17/10/09

Giacomantonio vs "La Repubblica"

Da qualche settimana stavo osservando attonito le battaglie mediatiche tra il premier ed il Gruppo De Benedetti: le famose 10 domande alle quali il Presidente del Consiglio non ha mai risposto, la querela contro il giornale per la diffamazione dovuta a quelle domande, la Sentenza sul Lodo Alfano, la Sentenza civile con cui Fininvest dovrà risarcire 752 milioni di eurini allo stesso De Benedetti, gli attacchi diretti contro la "Repubblica"... un tormentone gustoso, insomma. Da oggi anche Marco Giacomantonio, nostro metereologo ufficiale dei campi-gara, è sceso nella pugna contro il quotidiano "La Repubblica" per le famose foto con cui il mondo master è stato disegnato sulla versione on-line del quotidiano: insomma un popolo di sportivi nonuagenari (ma l'australiana Ruth Frith ha addirittura passato i 100!). Quella che segue è la mail che Marco ha inviato alla Redazione della "Repubblica"...

Buongiorno a tutti,
sono un atleta di 40 anni...
(leggi il resto dell'lettera di Marco)
che ha recentemente preso parte ai World Master Games di Sydney.
Pratico l'atletica leggera a livello agonistico da oltre 25 anni e detengo un primato personale di 10"7 sui 100 metri. Ho visto le foto pubblicate da Repubblica a proposito dei World Master Games 2009 di Sydney e sono rimasto sconcertato dal fatto che, come spesso accade in queste manifestazioni, si siano pubblicate solamente foto di atleti in eta' molto avanzata che rappresentano solo una piccola parte del movimento master italiano e mondiale.
Perche' non dare spazio a foto di atleti appartenenti a tutte le fasce di eta' anziche' focalizzarsi solamente su quelli piu' anziani? In questo modo si ottiene l'effetto di dare un'immagine completamente distorta del settore master. Al movimento master appartengono si' i cosiddetti "irriducibili vecchietti", ma non solo loro. Vi sono anche dei quarantenni in forma in grado di correre i 100 metri in 10"80 o di saltare oltre 7 metri di lungo, cosi' come dei cinquantenni con un fisico che farebbero invidia a un giovane studente. Perche' non dedicare dello spazio anche a loro? Un reportage piu' equilibrato che non esaltasse solo il lato piu' folkloristico della manifestazione contribuirebbe ad aumentare la cultura sportiva in Italia. Posso comprendere come un vecchietto che lanci il peso o che scavalchi a fatica le siepi possa fare piu' audience di un trentacinquenne che corre i 400 in 47"50, ma ritengo anche che gli organi di informazione, quale appunto il vostro giornale di cui ho grande stima, debbano fornire un quadro il piu' possibile completo e obiettivo.
Vi ringrazio per un vostro riscontro in merito
Marco Giacomantonio

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