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Eusebio Haliti - foto All-athletics |
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M.E. Gai |
Eusebio Haliti fa un altro piccolo passo verso i 50", con
51"14 corso a
Foggia, e questo potrebbe significare già una grande stagione. Anche perché, stando al cervellone-Sigma, si tratta del suo 5° tempo di sempre e tutti i suoi migliori crono sono stati ottenuti tra giugno e settembre. Quest'anno ha iniziato presto a gareggiare, con il
51"81 di Salerno del 22/04: chissà qual'è il suo pattern di programmazione e... su quale evento è concentrato. Chiaramente il problema di fondo, come tantissimi altri ragazzi come lui, è il nodo Gordiano della nazionalità: parlare di obiettivo a breve termine nel dubbio di un'attesa che si protrae per anni, può portare a decisioni anche a favore di un ritorno alle origine: e come dare torto a questi ragazzi, che prima di essere italiani, o albanesi o nigeriani, sono... atleti. E gli atleti per definizione, devono correre, e non importa con che maglia. Comunque: il minimo per Helsinki è
51"10, quello B per Londra
49"80. Giusto come "memo". Così la vedo io. Rimanendo a Foggia, si mette in evidenza sui 200
Marco Emilio Gai, stessa compagine di Haliti (Rocco Scotellato di Matera):
21"37 con -1,1. 3 centesimi dal personale (
21"34 a Napoli nel giugno dell'anno scorso), e l'impressione che nell'anno di grazia 2012 abbia messo una marcia in più: lo testimonia il
48"00 indoor sui 400 (PB), il
21"51 sui 200 di esordio a Salerno (e
21"66 indoor... PB) e il personale anche sui 100:
10"79 (+0,3) a Napoli addirittura ad inizio aprile. Che poi... il giorno prima Gai era localizzato ad Ascoli:
10"99 con -2,0 e
10"89 con -0,4. Sarà sicuramente "
un fattore" dello sprintismo
made-in-Italy quanto meno in chiave "
finale dei 200 agli assoluti". In questa stagione probabilmente ancora un pò acerba, sono pochissimi fin a questo momento gli spunti di cronaca nello sprint maschile: mettiamoci il sorprendente
10"42 di Tulio Brigida a Modena.E poi il risultato di
Juarez Isalbet a Nembro, di cui parlerò dopo. Tra i cercatori di pepite del Klondike (ovvero di convocazioni per Londra o Europei...) esordisce proprio a Foggia l'astista
Matteo Rubbiani:
5,30 e poi la cozzata contro i
5,45. Non so dove l'ho letto: forse troppo vento, se era lui.
Zhara Bani, altra protagonista di prima fascia, ricomincia con la ridotta nel giavellotto con
55,73. A febbraio a Lucca l'aveva già sparato a
57,81, mentre
56,99 a Bar un mesetto dopo.
59,00 è limite "B" e
61,00 il limite "A" per Londra: il 61 è stato superato dalla Bani una sola volta in carriera (nel 2007 ad Ostrava), mentre i risultati sopra il 59 sono una ventina, di cui 4 solo la scorsa stagione.
57,50 il minimo per gli Europei di Helsinki: se non altro lì c'è già.
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Eduardo Albertazzi - foto Fidal |
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G. Puccini |
Ad
Ascoli, il 28, dove sui 100 si è cimentato il già citato
Tyson Gai (non potevo astenermi dal fare la battuta...) 3000 che metteva in mostra due talenti come
Stefano Massimi e
Mohad Abdikadar, e che il primo ha visto bene di... vincere. Negli States si dice che Tizio ha "
schools" Caio. Bè, come dire... "
scolarizza". Ebbene Massimi schools Abdikadar:
8'14"72 a
8'17"75. Ok, tra i due c'è un anno di differenza, ma è pur sempre una sfida tra rampolli rampanti. Attaccato a questi due arriva un altro junior:
Daniele D'Onofrio: 8'18"82. Nel disco arriva la superbordata di
Eduardo Albertazzi, classe 1991, ed una delle poche speranze azzurre nei lanci ormai cristallizzata (nel senso che ora manca davvero poco per cambiare marcia):
60,00, cioè il suo personale e il primo "60" della propria carriera.
63,00 il minimo B e addirittura
65,00 l'A per Londra. Più abbordabile il minimo per Helsinki:
62,90, ma vorrebbe dire migliorare di praticamente 5 metri in una sola stagione: cose che succedono solo quando sei giovane, hai talento, fortuna, tecnica, e tanta tanta voglia. Se dimostrerà di avere tutti questi fattori... Nella gara di disco di Ascoli, non male (non male? Ottimo direi) il
58,09 di
Nazzareno di Marco. 6^ prestazione personale di sempre (le prime 5 sono state tutte ottenute nel 2011), e una crescita certificata. Sarà una gran gara di disco quest'anno agli italiani di Bressanone. Si cambia arma, e arrivano altre stoccate: nel giavellotto
Giacomo Puccini (chissà nella vita quante volte glielo avranno chiesto... Giacomo... come quel Giacomo?), bombarda a
73,29 con un lancio ancillare a
72,37. 6^ volta in carriera sopra i 70 (non so a quanto arriverebbe contando anche i lanci ottenuti nelle diverse serie) e soli 5 centimetri dal PB (73,34 a Firenze nel luglio dell'anno scorso). Battuto, anzi "schooled"
Roberto Bertolini, il n° 2 del ranking italiano del giavellotto la cui fiondata si interrata a
72,89. 13^ prestazione personale di sempre (fonte, always-Sigma) (ranking All-Athletics: 1° Gottardo, 2° Bertolini, 3° Bonvecchio, 4° Fent e 5° Puccini... che scalerà almeno una posizione con questa infornata di punti).
