
Longo - Bene, sugli scudi degli ultimi 10 giorni di atletica indoor master (per i cross rivolgetevi ai centinaia di siti e blog tapascieschi che ne sanno molto più di me) c'è ancora lui, Mo Longo (1964, M45): concedetemi il Mo al posto di Mario. A Napoli, il 22 gennaio si cimenta in un 60 e pialla giù un 7"11 che equivale in AGC l'enormità di 100,14%. Cosa vuol dire? Ebbene, vuol dire che che se Mario avesse 20 anni, correrebbe i 60 in 6"38, che in soldoni vorrebbe dire un centesimo meglio di Maurice Greene e del suo leggendario record del mondo, sintesi perfetta dei movimenti di una macchina meravigliosa quale fu quella dell'americano a fine degli anni '90 (qui il video del record).
l'altra velocità maschile - Nella speciale classifica aggiornata, al secondo posto (dopo le 3 prestazioni di Longo: due sui 50 e quella dei 60) si trova il già citato Lamberto Boranga con il nuovo record italiano dei 60 M70 di 8"58, che gli hanno portato in dote un 96,09%. Si è rivisto in livrea da serata di Gala anche Marco Morigi, M50: 7"66 ad Ancona, ovvero una botta di 95,61% AGC. E ora sembra quanto mai nata una rivalità a distanza con il "giovane" M50 Ferido Fornesi, appena entrato nella categoria e che quest'anno ha corso in 7"67 e 7"69. Sarà interessante vivere la sfida totale agli italiani indoor master. Tra gli M45 la concorrenza è quanto mai spietata: ne sa qualche cosa il fresco campione del mondo dei 100 metri M45, Mauro Graziano, che attualmente è dietro con 7"54 corso a Firenze non solo all'irraggiungibile Mario Longo, ma anche al rookie (appena entrato nella categoria) Max Scarponi (7"36 e 94,69% a Casal Del Marmo), e Roberto Barontini, classe 1965, capace di correre in 7"50 (94,25%). A 7"56 c'è Marco Lavazza, 1965 anche lui, sprinter lombardo di livello negli anni '80 (mi ricordo come corresse sui 21"5 i 200). Insomma, un'altra gara da seguire agli italiani con attenzione: Mario Longo per l'esplorazione di mondi irraggiungibili ai più, e poi... la gara degli altri. Tra gli M55 bella prestazione di Giorgio Tiberi: 7"96 e 94,58%. Tra i "giovani" ma non "master" nel senso di partecipazione alle gare riservate, Enrico Prà Floriani (1976) arriva a 7"00, mentre Francesco Scuderi, quest'anno 35enne, 7"01.
La velocità femminile - tolte Elena Sordelli e Manuela Grillo (difficile credere che possano partecipare all'attività master), la categoria dove probabilmente si assisterà ai fuochi pirotecnici potrà essere la F40: con il record di categoria dei 60 ad 8"12 (Daniela Sellitto), ben tre atlete a contendersi lo scettro della migliore. Tiziana Bignami (1972) per il momento ha un 8"20 e un 8"24. Khadidiatou Seck 8"24 e 8"28. E Denise Neumann 8"27. Sfida tutta da seguire tra 40 giorni e con un record a ballare pericolosamente.
Mezzofondo - soli due risultati oltre il 90% AGC, ovvero il record italiano di Eleonora Berlanda (che le vale 91,34%), e il 3000 metri di Dario Rappo nella lavatrice di Parma (160 metri di pista): 10'19"85 per un controvalore di 91,46%. Purtroppo l'anemia di piste con l'anello non consente una grande base statistica per queste specialità... e chissà ancora per quanto.
Salti - Lamberto Boranga guida i saltatori master del 2012 con 93,44%, figlio del record italiano del luno M70 (4,94 ad Ancona). Altro record italiano al secondo posto, ovvero il risultato ottenuto da Barbara Lah a Saronno, di cui si è già scritto ampiamente. Francesco Arduini è invece il saltatore in alto al momento più in forma, grazie al 2,01 ottenuto ad Ancona (89%). Nell'asta Giacomo Befani (1970) arriva fino a 4,70, mentre Davide Bressan (1975) a 5,00 metri.
Ostacoli - i migliori sono Andrea Alterio (1973) che torna con 8"14 sui 60hs (ma a 106), mentre Maria Costanza Moroni (1969) ottiene 9"50 e 91,48%.
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