03/02/12

Mario Longo meglio di Mo Greene? Per l'AGC sì

Dopo aver parlato dei 4 record italiani della settimana, ecco una rapida carrellata delle migliori prestazioni ottenute dai master la scorsa settimana. come al solito mi rimangono sul groppone diverse notizie (come gli European Awards e Fidal Awards di Roma dell'ultimo weekend... piccolo inciso: premiati Morotti e Baggiolini come il sistema di calcolo del sottoscritto aveva già ampiamente pronosticato), ma se ci fosse qualche samaritano in giro, di certo non gli chiuderei la porta in faccia. C'è anche un'altra notizia di cui bisognerebbe dar conto, ovvero, il record europeo di Graziano Morotti (ancora lui!) sui 30 km M60 su strada, ottenuto ad un passaggio cronometrato (2h36'47" contro il precedente primato di 2h42'49") di una 50 a Latina. Se troverò il tempo, ne scriverò, anche se so che adesso lo scrivo e tra 10' me ne sarò già dimenticato: funziono così... 

Longo - Bene, sugli scudi degli ultimi 10 giorni di atletica indoor master (per i cross rivolgetevi ai centinaia di siti e blog tapascieschi che ne sanno molto più di me) c'è ancora lui, Mo Longo (1964, M45): concedetemi il Mo al posto di Mario. A Napoli, il 22 gennaio si cimenta in un 60 e pialla giù un 7"11 che equivale in AGC l'enormità di 100,14%. Cosa vuol dire? Ebbene, vuol dire che che se Mario avesse 20 anni, correrebbe i 60 in 6"38, che in soldoni vorrebbe dire un centesimo meglio di Maurice Greene e del suo leggendario record del mondo, sintesi perfetta dei movimenti di una macchina meravigliosa quale fu quella dell'americano a fine degli anni '90 (qui il video del record). 

l'altra velocità maschile - Nella speciale classifica aggiornata, al secondo posto (dopo le 3 prestazioni di Longo: due sui 50 e quella dei 60) si trova il già citato Lamberto Boranga con il nuovo record italiano dei 60 M70 di 8"58, che gli hanno portato in dote un 96,09%. Si è rivisto in livrea da serata di Gala anche Marco Morigi, M50: 7"66 ad Ancona, ovvero una botta di 95,61% AGC. E ora sembra quanto mai nata una rivalità a distanza con il "giovane" M50 Ferido Fornesi, appena entrato nella categoria e che quest'anno ha corso in 7"67 e 7"69. Sarà interessante vivere la sfida totale agli italiani indoor master. Tra gli M45 la concorrenza è quanto mai spietata: ne sa qualche cosa il fresco campione del mondo dei 100 metri M45, Mauro Graziano, che attualmente è dietro con 7"54 corso a Firenze non solo all'irraggiungibile Mario Longo, ma anche al rookie (appena entrato nella categoria) Max Scarponi (7"36 e 94,69% a Casal Del Marmo), e Roberto Barontini, classe 1965, capace di correre in 7"50 (94,25%). A 7"56 c'è Marco Lavazza, 1965 anche lui, sprinter lombardo di livello negli anni '80 (mi ricordo come corresse sui 21"5 i 200). Insomma, un'altra gara da seguire agli italiani con attenzione: Mario Longo per l'esplorazione di mondi irraggiungibili ai più, e poi... la gara degli altri. Tra gli M55 bella prestazione di Giorgio Tiberi: 7"96 e 94,58%. Tra i "giovani" ma non "master" nel senso di partecipazione alle gare riservate, Enrico Prà Floriani (1976) arriva a 7"00, mentre Francesco Scuderi, quest'anno 35enne, 7"01

La velocità femminile - tolte Elena Sordelli e Manuela Grillo (difficile credere che possano partecipare all'attività master), la categoria dove probabilmente si assisterà ai fuochi pirotecnici potrà essere la F40: con il record di categoria dei 60 ad 8"12 (Daniela Sellitto), ben tre atlete a contendersi lo scettro della migliore. Tiziana Bignami (1972) per il momento ha un 8"20 e un 8"24. Khadidiatou Seck 8"24 e 8"28. E Denise Neumann 8"27. Sfida tutta da seguire tra 40 giorni e con un record a ballare pericolosamente. 

Mezzofondo - soli due risultati oltre il 90% AGC, ovvero il record italiano di Eleonora Berlanda (che le vale 91,34%), e il 3000 metri di Dario Rappo nella lavatrice di Parma (160 metri di pista): 10'19"85 per un controvalore di 91,46%. Purtroppo l'anemia di piste con l'anello non consente una grande base statistica per queste specialità... e chissà ancora per quanto. 

Salti - Lamberto Boranga guida i saltatori master del 2012 con 93,44%, figlio del record italiano del luno M70 (4,94 ad Ancona). Altro record italiano al secondo posto, ovvero il risultato ottenuto da Barbara Lah a Saronno, di cui si è già scritto ampiamente. Francesco Arduini è invece il saltatore in alto al momento più in forma, grazie al 2,01 ottenuto ad Ancona (89%). Nell'asta Giacomo Befani (1970) arriva fino a 4,70, mentre Davide Bressan (1975) a 5,00 metri. 

Ostacoli - i migliori sono Andrea Alterio (1973) che torna con 8"14 sui 60hs (ma a 106), mentre Maria Costanza Moroni (1969) ottiene 9"50 e 91,48%. 

AGC al 20/01/2012

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