26/01/11

Chi ha il minimo per gli Euroindoor di Parigi? Per ora in due

Fabrizio Schembri, uno dei due atleti italiani per ora a Parigi
Mancano tre settimane per ottenere il minimo per gli Euroindoor di Parigi 2011, ma al momento solo due atleti (Manuela Levorato e Fabrizio Schembri) sono gli azzurri che hanno ottenuto il limite per volare in Francia. Nelle prossime settimane i migliori atleti italiani inizieranno a girare per l'Europa in cerca di manifestazioni che diano il pass per l'Europeo (in Italia, l'unico impianto degno sarà oberato da impegni istituzionali). Si è infatti ancor in attesa dei balzi di Howe, dei salti di Gibilisco, delle volate del CoDiCe (Collio, Di Gregorio e Cerutti), del doppio-giro di Vistalli, e ancora Cusma, Obrist, Rosa, Di Martino, Donato... aspettiamo e teniamo aggiornato il tabellino degli eletti, che per ora, tristemente, è fermo a due.
  • 60 metri: tra le donne la prima ad aver staccato il biglietto è stata Manuela Levorato con il suo 7"32 (minimo a 7"33), che è anche l'11° tempo europeo dell'anno (davanti addirittura 3 ucraine dopo la famosa riunione di Sumy dove hanno fatto registrare l'arcinoto 7"14 e un 7"23). Altre italiane al momento molto lontane: la prima è Doris Tomasini con 7"57 ed è quindi difficile pensare ad un secondo pass per questa specialità a meno che la Federazione si inventi qualche cosa per non vedere i musi lunghi di Di Mulo & c. pascolare per le hall degli alberghi parigini alla disperata ricerca di un'altra velocista. Al maschile il migliore sin'ora è stato Jacques Riparelli con il suo 6"72 di Udine, a 5 centesimi dal limite di 6"67 fissato dalla Fidasics. Ma qui il discorso è più fluido, visto che i tre drake dei 60 indoor non hanno ancora aperto il pacco: i due medagliati di Torino '09 (l'argento Fabio Cerutti e il bronzo Emanuele Di Gregorio) e soprattutto Simone Collio. 6"67 non è certo un risultato facile, ma chiaramente nelle corde di ognuno dei tre moschettieri, vista la stagione 2010. Nel frattempo segnalo il redivivo Stefano Dacastello con 6"79.
  • 400 metri: L'unica in grado di poter ambire al minimo fissato dai luminari, sembra essere naturalmente Marta Milani. Il minimo è 53"00, lei ha corso questo fine settimana in 53"61 ad Ancona. Questo risultato è anche il 18° al mondo mentre sto scrivendo, e 13° in Europa. Ma nelle 12 davanti a lei ci sono ben 8 russe (!!) quindi al conto bisognerebbe toglierne almeno 5 per pensare in ottica Campionato Europeo (il massimo di atleti per nazione dovrebbe essere sempre 3). Con 52"6/52"7 è ipotizzabile addirittura pensare alla finale. Siamo sicuri che la Federazione anche con 53"6 la voglia tenere fuori? Vediamo dove si colloca l'intelligenza dei selezionatori... Dietro di lei Bazzoni e Spacca sopra i 54" non sembrano poter valere l'attuale limite. Grenot non pervenuta per la stagione indoor: vedremo agli italiani se non farà la sua comparsa. Tra gli uomini il limite è 47"00. Tempo assai impegnativo (come tutti gli altri del resto). Per ora nessuno si è avvicinato nemmeno lontanamente ad esso, ed un solo atleta, Haliti, è sceso sotto i 48". Ma è anche vero che non sono scesi ancora i big: Andrea Barberi, Claudio Licciardello e soprattutto Marco Vistalli. Poi ci sono tutti quegli atleti come Fontana, Galvan (non si era sottoposto ad un'operazione?). Diciamo che il più forte del 2010 è al momento quello cui bisognerebbe puntare, visto lo stato di forma, anche se la sua condotta di gara trasposta al coperto potrebbe risultare troppo rischiosa (parte in maniera molto accorta, per distribuire in maniera molto equilibrata). 
  • 800 metri: Tra le donne ci si aspetta sempre Elisa Cusma, ma senza disdegnare il ruolo che si è ritagliata Daniela Reina a livello internazionale (minimo 2'02"80). Aspettiamo il loro esordio. Specialità che sta invece passando un brutto momento tra gli uomini. Finiti i tempi di D'Urso, Benvenuti, Longo et alii che in questa meravigliosa specialità dal fascino anglosassone dettavano legge in Europa. Tra giovani acerbi e false promesse siamo molto retrocessi nel seeding continentale. L'unico che potrebbe ambire all'1'48"30 (più che tempo da finale, sembra un tempo da medaglia che, pensate, al mondo attualmente non ha ancora ottenuto nessuno!!) fissato dalla Fidasics, potrebbe essere Lukas Rifesser o Christian Obrist (che predilige però i 1500). 
  • 1500 metri: la grande sorpresa l'ha fatta il mantovano Marco Najibe Salami, con il suo 3'44"94, che è il nono tempo mondiale del 2011 nonchè il 4° in Europa. Chiaro: mancano in tanti all'appello. Ma il minimo è 3'42"10, che non è certo facile. Di sicuro gli italiani assoluti, che saranno la vera prova che deciderà la comitiva per Parigi, vedranno la sfida Salami vs Christian Obrist, che di manifestazioni internazionali ha ormai un lungo elenco nel proprio carnet: peccato che gli manchi sempre quel quid di personalità in più in gara per scrivere in una grande manifestazione il proprio nome. Tra le donne, a meno che la Cusma voglia cimentarsi in questa specialità, non si vede proprio nessuno all'orizzonte. Altra specialità estinta sotto la dinastia di Rams-Arese II. 
