23/10/09

Master e gara su strada: un ranking nazionale?

Chi mi conosce bene sa che amo i numeri. Nelle ultime settimane si sono accesi diversi dibattiti su questo sito in cui, comunque, su una cosa si è stati d'accordo: l'attività su strada dei master rappresenta la stragrande maggioranza del variegato universo dei master. Sui vari siti delle Fidal Regionali ho notato la presenza di una molteplicità di risultati che rappresentano una massa infinita di dati, con un numero infinito di atleti over-35 che si cimenta settimanalmente. E la cosa che mi più mi ha stupito da statistico senza futuro, è il seguente interrogativo: ma il master che corre su strada, lo fa esclusivamente per piacere o ho ambizioni "agonistiche"? Mi spiego meglio: possibile che un atleta si presenta su una gara di 8, o 10, o 21 km... e la sua soddisfazione si ferma al traguardo? Non aspira davvero a qualche cosa di più organico? Ecco, l'immagine che ho del mondo dei master su strada è quello di un'incredibile vitalità che però in qualche modo non è organizzata. Se si vince la gara (per esempio) di Cremona sui 9 km, non c'è nessun tipo di riconoscimento che trascenda il tempo e il luogo in cui la vittoria è avvenuta. Probabilmente ci si ricorderà l'anno successivo nella medesima località se l'organizzatore creasse una brochure pubblicitaria della gara in cui eventualmente inserisse l'albo d'oro. Ma nulla mi toglie dalla testa l'idea che ogni gara su strada in Italia viva di vita propria (a meno che siano Campionati in qualunque salsa). Da qui nasce una mia utopia per una soddisfazione che se fossi un master che corresse su strada, mi alletterebbe notevolmente.
L'idea è quella di creare un unico ranking nazionale delle gare su strada per gli atleti master. In pratica, così come avviene nel tennis, generare una classifica nazionale in continua evoluzione dinamica a seconda dei risultati tabellati settimanalmente nelle varie località in giro per l'Italia. Naturalmente la cosa necessiterebbe di un approfondito studio "di settore" (a cominciare dall'elencazione delle gare) ma pensare che i tesserati master che praticano attività su strada sono decine di migliaia, potrebbe anche creare i presupposti economici e sportivi per poter affrontare la questione con decisione.
Ogni singola gara sul territorio nazionale sotto egida Fidal, a seconda dell'importanza della stessa, delle distanze utilizzate, del budget messo a disposizione dagli sponsor, del numero di partecipanti, tutto ciò parametrato con il piazzamento finale, attribuirebbe un punteggio ad ogni singolo atleta, che nel tempo così si creerebbe una sua posizione in una classifica nazionale. Nel tennis l'esito dei propri risultati nei diversi tornei in una dimensione diacronica, fa fluttuare la classifica a seconda del proprio stato di forma. Non sarebbe accattivante far parte di un unico sistema di punteggio che unisca tutti i master della strada in un'unica classifica? E che tutte le gare su strada avessero di conseguenza una dignità che trascendesse i tempi e i luoghi in cui esse si svolgono? Un sistema integrato, insomma!
Lo so che alla mia idea sono opponibili una miriade di critiche (la suddivisione in categorie, per esempio...) o forse ciò di cui parlo è già in azione in qualche astruso modo... ma insomma, è un'idea che ha come compito principale quello di creare un'unica comunità e non tante piccole realtà.

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