29/10/09

Atleti Europei dell'anno: Guido Muller e Gjtte Karlshoj

(Guido Muller a Lahti - foto Evaa) - La EVAA, la federazione europea di atletica master, tramite il sito uffciale ha comunicato quelli che sono stati gli atleti europei master dell'anno: non conosco il metodo con il quale si è fatta questa nuova incoronazione ma la cosa mi ha dato spazio per una riflessione. L'analoga manifestazione della IAAF (dove sono stati prescelti il tedesco Guido Muller e l'americana Rita Hanscom) avevo notato essersi basata su una selezione un pò studiata: ogni federazione continentale (europea, americana, asiatica...) aveva candidato i suoi atleti. Poi una commissione (probabilmente) si era trovata a scegliere tra una rosa di 5 uomini (uno proveniente da ogni continente) e 4 donne. Da qui i premi a Muller e Hanscom. Quella europea ha invece eletto direttamente l'onnipresente Guido Muller e la danese Gitte Karlshoj. La pagina celebrativa elenca i titoli per i quali i due sono stati eletti migliori atleti dell'anno master: Guido, M70, ha batutto in 5 record mondiali di categoria (200 e 400 outdoor ed indoor, e i 300hs), poi le vittorie su 60 e 400 agli Euroindoor di Ancona, e i 5 ori a Lahti (100, 200, 400, 4x100 e 4x400): sul sito ufficiale viene posto particolare rilievo sul fatto che in tutte le specialità sia stato nettamente superiori agli altri interpreti della stessa categoria e come abbia abbassato di 3"5 il record del mondo dei 300hs che appartiene ad un'altra leggenda del mondo master che fa nome Earl Fee. Come non dargli ragione... La Karlshoj, W50, ha invece abbassato 3 record del mondo (e uno europeo) su 1500, 3000 e 5000, ottenendo il record europeo sui 10000. Oro a Lahti sui 5000 e ai Campionati Europei Non-Stadia di Aarhus sui 10 km.
Detto questo, mi sento di fare una considerazione: chi può vincere questo premio? (includo anche quello indetto da IAAF-WMA). Sì, sicuramente qualcuno potrebbe dire che lasciano lo spazio che trovano, ma è altrettanto vero che è una soddisfazione non indifferente per una persona cui l'atletica dà molto e ha dato molto, essere convocato a Montecarlo o a Maratona (dove si terranno le premiazioni dei migliori atleti europei del 2009) ed essere premiati al fianco di gente come Usain Bolt... almeno: se fossi io, il viaggetto me lo farei eccome. Come ho scritto altrove, chi pratica uno sport e lo fa impegnandosi quotidianamente per buona parte dell'anno, investendo capitali non risibili (come un viaggio in Finlandia, per esempio...) è poco credibile che lo faccia "per sport". Non ci credo. Lo fa per quello che è un annesso alla pratica sportiva: vincere o ben fingurare, a seconda delle proprie possibilità. E questo presuppone la celebrazione, la gloria, l'esaltazione nella considerazione che gli altri hanno nei suoi confronti. Non prendiamoci in giro su questi aspetti. Ecco allora come una premiazione del genere possa far gola a molti, ma che si traduce in una decisione molto spesso opinabile. Come sono opinabili tutte le decisioni in cui è l'uomo a valutare sulle prestazioni degli altri uomini. Fin qui nulla di male. Ma il mondo master pone delle variabili che sono molto più complesse di quelle del mondo assoluto: innanzi tutto la non professionalizzazione generalizzata pone tutti su un piano diverso. Questo si riperquote su alcune valutazioni: ma se Guido Muller, M70, stabilisce 5 record mondiali, quando un M35 (o una W35) potrà fare altrettanto per ottenere vincere il premio "master dell'anno"? Impossibile! L'esempio che porto è quello degli M35. Questo M35 dovrebbe correre (ad esempio) meno di 9"97 i 100 mt (abbassando il tempo di Linford Christie) o meno di 1'43"36 (Jhonny Grey) gli 800, o 13"11 sui 110hs (Colin Jackson), 48"30 i 400hs (Danny McFarlane)... cito proprio quest'ultimo, il giamaicano Danny McFarlane, per scovare un'altra variabile: non solo questo (o questa) teorico M35 (o w35) dovrebbe correre in tempi pazzeschi per uno che non fa dell'atletica la propria vita, ma dovrebbe anche aver partecipato all'attività master, evidentemente conditio-sine-qua-non per poter ambire ad uno dei premi consegnati da EVAA o WMA a master. Quindi, McFarlane, che è ancora in attività, per poter vincere il premio master dell'anno (se mai gli fosse passato per l'anticamera del cervello, ma dubito fortemente) avrebbe dovuto correre nel 2009 in meno di 48"30 sui 400hs (corso solo un anno fa a Pechino) e poi aver partecipato ai mondiali master di Lahti. Ehm... stona un pò la cosa. Tutto questo per giungere ad una ovvia conclusione: un M35 o una W35 non vinceranno mai un premio come master dell'anno. Lo stesso discorso va a discesa sugli M40 (e le W40) anche se assai meno pregnante: gli atleti-top che vanno "lunghi" arrivano proprio a quelle età tra i 35 e i 40, poi smettono. Poche sono le eccezioni (mi vengono in mente Troy Douglas, Marlene Ottey, Angelo Carosi...) e per di più concentrati nel settore lanci, per le caratteristiche proprie della specialità che consente una longevità fisica molto superiore alle altre. Così il panorama futuro dell'attribuzione di queste onoreficenze seguirà un andamento quinquennale dove a turno i soliti noti si suddivideranno l'alloro: tra 4 anni, Muller, entrando nei 75, essendo nettamente superiore agli altri, stabilirà un'incredibile sfilza di record nettamente inferiori a quelli adesso tabellati, e sarà difficile negargli il premio. Successe proprio così 5 anni fa, da M65, e buon Guidio ricevette il premio: per carità, un atleta incredibile! L'ultima variabile è la "partecipazione": chiaramente se un atleta si presenta per le batterie dei 400 M55 e si trova 60 persone, con 3 turni davanti da superare combattutissimi, mi sembra che sia diverso che presentarsi in una finale diretta (come possono essere stati i 300hs) con la possibilità di correre per il record. Non vi sembra?
Tutto questo per quello che ritengo una dovuta modifica del premio (ma che dubito verrà mai affrontata): o si introducono parametri decenti sulle prestazioni che tengano conto anche di questi aspetti (come il numero di partecipanti, i turni affrontati...) o forse sarebbe meglio che venisse eletto un atleta dell'anno per ogni categoria. Machile e Femminile.

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