12/02/12

Il ruggito di Lerone: 6"52, battuto Gatlin - Kirani 45"19 - esplode Tianna: 7"02

Lerone Clarke
Mastodontica riunione a Fayetteville. Corsie letteralmente bollenti, tempi che si collocano in cima alle classifiche mondiali dell'anno, interpreti non certo d'avanspettacolo, e metteteci tutti gli ingredienti che volete. A partire da Lerone Clarke, per il quale invito a guardavi i miei post precedenti: da quanto tempo vi sto dicendo che è un pò che il jamaicano Lerone (che va per i 32 anni) sta crescendo esponenzialmente? Gli organizzatori imbastiscono un 60 metri da tener avvinghiati alle poltroncine: il già citato Lerone, Justin The Cat Gatlin, Trell Kimmons, Darvis Patton, D'Angelo Cherry, Ivory Williams, Richard Thomson, Churanday Martina, Wallace Spearmon, Rakieem Salaam, e il vecchio Shawn Crawford. Le batterie vedono un clamoroso Richard Thomson: 6"56. Lerone 6"57. Gatlin addirittura 3° con 6"61. The "prince" Spearmon si ferma alla prima run ma ottiene il proprio PB: 6"66, per uno che passa per essere "lento" in avvio sui 200, deve essere assai preoccupante per gli avversari londinesi (tutti tranne un paio, naturalmente). Tant'è: i 200 di Londra potrebbero essere anche tecnicamente clamorosi come i 100: Bolt, Gioacchino Blake (che se non era per il fallimentare RT nel 19"26, oggi avrebbe il record mondiale dei 200), Walter il Mago Dix (di cui non si parla più nei mesi invernali... preoccupante pure questo), lo stesso Prince Spearmom, e l'autistico Lemaitre. Viene voglia solo di essere lì. Nella finale il Lerone della foresta ruggisce in 6"52, record personale a 31 anni e miglior tempo mondiale 2012, un centesimo meglio del fracnese Vicaut, che è rimasto in cima al mondo per solo un giorno. Justin The Cat riesce a piazzare il primo sub-6"60 dell'anno: 6"57. Stesso tempo per Trell Kimmons. Mentre zitto-zitto, arriva al PB lo zambiano stanziato nei college americani Gerald Phiri, che insieme all'altro zambiano Ngoni Makusha (9"89 sui 100 l'anno scorso), compone metà staffetta da sogno per il paese africano: ne mancano solo due per competere contro USA e Jams. Bene, e ora? In vista mondiali, Asafa si troverà l'avversario in casa, più Vicaut, ma le grandi competizioni sono sempre diverse da quello che si esibisce nei grandi meeting.

Altre botte dai 400: Demetrius Pinder continua a migliorare sul doppio giro: 45"40, ma subito dopo è il turno di Kirani James. Kirani, dopo l'esordio soft di qualche giorno fa, inizia dall'alto dei suoi trampoli, a macinare metri a velocità non commisurate agli avversari: 45"19. L'anno scorse corse in 44"80 sulla stessa pista: il 45"19 è comunque il suo secondo tempo di sempre indoor. Ecco, io non vorrei continuare a calcare la mano, ma Kirani vinse a Bressanone-09 200 e 400. A parte tutto, la sfida olimpica con LeShawn Merritt è iniziata, sempre che nel frattempo Jeremy Wariner si sia ripreso. Gli allibratori dicono che per Londra il favorito (se non ci saranno ostative per quel piccolo scheletro nemmeno tanto nascosto nell'armadio, nel cassetto "doping") sarà proprio l'americano colored, che avrebbe perso la sfida con il grenadino solo perchè (ipse dixit) ha avuto solo un mesetto di gare all'attivo prima di Daegu e conseguente alla qualifica di due anni. Vedremo. Comunque sia: World Lead per Kirani. 

World Lead anche per Silas Kiplagat nel miglio (3'52"63), ma lo sapete, no? Io ci ho rinunciato a rintracciare i keniani. Galen Rupp (uno dei nuovi portabandiera del mezzofondo USA) invece ottiene un risultato sulle due miglia forse anche più clamoroso: 8'09"72, 6° performer all-time, e 8° tempo di sempre. Nel peso continuano i risultati sopra i 21 metri: mai tanti come quest'anno probabilmente, mentre, mi vien da dire, l'Italia non vede ancora i 19... Ryan Whiting 21,43. Per dire: ci sono 10 atleti americani sopra i 20 metri ad oggi... 

E veniamo alle donne, dove a sorpresa spunta la 4^ incomoda per la leadership mondiale. Vi avevo lasciato con la sfida a 3 tra LaVerne Jones-Ferrette, Murielle Ahoure e Oleysia Povh che si erano spartite le prime 8 prestazioni al mondo. Arriva Fayetteville, ed ecco che le classifiche mondiali vengono devastate: Tianna Madison pialla un 7"02 da rimanere attoniti. E dopo un 7"05 in batteria! Chi diavolo è Tianna? Classe 1985, l'anno scorso aveva corso in 7"32. 30 centesimi in meno?? Scoperto l'arcano, ovvero: per chi non se lo ricordasse, Tianna era (o è?) una specialista del salto in lungo, campionessa mondiale di Helsinki '05. Seconda sempre nel lungo ai mondiali indoor di Mosca '06. Ok, è vero che ormai non seguiamo più i campionati internazionali dell'epoca Arese perchè è un calvario quotidiano, ma questa in un anno è letteralmente stata sparata nello spazio da un'Ariane!! E si è pure permessa di castigare VCB, seconda in 7"08, dopo il 7"18 in batteria. E tra le battute proprio la Ahoure, 7"08 e 7"09, terza in finale. Niente male davvero Allyson Felix: 7"10 e 7"11, per lei che si divide tra 200 e 400. 

Nel lungo Janay DeLoach si catapulta a 6,83, con il clamoroso doppio schiaffo a Brittney Reese, campionessa mondiale, che si spiaggia a 6,65. E dire che la settimana scorsa la Reese aveva sparato un 50 metri da paura, corso in 6"23. Il secondo schiaffo glielo ha rifilato la bahamense Bianca Stuart con 6,79

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