05/10/09

Regionali Master Lombardia: alla fine amor vicit omnia

Hanno poi avuto un sapore dolce i Campionati Regionali Master lombardi tenutisi a Mariano Comense questo fine settimana. Parafrasando i latini, che solevano dire che "amor vicit omnia", possiamo affermare che "sport vicit omnia". Stupende giornate tardo estive, col sole tiepido a raso. Venticello teso (ma diamine, sempre contro in rettilineo!). Ergo, sotterrate le armi della polemica sotto la pista di vecchio granulato ormai annerito in alcune zone della cittadina brianzola (fa parte della provincia di Monza-Brianza??), ci siamo tuffati nella nostra "disperazione" agonistica di una vita. GrassettoIl rammarico è stata forse la partecipazione: potevamo essere molti di più, le gare potevano essere agonisticamente più vive (che è quello che interessa di più ad un master, ancor più se ti trovi a vincere un titolo regionale perchè sei l'unico di quella categoria a presentarti). In Saint Christophe, Valle D'Aosta, si premiava il campione regionale solo in base alla tabella dei punti: un solo vincitore per specialità tra tutte le categorie. Fatti salvi i soliti distinguo sugli ultra 90enni (ma che alla fine a ben vedere si limitano ai lanci e... non a tutti), anche guardando l'AGC (che molto si avvicina alle famose tabelle utilizzate dalla Fidal per valutare le prestazioni dei master), le classifiche unificate avrebbero prodotto dei "podi" virtuali decisamente credibili. Il mondo master, in queste occasioni locali, non è forse meglio tenerlo unito sotto un'unica bandiera, piuttosto che spezzettarlo in 26 categorie (fino ai 95, uomini e donne)? A Mariano, comunque sia, gare da "fine-stagione". Sono mancati i grossi risultati (nessun over-100!), pochissimi over-90% AGC (solo 4 e nessuno al femminile): di certo non è mancato il divertimento. Due i record italiani abbattutti: quello già segnalato nel flash di sabato sera di Giuseppe Rovelli nel lancio del peso (7,71, qui il link alla notizia) e quello della staffetta svedese (100-200-300-400) della mia Capriolese (2'04"31, che abbassa il precedente 2'08"29 della Vittorio Alfieri di Asti) cui si riferisce la foto gentilmente scattata da Rosa Anibaldi. A proposito: gran cosa ha fatto la Fidal a pubblicare i record nelle staffette di società. Uno stimolo in più per tutti.
Ma andiamo con ordine:
  • velocità femminile: solo 5 risultati sopra gli 80%, e podio virtuale alla F40 Rosa Anibaldi e il suo 28"70 sui 200 corso con quasi 3 metri di vento contrario che gli vale 81,71%. Di soli 3 punti "centesimali" arriva la brava F35 Denise Neumann, con 13"13 sui 100 metri, ma anche in questo caso corsi con almeno due metri di vento contrario. 81,08% sui 200 per la Neumann grazie al 27"17 sui 200 (e con -2,7 di vento!).
  • velocità maschile: due i risultati sopra i novanta AGC: l'M35 Edgardo Barcella grazie al suo 50"83 sui 400 (che gli vale 90,16 e 4° risultato nel giro di 2 decimi nelle ultime 2 settimane sui 400), e l'11"70 dell'M40 Marco Ceriani sui 100 metri (90,12%). Ceriani capace anche di correre in 53"20 i 400 (e 89,30%, come detto da lui stesso, meglio che a Lahti!). Segnalo anche il netto miglioramento dell'800ista di Castenedolo Francesco D'Agostino sui 400: 53"84 e 87,61%.
  • fondo e mezzofondo femminile: 5 prestazioni sopra l'80% AGC. Dominatrice indiscussa la F40 Tatiana Bianconi, grazie al 5'04"48 sui 1500 e al 18'27"69 sui 5000. Per validare l'AGC come strumento "tecnico" (non è la prima volta che mi succede) è molto singolare come le prestazioni di un singolo alteta su distanze diverse siano sempre molto simili: infatti il tempo della Bianconi fatto segnare sui 1500 equivale a 84,42, mentre quello sui 5000 a 84,20. 83,80 per Nicola Mabbot (classe '74) sui 2000 siepi grazie al 7'45"74 corso in solitaria.