  • 3000 metri: tra le donne, per un lungo periodo ci si è salvati con la tenacia di  Sylvia Weissteiner, che va per i 32 anni e ha passato un 2010 non esaltante. Rimane come specialista delle specialità medie in pista solo Elisa Romagnolo, che però dopo il grande 2009, ha subito anch'essa una flessione nel 2010. Rimane Federica Dal Ri (l'anno scorso 9'05 con il minimo a 9'03") su cui sperare in una convocazione. E dire che tra le donne in questa specialità nel passato si è portato a casa un ricco bottino (due ori ed un argento con la Possamai, e il bronzo con la Weissteiner nel 2007). Tra gli uomini stesso discorso: solo 4 anni fa Cosimo Caliandro vinceva a Birmingham l'oro che faceva il paio con quello di Gennaro Di Napoli di 15 anni prima. Purtroppo fu solo l'apice di una carriera che sembrava dover prendere il volo. Ora su chi si punta? Ancora su Meucci e Lalli, che sembrano gli unici due fondisti di una certa caratura internazionale (in subordine La Rosa)? Ma non verranno già impiegati per i mondiali di cross? 
  • 60hs: il livello tra gli uomini si è livellato... peccato che lo abbia fatto verso il basso. Ora i migliori veleggiano tra i 7"8 e i 7"9, ed è difficile pensare che qualcuno quest'anno possa correre in 7"72. Per ora il poliziotto Emanuele Abate ha corso in 7"83. Solo lui e Giorgio Berdini (7"98) sono scesi quest'anno sotto gli 8". Aspettiamo comunque le prossime tre settimane. Donne: Giulia Pennella (1989) è sicuramente un cavallo di razza con il suo 8"38 (8"15 il minimo) ma è ancora lontana dai vertici internazionali. Aspettiamo il ritorno di Micol Cattaneo, praticamente ferma da un paio di stagioni, ma sulla via del completo recupero. Si dovrà però guardare da colei che al momento ha la leadership della specialità, Marzia Caravelli (per ora ferma a 8"46).
  • alto: la Federazione ha chiesto alle donne di saltare 1,92 per andare a Parigi. Alessia Trost per ora si è fermata a 1,86 che è una gran misura, ma non ancora sufficiente per vidimare il biglietto al check-in. Antonietta Di Martino? Aspettiamo ancora lei per dire la nostra a livello internazionale. Tra gli uomini quest'anno è proprio dura: 2,27 sembra essere nelle possibilità del solo Marco Fassinotti e Filippo Campioli (2,28 l'anno scorso). Gli altri (gli storici saltatori che hanno caratterizzato la specialità nella prima decade del XXI secolo... gli ultratrentenni Andrea Bettinelli, i fratelli Ciotti, Talotti) nel 2010 non sono mai riusciti a oltrepassare i 2,25. 
  • asta: un solo nome: Giuseppe Gibilisco, a coprire un vuoto pneumatico che solo il figlio di Gianni Stecchi potrebbe ovviare nell'immediato futuro. Si cimenterà Gibilisco nella indoor season? Tra le donne l'impressione è di molte ottime interpreti cui manca la stellina. Anna Giordano Bruno nel frattempo ha mancato di un niente il minimo (4,30 contro 4,35) e sembra solo questione di tempo per vederla oltre quel limite (20° risultato al mondo al momento, ma solo 17^ in Europa!). 
  • lungo: l'eterno salvatore della Patria sarà Andrew Howe (bisogna capire se questi saranno i sui programmi). Per ora però si è messo in luce Stefano Tremigliozzi, 7,75 e 19° risultato al mondo e 11° in Europa. Tra le donne cenni di risveglio anche se il minimo (6,55) sembra davvero un affronto alla logica delle cose. La migliore è per ora Tania Vicenzino con 6,28. Un pò troppo lontana..
  • triplo: Fabrizio Schembri è il secondo atleta italiano che nel corso del 2011 ha ottenuto il minimo per Parigi. Solo due? Sì, solo due. Il minimo era fissato a 16,80 e Fabrizio ha piazzato un ottimo 16,93, che è la seconda prestazione mondiale dell'anno, dietro al marziano francese Teddy Tamgho. Obiettivo finale quasi certificato: esserci non può più essere il suo obiettivo. E si è in attesa di Fabrizio Donato, mentre Daniele Greco sembra ad andare a corrente alternata. Tra le donne naturalmente si è in attesa che ritorni la medaglia d'argento di Barcellona Simona La Mantia, mentre Magdelin Martinez (da quest'anno... F35) nel 2010 è stata sotto i 14 metri. Avrà un sussulto di orgoglio?
  • peso: solo tra le donne ci sono le uniche possibilità di partecipazione a Parigi: 17,44 l'esordio di Chiara Rosa (ma 18,00 il minimo). Unica pretendente attuale a partecipare agli euroindoor. Tra gli uomini ottenere quasi 20 metri (19,90 per la precisione) sembra una professione di fede. 

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