29/02/12

Clamorosa gaffe dei giudici di Ancona: la Caravelli abilitata per aver ottenuto il record del Mondo?!

Marzia Caravelli - foto Fidal/G. Colombo
Il comitato scientifico-normativo di Queenatletica (ovvero me medesimo) ha deciso di vederci chiaro. Così, con strano tempismo quasi sospetto, prendo la palla al balzo che arriva come un assist di Chris Paul dall'angolo dal sito Fidal, che pubblica mefistofelicamente proprio oggi i regolamenti internazionali, cui (presumo) i Giudici italiani dovrebbero riferirsi come le propaggini vegetali agli alberi. Allora, partiamo dai dati certi, ovvero quello che si è visto da una ripresa quasi-frontale della RAI (dopo aver azzittito la Caruso con il tasto "muto") della partenza di Marzia Caravelli che le è costato il titolo italiano. Voi eventualmente smentitemi, visto che non trovo il video.
Siamo sui blocchi, finale dei 60hs. Marzia Caravelli al pronti sale velocemente; quindi le si nota il bacino che si abbassa vistosamente e quindi, allo sparo, c'è la partenza sincrona con le altre competitors. Falsa. O meglio... era falsa? Marzia va a quel punto dai giudici e chiede di vedere il proprio RT (evidentemente consapevole di non aver anticipato lo start) presso un tizio che vagava vicino allo starter con un personal computer che, si sarebbe presunto, avrebbe dovuto fornire i tempi di reazione delle atlete. Macchè, forse stava giocando a Free Cells, ma di sicuro di RT della Caravelli nemmeno l'ombra. Come dice lei stessa, sarà proprio uno dei giudici a consigliarle di correre sub-judice: pratica consentita dall'articolo 146/4° lettera "a", del Regolamento internazionale che prevede proprio tale opportunità nel caso in cui non vi siano dispositivi o congengi atti a segnalare le partenze anticipate.
Marzia corre e ottiene il suo PB, con un tempo sensazionale: 8"04. Il ricorso però finisce nel nulla e quindi Marzia squalificata. Amen. Finita qui? Per nulla. Un paio di giorni dopo esce un comunicato dei giudici di Ancona che riabilita la prestazione della Caravelli, senza però attribuirle il titolo italiano. Mistero di Kazzanger che andrò a dipanare e vedrete in che clamorosa gaffe incorreranno i giudici anconetani.

Allora iniziamo col dire che se (e solo se) l'atto discriminante che ha portato alla squalifica della Caravelli è stato l'abbassamento del bacino dopo il "pronti" (non so se poi sia stato visto qualcos'altro... ma non sembrerebbe), quest'azione non è assolutamente configurabile come "falsa" come ben spiegato dal regolamento internazionale, che cito letteralmente (art. 162/5°):

"Al comando “Ai vostri posti” o “Pronti”, a seconda del caso, tutti i concorrenti debbono immediatamente e senza indugio assumere la loro completa e finale posizione di partenza. Se, per qualsiasi ragione, il Giudice di Partenza non è convinto che tutto sia pronto per dare la partenza, dopo che i concorrenti sono ai loro posti, dovrà ordinare ai concorrenti di alzarsi e gli Assistenti del Giudice di Partenza li sistemeranno di nuovo (vedi anche la Regola 130)". Cioè darà... l'al-tempo.

La regola continua: "Nel caso in cui un atleta, a giudizio del Giudice di Partenza, (a) dopo il comando “Ai vostri posti” o “Pronti”, e prima dello sparo della pistola, non esegue la procedura di partenza, per esempio alzando una mano e/o alzandosi in piedi o sedendosi in posizione eretta in caso di partenza dai blocchi, senza una valida ragione (tale ragione deve essere valutata dall’Arbitro competente); o (b) non esegue i comandi “Ai vostri posti” o “Pronti” nelle modalità previste, o non si colloca nella posizione finale di partenza in un lasso di tempo ragionevole; o (c) dopo il comando “Ai vostri posti” disturba gli altri atleti in gara con rumori o in altro modo, il Giudice di Partenza interromperà la procedura di partenza". Cioè, ancora una volta, darà... l'al-tempo.

Ora, il fumus della falsa partenza è la partenza anticipata (chiaro...) o, per astrazione, compiere azioni atte a favorire la partenza. Ma anche questa frase è molto opinabile, perchè di fatto è lo starter il dominus di quel momento catartico, e se dovesse vedere dei movimenti da parte degli atleti, semplicemente interromperebbe le procedure di partenza o aspetterebbe che i movimenti si fermassero. Se i blocchi non sono sensorizzati, stando al regolamento, il movimento non potrebbe nemmeno essere punito perchè... non c'è scritto da nessuna parte che muoversi costituisce falsa! E nessuno può essere punito se non espressamente previsto dalla Legge... al più il giudice potrà ammonire l'atleta reo di muoversi troppo dopo il pronti (o durante le diverse fasi della partenza) con un cartellino giallo (art. 162/5° ultimo capoverso). Con due cartellini gialli si va a casa. Molto calcistico.

La verità è che la falsa partenza è punita (162/6°) solo se dopo aver assunto la posizione finale del "pronti", l'atleta inizierà la propria partenza prima del colpo di pistola. Ovvero, partisse prima o, tirando-tirando, prendesse la rincorsa per partire... ma qui è il cane che si morde la coda! Si torna allo starter e alle sue capacità di gestione del momento: se l'atleta si muove, lui deve interrompere le procedure!! Ok. Tutto chiaro? Finito qui? No, manca la chicca finale.

Due giorni dopo i fattacci di cui sopra (ripeto... se l'atto discriminante è stato quell'evidente abbassamento di bacino che tutti hanno visto, siamo di fronte ad un'ingiustizia vera e propria) esce il famoso comunicato del Gruppo Giudici Gara di Ancona che, decisione storca che farà probabilmente giurisprudenza, riabilita il tempo della Caravelli (l'8"04) senza attribuirle il titolo italiano. Ora, il giudice sul sito della Fidal si appella (al fine di consentire questo triplo salto mortale... ovvero una squalificata, anche se ingiustamente, cui vengono attribuiti i tempi ottenuti da squalificata) all'articolo 260, 11° comma del RTI, ovvero del Regolamento Tecnico Internazionale. E allora andiamo (io e il comitato scientifico) a prenderci questo RTI, e che ti scopro?!! La clamorosa gaffe!!

Il predetto articolo consente effettivamente di omologare anche prestazioni "annullate dopo il loro svolgimento"... peccato che la regola si applichi solo... AI RECORD DEL MONDO!!! La regola 260 porta proprio come titolo: 260- Primati Mondiali, come è possibile che non l'abbiano visto? E nonostante tutto il bene che vogliamo a Marzia (nella rimane nella cerchia delle mie atlete preferite), l'8"04 non rappresenta l'attuale Primato Mondiale. Unitamente all'RTI bisognerà allegare la tabula dei record attuali... E ora??

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