  • mezzofondo maschile: Miglior risultato tecnico il 2'19"74 dell'M55 Gadaldi Rinaldo che gli vale un controvalore di 86,80%. Tra l'altro sono stato testimone della partenza problematica del Gadaldi: allo sparo, sorpreso, si è voltato indietro verso il giudice, poi ha visto gli altri sfilargli davanti, quindi è stato spronato a gran voce a partire... perdita netta stimata: 2". Così, nella gara ad handicap, si è infilato anche l'altro M55 Giovanni Galmarini con 2'21"05 (86,68%). L'M40 Francesco D'Agostino ha da par suo dominato l'overall, battendo nel volatone finale anche il miglior M35 (Cosimo Sguera): 2'06"27 e 86,56%. Primo risultato dei 1500 (con 86,15%) lo troviamo al 5° posto del seeding, con il 4'44"63 dell'M50 Paolo Gatti.
  • Fondo maschile: 16 risultati sopra l'80%. Miglior del weekend l'M50 Giuseppe Mininno con 35'49"41 sui 10000 e un controvalore di 86,12%. Distanziato di quasi un punto percentuale l'altro M50 Sandro Montagnino con la sua prestazione sui 5000: 17'29"92 e 85,18%. Al terzo posto del podio virtuale l'M60 Fiorenzo Morlacchi con 38'55"76 (84,85%). Primo siepista della classifica, l'M50 Pietro Britta: con 11'19"85 ha ottenuto 84,67 AGC.
  • salti femminili: tre risultati siginificativi: il 5,34 nel salto in lungo della rovellaschese F35 Flavia Borgonovo (controvalore di 74,58%). Il 10,02 di salto triplo dell'altra F35 , l'ambrosiana Nelly Mery Greceanu (72,61%) ed infine il metro giusto-giusto nel salto in alto dell'altra milanese F60 Domenica Preite (69,44%).
  • salti maschili: un solo over-80%: è il salto dell'M70 Galdino Rossi nell'asta a 2,80 che gli vale 82,79%. Oltre 3 punti percentuali di distacco sul secondo del podio virtuale, il triplista M45 Stefano Fozzati, capace di atterrare a 12,74 (79,33%). Quindi il 77,90% ottenuto con un balzo a 4,55 nel salto in lungo dell'M60 Giovanni Lambri a completare questo podio (tutto personale, per carità!) nei salti maschili dei regionali individuali lombardi master.
  • lanci: spiace dover segnalare come tra le donne non vi siano stati risultati degni di essere ricordati ai posteri della rete: avevo posto una barriera al 55% che nessuna ha superato e nemmeno avvicinato. Sarà per la prossima volta. Tra gli uomini domina incontrastato, naturalmente, il talento oltre-ogni-età di Giuseppe Rovelli. Prima delle gare di domenica era alla ricerca di una tabella dei record italiani per verificare se avesse ottenuto la m.p.i. con il 7,71 nel peso lanciato il giorno precedente. Non mi sono fatto sfuggire l'occasione (avendo già prodotto la news sul sito) e gli ho confermato la notizia. Occasione per dagli un pò di lustro e per discutere del tentativo di record nel martello poi fallito per un trentina di centimetri: 21,28 contro il 21,57. Entrambi i risultati comunque abbondantemente superiori all'90%: 99,95 nel peso, e 96,56 nel martello. Per trovare il terzo bisogna scendere sotto gli 80%: è il 10,57 di peso ottenuto dall'M65 Davide Boscolo.
  • ostacoli: nemmeno una donna sui blocchi degli ostacoli. Pochissimi invece gli uomini, forse perchè ormai attira soprattutto la "nuova" specialità dei 200hs, che a livello organizzativo permette molti meno patemi sulle altezze, le distanze... Migliore delle due giornate l'M40 Francesco Onofri con 16"71 sui 110hs (83,55%), che ha prevalso di oltre 3 punti percentuali sul 400 ostacolista M50 Gianpaolo Galleani (1'12"35 e 80,30%). Quindi Gabriele Garini con 78,74 ottenuto con il 16"69 nei 110hs M35.
  • marcia 5 km: l'M70 Vincenzo Menafro con 30'29"57 ottiene un grandioso 86,48%. Oltre 7 punti sotto (a 79,24%) troviamo l'M40 Mauro Ronchi (24'26"26), e al terzo l'M50 Francesco Venturi degli Esposti (26'40"67 e 78,18%).

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