05/04/12

Ma LeShawn Merritt si allena con Licciardello? Un'intervista dall'IMG

Ammetto la mia sopraffina ignoranza in materia. Nel senso che era noto come un manipolo di quartermilers italiani fosse partito per la Florida con gli scontrini della Nike, nel reame di Coach Loren Seagrave. Leggendo la traduzione dell'articolo che riporto integralmente qui sotto, in cui si parla degli allenamenti di Merritt con Seagrave, per una mera elucubrazione di natura transitiva (se A si allena con B e B allena C, allora C si allena con A...) mi è venuto spontaneo fare il collegamento Merritt-Licciardello. Troppi pochi dati a mia disposizione per darlo per scontato... stranamente anche Google fa fatica a creare un link Seagrave-Merritt, quindi probabilmente il rapporto è basato sulle strutture all'avanguardia dell'IMG Performance Institute. Ecco comunque, quello che dice Merritt in un'intervista sul blog dell'IMG (la traduzione è a braccio e non fedele).

Dopo 4 anni turbolenti, Merritt si sta preparando per il ritorno al dominio sui 400, con la maggior parte del proprio tempo passato a lavorare con Loren Seagrave, direttore del dipartimento "Speed & Movement" dell'IMG Academies. Qui quello che ha raccontato onestamente durante una discussione formale con un redattore del blog

"ho iniziato col baseball a sei anni, poi ho cominciato a giocare a football e avevo lo stesso coach  per entrambi gli sport. Poi un giorno ci ha preso tutti e ci ha portato su una pista di atletica a Norfolk quando frequentavo la 5^. Fu la prima volta che correvo in pista e il confronto contro gli altri mi affascinò. Non puoi incolpare qualcun'altro se vai male. Non ci sono posti dove nascondersi. Il senso è... "fai che il tuo duro lavoro diventi parte di te stesso". Così ho iniziato a correre in 9^ classe, quindi inizia a correre i 400 nell'anno di junior vincendo il titolo di Stato. Correvo solo quelli perchè il mio coach diceva "gli uomini veri corrono i 400". 

Sono sempre stato veloce... nel baseball riuscivo a rubare sempre delle basi. Venendo da Porstmouth, Virginia, c'era un solo modo di emergere: lavorare tanto, e sapevo che dovevo fare qualche cosa: ho visto troppi ragazzi con talento che l'hanno buttato via. Nonostante questo da lì provengono talenti come Michael Vick (giocatore NFL degli Eagles), DeAngelo Hall (giocatore NFL dei Redskins), Allen Iverson (giocatore NBA). 

Alle Olimpiadi del 2008.... mi sentivo bene quel giorno, perchè avevo corso le semifinali in 44,12. Sapevo di essere preparato e non c'era nulla che potessi fare se non quello che poi ho fatto. Mi ricordo verso i 360 metri, quando guardai alle mie spalle e non vidi nessuno. Mi ero detto prima della gara che non mi sarei dovuto guardare attorno e che avrei dovuto rimanere focalizzato sulla gara, ma non ho resistito e ho guardato. Non ho sentito la folla nemmeno per un secondo, tanto ero concentrato... non mi ha mai condizionato. Alla fine era eccitato e felice, ma anche soddisfatto che il lavoro aveva pagato. Ci sono stati giorni in cui letteralmente non riuscivo a camminare 10 metri senza dovermi fermare e notti in cui i crampi mi attanagliavano le gambe.

Poi è arrivata la squalifica... la gente pensa che io sia un baro, ma io ho già dimostrato che ero innocente. Sono tornato e ho corso quanto potevo correre. Sono stato scagionato dalle persone più importanti al punto che le regole sono state cambiate. La gente può dire o pensare quello che vuole, e non posso cambiarla. Io sono duro mentalmente... questo è ciò che amo fare e so quanto mi alleno duramente per ottenerlo. Quando tornai alle gare dopo la sospensione, la gente pensava che avrei corso in 45-e-qualche cosa, mentre ho corso in 44"7. E la gente è rimasta shockata... Per me non è cambiato nulla. E' ciò che faccio. 

Il rapporto con Jeremy Wariner? è in gamba. Ho sempre detto che è come essere con un "collega" con il quale stiamo lottando per la stessa posizione nella stessa scalata. C'è un gran rispetto reciproco. Ma è nella natura dello sport che non possa esistere o dare amore ai tuoi avversari. Entrambi vogliamo battere tutti gli altri. Quando corriamo la staffetta, è come se ci dicessimo "diamoci un mano per fare il nostro lavoro". 

E Seagrave? E' un grande coach. Ho avuto un posto nella mia carriera dove ho potuto fare la stessa gara e lavorare sullo stesso programma da quando avevo 17 anni. Con l'IMG ho trovato la location dove posso completamente focalizzarmi, dove c'è un gran clima, dove c'è la possibilità di allenarsi tutti i giorni, dove ci sono tante attrezzature e un coach che può prendere il mio talento e portarlo al livello superiore. Le sue conoscenze nello sprint, nella biomeccanica, sull'efficienza e la tecnica lo fanno un grande coach. E' un profondo conoscitore.

E i 100? E' una gare... sensuale. E' la dimostrazione di chi è l'uomo più veloce della terra dal punto A al punto B. Ci ho pensato, ma ora stanno correndo troppo pazzamente ed una tipologia completamente diversa di allenamento. Ma vorrei essere il primo uomo della terra a correre un 43" sui 400, un 19 sui 200 e un sub-10 nei 100. MJ ha corso 43, 19 e un 10"06 mi sembra. Lo proverò dopo le Olimpiadi.


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