record italiano battendo tra l'altro Giuseppe Rovelli, non certo l'ultimo arrivato. Il precedente primato era il 7,34 di un altro grandissimo veterano dell'atletica master: Mario Riboni
  • M95 - E dulcis in fundo il 96enne Giuseppe Ottaviani. Parte con un 14"28 (superiore quindi al suo record italiano di 13"37 dell'anno scorso. Poi arrivano due record, che all'inizio sembrano solo italiani. L'1,70 nel lungo e il 4,37 nel triplo. Era la prima volta nella storia del mondo master italiano che qualcuno si cimentasse in queste due specialità da M95. Il più anziano italiano a saltare in lungo, ma quel che è più incredibile, nel triplo. Il record del mondo del lungo rimane fissato a 1,95 (dell'americano Leland McPhie), soli 25 centimetri sopra... ma poi... "soli" è un concetto opinabile: è più del 10% della propria prestazione, che va assolutamente riparametrata a quella dell'americano. 25 centimetri sono pochi ma anche tantissimi. La vera impresa arriva, come dicevo, dal triplo: il record appartiene ancora a McPhie: 3,81. Giuseppe al primo si avvicina: 3,53. Poi al secondo esplode il nuovo record mondiale: 4,37. Al terzo consolida e certifica il primato: 4,33. Non si poteva chiudere meglio questa lunga carrellata dei campionati italiani master. 37 record italiani, uno mondiale, 251 titoli assegnati. E ora sotto con Comacchio. 

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