28/01/11

Il fallimento di Rams-Arese II nei numeri... su Atleticanet

La 4x100 di Barcellona... un argento vinto o un oro perso?
Mentre sulla rivista periodica "Atletica" il faraone della seconda dinastia sulla via del tramonto, Arese II ostenta una sicurezza ed entusiasmo (artificiale) che non sarebbe il caso di esibire in questi periodi di decadenza spinta, figlia della presa in giro collettiva sul giudizio di Barcellona '10 (mirabolante evidentemente, nonostante il 17° posto in Europa nel medagliere... ma quante nazioni ci sono nel vecchio continente? 30?). Sull'argomento avevo già speso qualche riga un paio di settimane fa con il titolo indiziario "la mistificazione dei numeri: come la Fidal crea un mondo che non c'è" che criticava (e sbugiardava) la notizia tendenziosa di un'ipotetica crescita dei tesserati iscritti alla Fidal nel 2010. Cifre da capogiro, un successo senza precedenti purtroppo non corroborati dalle prestazioni degli atleti di élite e da ciò che si vede quotidianamente su piste di allenamento e in gara: verrebbe da riassumere così il senso dell'articolo made-in-Fidasics. Avevo dimostrato come in realtà gli aumenti dei numeri dipendessero esclusivamente dagli esordienti (un numero gonfiato con meccanismi quasi ridicoli di tesseramento) e dai master. Aggiotaggio? E pensate: nel citato articolo del sito ufficiale della Fidal, venivano citati soltanto gli incrementi positivi, mentre quelli negativi erano stati tutti occultati, in un panorama davvero da Egitto Mubarakiano (che sta imbavagliando tutti i siti internet impedendo che vengano inviati gli sms dai cellulari). Su Atleticanet viene fatta invece un'analisi puntuale sui numeri che attestano senza dubbio alcuno, come l'atletica in Italia stia lentamente morendo. Qui l'articolo di Corbelli dal titolo "La Fidal ha dato i numeri... del 2010". Due dati su tutti: gli esordienti, nonostante un esercito di 37000 tesserati, producono una riduzione nel numero di tesserati sulla categoria successiva, i ragazzi. Paradossale!! Cioè, vista in altro modo: all'aumentare della base di tesserati tra gli esordienti, diminuiscono i tesserati in valore assoluto delle categorie superiori! Un enigma, evidentemente, ma dalla soluzione facile: i tesserati tra gli esordienti sono finti-tesserati, quelli che fanno i plessi scolastici solo per partecipare ai surrogati dei giochi della gioventù. Non sono ragazzini che abbracciano l'atletica, ma ragazzini che praticano altri sport e che per un giorno, uno solo, vengono coinvolti nella corsa campestre della scuola, o nel lancio del vortex della fase zonale di qualche manifestazione. Punto. Per la Fidal tutti tesserati: e i numeri crescono esponenzialmente (fortunatamente questi tesserati devono pagare quasi nulla, essendo il peso delle tasse quasi integralmente sul mondo master). Come giustamente rileva Corbelli, tutto fumo. Il dato totale dell'atletica italiana, purgato da questa demenzialità artificiale, non è 172.000, ma bensì 135.000. Rispetto al 2000, anno con il quale la Fidal fa le proprie valutazioni, un 16,2% in più. Ma anche qui cade l'asino. In realtà ragazzi, cadetti, allievi, junior, promesse e senior nello stesso periodo hanno visto un calo dell'11,7% e tutto il surplus lo costituiscono la fiumana incessante di master che ogni anno, nonostante la gestione umiliante degli ultimi mesi (cancellata la finale dei c.d.s., campionati di società stuprati da regole prive di senso, tasse di partecipazione alle gare, soprattutto su strada) ha visto una crescita stupefacente. Addirittura quasi il 48%!! Dati interessanti per quanto riguarda il peso delle singole categorie: i master/amatori hanno ormai raggiunto il 60% del totale, ma ricevono lo 0% delle risorse (e delle iniziative). Crollo delle categorie dai senior agli allievi, sprofondate al 17,3% totali contro il 22% del 2000. Ma c'è ancora qualcuno che ha voglia di credere a Rams-Arese II nascosto nel suo bunker? Ancora due anni di patimenti, purtroppo (e mistificazioni della realtà). Sembra di vedere un'altra storia tanto in voga in questo periodo.

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