Marzia Caravelli, spazia ormai su tutto lo scibile delle prove di velocità tra i 100 e i 400, passando per le prove spurie con e senza ostacoli: eccola infatti sui 400, dove butta là la gamba e tra il serio e il faceto ci piazza un
54"34. Tempo che si presta a diverse considerazioni... vuoi mai che la vedremo sugli ostacoli bassi un giorno? Con il 23" basso del suo potenziale sui 200, 54"3 sembra pure alto rispetto a quanto potrebbe effettivamente correre (da 52"x?). Poi lì il passo e breve per guardarsi in giro, almeno in Europa, e vedere che manca una Pearson, e il nutrito esercito di americane e canadesi che le si sono messe alle calcagna.
A
Chiari (ma quante gare ci organizzano?),
56"54 per l'allieva
Irene Morelli (1985), che si prende il lusso di annichilire uno dei personaggi principali dei 400ismo femminile italiano, al secolo
Eleonora Sirtoli. A dirla tutta, Morelli super e Sirtoli un pò troppo giù di tono, con "solo"
57"22, ma che l'anno scorso era in predicato di comporre in qualche modo quadrighe azzurre in tutte le salse, considerato il suo
53"54 di Firenze, ma anche altri 3 risultati sotto i 54". Attualmente 7^ nel ranking nazionale, dietro a Milani, Grenot (che probabilmente scavalcherà Milani), Spacca, Bazzoni, Bonfanti e la sorprendente Calcagno. Per la Morelli PB scorticato addirittura di 1"5: stando al Sigma, 40 minuti prima dei 400 la Morelli si sarebbe cimentata nei 100hs per la categoria allieve: giusto segnalarlo (
14"53 con -0,7).
Sara Balduchelli (5^del ranking nazionale nei 100hs)
con 1,4 di vento arriva a
13"73, 9^ prestazione personale di sempre a 12 cent dal PB. Rimanendo sugli ostacoli:
Hassane Fofana 14"23 con 0,9 di vento a favore, cioè un solo centesimo dal personale. Seconda prestazione di sempre, dopo il
14"22 di Bellinzona dell'anno scorso. Singolare il comportamento del talentuoso
Riccardo Perini. Alle 15:53 corre la serie degli junior con gli ostacoli a 100 in
13"90 (+0,8) e dopo soli 7 minuti, alle ore 16:00 la serie con gli assoluti e gli ostacoli a 106:
14"89. Gli sarà servita? Mah.
Dai risultati di
Nembro mi sorprendo ancora di più. Chi c'è nei 400hs femminili?
Irene Morelli. Ubiqua. Ma era il giorno prima dei 100hs e 400 piani... ahhhh, ecco.
1'04"18, che vuol dire sostanzialmente che ha qualche problema con gli ostacoli (obiettivamente 8" di differenziale 400-400hs sono un pò tantini).
3,90 per
Chiara Rota nell'asta, nell'alveo della tradizione astitistica dell'Atl. Bergamo.
12,92 per
Maria Moro nel triplo con un solo salto valido, che dovrebbe rappresentare il suo PB outdoor, e la terza prestazione personale di sempre. Il PB assoluto è il
13,00 ottenuto indoor quest'anno. Nei 200 maschili arriva un sorprendente
21"36 per
Isalbet Juarez, che aveva già dimostrato (probabilmente) di aver cambiato marcia nel corso del 2012 con il 300 in
33"43 di fine marzo. Il
21"36 non solo è a soli 3 centesimi dal PB, ma considerato il dato del vento (-2,6!!) rappresenta in potenza, un gran crono. Tra l'altro schooled diversi giovani rampanti, che sono finiti oltre i 22" a comprova dello spessore della prestazione dell'italo-cubano. Esordio sui 400hs per
Giacomo Panizza:
52"21, ma era appunto la colazione stagionale.
La promettente piemontese
Martina Amidei apre il pacco-2012 sui 100 e ci trova il suo 4° tempo personale di sempre:
11"82 con 0,8 di vento a
Villanova d'Asti a soli 6 centesimi dal PB corso agli italiani di categoria dell'anno scorso sulla magica pista di Bressanone.
Dagli States notizie molto confortanti dal mezzofondo. Al Payton Jordan Cardinal Invitational di
Palo Alto, in California, nel pieno di un'orgia mezzofondistica internazionale,
Daniele Meucci inanella un 10000 da quasi-favola:
27'32"86, personale di una dozzina di secondi, e seconda volta sotto i 28' in carriera. Mica robe da tutti i giorni, insomma. Peccato non avere a disposizione un ranking italiano aggiornato... Minimo A per Londra conseguito (era 27"45).
Stefano La Rosa, nella serie-monstre in cui era inserito anche Meucci, termina al 22° posto ma con
28'13"62, cioè super-personale, ma stando al Sigma l'ultimo suo 10000 risale al 2009 (ne sono presenti solo due). 8" dal minimo B per Londra, e ampiamente minimo per Helsinki. Ma qualche cosa mi dice che avrebbe preferito fare un B per Londra che un A per Helsinki.
Michele Fontana impegnato su una serie dei 5000 conclude invece in
14'38"00. Manca all'appello solo
Hannes Kirchler: nel suo viaggio sulla Route 66, a San Diego il 28/04,
62,04 dopo il
60,50 del 26/04 sempre a San Diego, il
61,46 di Walnut il 20/04 e il
60,87 di Chula Vista il 19/04. 4 gare in una settimana! Sulla soglia dei 63 ci sta la porta di Dite...