08/10/09

Record Master: la Fidal la vede come noi

(partenza dei 100f35 di Lubiana - foto MySi agency di Marin Garrigues) - La gestione dei record master italiani in qualche modo di cui non conosco i dettagli, sono passati in mano all'Area Statistiche della Fidal. Sapete che sui record master nascono spesso e sovente accese diatribe, discendenti più che altro allo sfasamento dei diversi sistemi di riferimento: italiano (legato all'anno di nascita) ed internazionale (legato alla data di nascita). Tra l'altro ho forse capito quel'è la sorgente che ha creato il nodo gordiano: la IAAF, che nel suo statuto stabilisce che l'attività dei Master inizia al compimento del 35° anno di età. Il passaggio successivo della WMA non è stato altro che partire da lì, dalla data di nascita. In Italia invece si è prediletto il sistema basato sull'anno. Entrambi hanno i propri "pro" e i proprio "contro". Giusto un mesetto fa ricordavo come avessi paventato il dubbio (l'anno scorso nel forum di masterstrack, qui il link), ma coloro che intervenirono mi stroncarono subito: meglio la data di nascita... Vabbè, rimarrà una questione insoluta per ancora tanti anni. Tra l'altro mi sembra che la WMA sia un pò granitica come istituzione, e molto rigida, o meglio: molto povera di iniziative che non siano i mondiali. Torniamo da questa parte dell'Alpi. Avendo scelto il sistema sull'anno di nascita (mi sembra che sia attuato anche dei tedeschi, che del mondo master sono la massima espressione), la conseguente questione dei record viene automaticamente risolta: sono italiani i record (o meglio, migliori prestazioni italiane) quelle ottenute dagli atleti che nell'anno hanno compiuto (o compiranno) l'età di inizio della categoria. Su Atleticanet Corbelli e Fasolato nei loro preziosi file, inseriscono una divisione sui record: la famosa dicitura "pre". Di fatto il record lo attribuiscono in maniera internazionale, attribuendo però all'atleta che non ha compiuto l'età alla data di ottenimento della prestazione, la citazione di "pre-primatista". Ok, metti mai che domani la Fidal accolga il sistema internazionale: chi va a prendersi i record "post"? Bella domanda... La seconda questione è quelli che io chiamo "i record a cascata". Secondo quelli che sono i più appassionati statistici dell'atletica master italiana (sempre Corbelli e Fasolato), se un atleta ottiene un record in una specialità inferiore a quella della specialità in cui gareggia, automaticamente diviene il detentore del record in entrambe le categorie. Sono sempre stato un pò critico su questo aspetto. Anche perchè la rigida suddivisione in categorie impone una suddivisione anche dell'attività e di quello che vi avviene. Ogni categoria, per me, fa storia a sè stante, a prescindere delle rivoluzioni che possono accadere nelle categorie superiori. Certo, a livello statistico è una notizia (e che notizia!) che un atleta di 5 anni più anziano abbia ottenuto una prestazione migliore. Ma, appunto, rimane una notizia. Questa visione del mondo dei record master l'ha accolta anche la Fidal, visto che i rari casi in cui è avvenuto il record a discesa, ha comunque inserito il record ottenuto nella categoria. Il caso di specie è la 4x100 maschile, dove una fenomenale staffetta M40 a San Sebastian corse in uno strabiliante 42"57. Tempo "assoluto". La 4x100 M35 rimane invece ancorata al 43"00 di Lubiana dell'anno scorso. Chiaramente conosco la situazione per avervi avuto una parte attiva. Ma la stessa cosa dicasi tra 4x100 M50 e M55, nella svedese M40/M35, nella marcia 50 km M45/50, nella marcia 20 km addirittura in 3 casi, nella marcia 10 km in un caso... solo per fare qualche esempio. Quindi, a questo link trovate i record ufficiali della Fidal aggiornatissimi al 7 ottobre.

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