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| Calesio Neuman | 
Calesio Newman, 28enne americano, stabilisce una prestazione notevole sui 100: 
10"08 con un sorprendente 2,2 di vento contrario a 
Greensboro il 20 aprile. Stesso tempo del connazionale 
Isiah Young (1989) che però il tempo l'ha ottenuto ieri a 
Des Moines ma con 2,2 di vento a favore. Young deve aver fatto un patto con Eolo, visto che la settimana scorsa con un monsone del Bangla Desh di + 5,0 aveva corso in 
10"10. Il principe 
Spearmon ai Drake Relays di 
Des Moines piazza il secondo tempo mondiale dell'anno: 
20"02 con 1,7, dicendosi non contentissimo della prestazione: voleva migliorare il suo 
19"95 dell'esordio. Torna nella cronaca il già più volte citato 
Isiah Young: sulle code di WS arriva infatti proprio lui: 
20"34, ma dopo aver già corso in stagione 
20"33 (con 1,9 a Oxford due settimane fa), e 
20"35 ventoso a 
Gainsville ad inizio mese. Rientra di sicuro nel novero dei finalisti dei trials se non altro nei 200: Dix, Spearmon e Gatlin sembrano fuori portata. Ma i trials sono i trials. 
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| Marek Niit | 
Sui 400 sono già 51 le prestazioni mondiali sotto i 46", anche se le uniche due sotto i 45" appartengono all'inglese 
Martin Rooney e alla supernova 
Jeremy Wariner. Sorprendono a tal proposito i sudafricani: 
Oscar Pistorius (comunque negativo nelle ultime uscite) 45"20; 
Labogang Moen 45"75, 
Willem De Beer 45"81, 
Shaun De Jager 45"97, 
Jacques De Swaardt 46"11... ditemi se non tirano fuori con queste premesse una staffetta da medaglia olimpica. E siamo solo ad aprile, anche se nella stagione australe probabilmente hanno già reso in percentuale molto di più che un europeo o un atleta del nord America. Tra gli europei, appunto, per ora gran penuria di risultati sui 400 sotto i 46": Rooney a parte, sotto i 46" sono scesi solo l'israeliano (Israele fa parte della Federazione Europea) 
Donald Sanford con 
45"76 (ma che si allena negli States) e che ha un PB di 
45"21 stabilito nel 2010. Il 
45"76 è il record israeliano dei 400, essendo l'atleta divenuto a tutti gli effetti tale nelle ultime stagioni. Motivo della nuova naturalizzazione? Partecipare alle Olimpiadi. Restando in Europa si trova il secondo e ultimo sub'46": il 
45"91 dell'estone 
Marek Niit, che attualmente deve godere di una forma strepitosa. 
10"19 con 1,5 sui 100 a Fayetteville il 31 marzo (record estone) e ora il personale sui 400. Per chi non se lo ricordasse, Marek Niit è la medaglia d'oro ai mondiali junior del 2006 a Pechino e attuale detentore dei record nazionali di 100 e 200. Naturalmente corre per un'Università americana, l'Arkansas State University.
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| Ryan Wilson | 
Ai Drake Relays di
 Des Moines il 32enne 
Ryan Wilson si mette in griglia della pole dei 110hs: 
13"20 con 1,0 di vento. Meglio di lui quest'anno solo lo strano 
David Oliver (che palesa prestazioni ondivaghe). Attualmente il più performante però sembra il nuovo astro (di origine nigeriana?) 
Omoghan Osaghae (1988): quest'anno, ad oggi, 3 prestazioni delle migliori 6 al mondo sono sue, considerando anche i tempi ventosi: 
13"20 a 
Lubbock ma con un tornado di 7,3 di vento; 
13"24 con 3,7 a Walnut dietro a 
Jason Richardson, e 
13"24 con 1,0 a favore ieri dietro a Wilson. Il portoricano 
Javier Culson 49"02 sui 400hs (siamo sempre ai Drake's): non scordatevi di lui, secondo sia a Daegu l'anno scorso che a Berlino nel 2009.
Nei salti, ne avevo letto sulla Gazzetta qualche giorno fa, c'è il risultato "strano" in una gara minore cinese a Zhaqing: nel triplo compare nel referto un 
17,38 del semisconosciuto 
Bin Dong, (prima di quest'anno aveva un 
16,86), e 
17,35 dell'ancor più sconosciuto
 Shuo Cao, classe 1991, anche lui con 
16,86 l'anno scorso.
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| Ryan Whiting | 
Nei lanci, 
Ryan Whiting è il 5°americano a superare i 21 metri nel corso del 2012 (e solo 6 al mondo hanno superato la stessa misura). 
21,31 ai 
Drake's e probabilmente la gara di peso dei trials sarà davvero qualche cosa di imperdibile. 11 sono invece gli americani sopra i 20 metri... e 26 quelli sopra i 19 metri. E siamo solo ad aprile. Dal disco invece sorprende lo stato di forma degli olandesi... mai sentito parlare voi di discoboli olandesi? Nemmeno io. Al momento la WL se la strappa 
Erik Cadee con una cannonata a 
66,80, a 
San Diego il 26/04, a 15 cm dal personale dell'anno scorso. L'anno scorso si fermò in qualificazione a Daegu con poco meno di 62 metri. Altro olandese e altro over-66 a 
Chula Vista il 19/04: 
66,33. E' 
Rutger Smith che fu 7° a Pechino '08. Nella gara di Chula Vista, tra l'altro, aveva batutto proprio Cadee che si era fermato a 
66,10. Possibile finalista di Londra è sicuramente il britannico 20enne 
Lawrence Okoye: già 
66,67 e 
66,25 nel corso del 2012.
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| Amantle Monthso | 
Donne: ha ufficialmente esordito la campionessa del mondo dei 400, 
Amantle Monthso. E' successo in Senegal, a 
Dakar, la settimana scorsa: 
50"94, esattamente come il tempo della rediviva 
DeeDee Trotter, che il medesimo crono l'ha ottenuto a Lawrence il 21/04. Si pregusta la sfida 
Sanya Richards vs Monthso, e 
Allyson Felix. In attesa di capire chi manderà in battaglia l'armata rossa. Per ora solo 3 tempi sotto i 51". 
Libania Grenot intanto scala al 5° posto mondiale dell'anno. Assolutamente incredibile il tempo della britannica 
Tiffany Porter sui100hs la settimana scorsa: 
12"47 (ma ventoso, +3,0): se non altro 
Sally Pearson avrà qualche piccolissimo fastidio nel sapere che esiste qualcuna che almeno 
wind aided può correre i suoi tempi. Altrimenti la gara sarà assolutamente già morta prima di partire. Nella gara della Porter, ottenuto a 
Gainsville, ha consentito a 
Christina Manning e 
Kelli Wells di correre sorprendenti crono (naturalmente sempre ventosi): 
12"57 e 
12"61.
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| Chaunte Lowe | 
Chaunte Lowe ai Drake's di 
Des Moines stavolta non supera i 2,00: si ferma a 
1,98, comunque risultato da quasi-medaglia mondiale. Delude nella stessa gara la rinata 
Ami Acuff, che dopo il 
1,95 d'esordio, retrocede al decimetro inferiore: 
1,85. Ma ad oggi già 5 americane sono sopra il metro-e-novanta. Trials al cardiopalma. 
Jennifer Suhr nell'asta si porta a
 4,65, seconda performer mondiale dell'anno, dietro al 
4,76 dell'australiana 
Alana Boyd che saltava come un grillo durante l'estate australe. 
 
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