26/01/11

Verso Parigi 2011: Il triplo italiano agli Euroindoor

Parlando del minimo ottenuto da Schembri, mi è venuta da fare questa riflessione statistica sul salto triplo italiano agli Euroindoor. Ebbene, iniziamo dal fatto che se potessimo contare le presenze ai campionati europei indoor degli atleti italiani raccoglieremmo 29 caps (tra qualificazioni e finali). Le 29 presenze si riducono di fatto a 24 partecipazioni (ma secondo me, il fatto di passare le qualificazioni attribuirebbe due presenze, non una nell'overall di maglie azzurre). Nel club azzurro dei presenti agli euroindoor del salto triplo si trovano solo 9 atleti, nonostante la storia dei campionati continentali indoor sia ormai ultra quarantennale. Dario Badinelli vanta 7 presenze, ed è l'atleta italiano con più presente nel salto triplo. 4 gettoni (e 5 caps) per la leggenda di Mexico-68 Giuseppe Gentile (ma tenete presente che le prime edizioni fino al 1968 non erano considerati ancora Campionati Europei), così come Roberto Mazzuccato. A 3 presenze (e 6 caps) si ferma Fabrizio Donato. 2 Paolo Piapan, e a 1 Alessandro Ussi, Paolo Camossi, Salvatore Morello e Daniele Greco. Fabrizio Schembri, che la settimana scorsa ha ottenuto con 16,93 il lasciapassare per Parigi '11 (teorico... perchè poi la Fidal vuol sempre avere l'ultima parola) potrebbe essere quindi il decimo atleta italiano a cimentarsi in questa specialità ad un campionato europeo indoor. Per quanto riguarda i risultati, l'apogeo della specialità è stato raggiunto da Fabrizio Donato nell'edizione 2009, quella torinese, dove sulla magica pedana del Lingotto (erano lì, no?) riuscì a stampare un bestiale 17,59. Per trovare un'altra medaglia bisogna tornare invece all'edizione 2000 di Gand, in Belgio, quando Paolo Camossi riuscì invece a giungere terzo con 17,05. Statisticamente si contano 16 piazzamenti tra il 4° e l'8° posto (fino cioè a quella posizione che le Federazioni ritengono "significativa" per un'ipotetico campionato a squadre). Due quarti posti (Donato a Vienna '02 e Gentile nell'edizione del '66 di Dortmund), tre quinti: Badinelli nel 1989 a L'Aja, in quella che rimane la sua miglior prestazione in un Europeo. Ancora Giuseppe Gentile a Madrid nell'annata d'oro 1968, e Paolo Piapan a Milano nel '78 (l'edizione passata alla storia per la presenza sulla pedana dell'alto dell'Angelo Biondo). Roberto Mazzuccato ha ottenuto due settimi e due ottavi posti, mentre è significativo come Dario Badinelli fosse arrivato ben sei volte tra i primi 8 in una finale continentale. Se è chiaro che non è stato il triplista più vincente, di sicuro il bresciano è stato quello più longevo ad alti livelli. Lo stesso Fabrizio Donato, che quest'anno fa-35, nonostante sia stato l'atleta con più anni di attività ad alto livello, porta nel proprio carnet un numero inferiore di finali. Proprio sulla longevità in questa particolare manifestazione si può disquisire: Dario Badinelli, tra la prima e l'ultima edizione di Euroindoor cui ha partecipato, ha lasciato intercorrere 8 anni (dal 1983 al 1990). Fabrizio Donato, partecipando sia all'edizione 2000 sia a quella del 2009, ha già coperto un arco temporale di 10 anni. Partecipando anche quest'anno arriverebbe a 12 anni... sulla breccia. Sempre Dario Badinelli è stato l'atleta che ha collezionato più presenze consecutive ad un Europeo (4, dal 1983 al 1986). 
Dicevamo 24 partecipazioni (e 29 caps): su 24 partecipazioni, tenendo presente che in molti campionati si è svolta la finale diretta, solo in 3 casi non vi è stato accesso alla finale dal turno preliminare: la prima vittima illustre fu proprio Giuseppe Gentile a Praga '67 (fuori con 15,51). Poi è toccato in tempi recenti a Salvatore Morello (nel 2005, fuori con 15,82) e l'estroso Daniele Greco, vittima ormai di inciampi illustri (15,76 a Torino 2009). Quindi: in 8 circostanze gli italiani hanno fatte le qualificazioni, ed in 3 sono usciti dalla porta di servizio. 
Le misure: sarà un caso, ma le uniche due circostanze in cui un italiano ha superato la fettuccia dei 17 metri ha conquistato una medaglia europea (l'oro di Donato e il bronzo di Camossi). Nella lista all-time dei campionati troviamo poi il 16,90 sempre di Donato che gli valse il quarto posto a Vienna '02 e quindi il 16,86 in qualificazione di Camossi a Gand '00, l'edizione che lo vide sul podio col citato 17,05. Badinelli si è fermato al 5° posto di questa classifica avulsa con il 16,67 di Madrid. Qualcuno dovrebbe scrivere la storia di Dario Badinelli: un atleta che per molti versi si è fermato alle soglie del paradiso. Una longevità sportiva senza precedenti, ad alti livelli in cui è mancato sempre quel pizzico di fortuna che lo portasse a vincere una madaglia prestigiosa. Riflessione: su 29 caps (tra qualificazioni e finali) solo 11 sono prestazioni sopra i 16,50, che rappresenta una soglia di visibilità minima. C'è da dire che nei suoi 6 caps, Donato non è mai andato sotto questa soglia, così come Camossi, che però ha partecipato ad una sola edizione di Campionati Europei. In 7 non hanno invece raggiunto la soglia dei 16 metri (ed infatti in questa "fossa" si trovano ovviamente i 3 unici eliminati della storia del triplo italiano agli Euroindoor). 

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