22/01/12

Kazzenger: svelato il mistero della Ekeh a Modena... si stava allenando

Judy Ekeh vestita d'azzurro
Se volevano farla passare di nascosto, diciamo che hanno sbagliato la circostanza. Voglio dire, a Modena, in un palazzetto gli spazi si riducono e la densità umana risulta molto più accentuata. Se poi contiamo che solo nei 60 piani maschili si sono avute una trentina di batterie, per un totale di 177 (dicesi centosettantasette) partenti, e 87 donne nella gara omologa, ci rendiamo conto come la cosa difficilmente sarebbe passata inosservata. In mezzo ad un esercito di atleti simile, la voce che Judy Ekeh avesse corso un sensazionale duplice 7"38 vagava per la rete già in serata. Poi, semplicemente andando a guardare i risultati, emergeva il famoso paradosso dell'assenza di qualunque riferimento all'atleta di origine nigeriana. Un mistero da Kazzenger, appunto. Ora, oggi sul sito della Federazione Emiliana di atletica, compare questa spiegazione:

"Il Comitato Regionale segnala che durante la prima giornata del secondo meeting indoor svoltosi a Modena il 21 e 22 gennaio l'atleta Judy Ekhe dell'Atletica Reggio ha chiesto e ottenuto dal Comitato Regionale l'autorizzazione ad effettuare due prove cronometrate di rifinitura della preparazione, nonostante il suo tesseramento non sia ancora rinnovato per ragioni formali (e' infatti in attesa di ottenere la cittadinanza italiana e quindi, essendo ancora formalmente straniera, il tesseramento non può essere perfezionato durante il periodo di attesa dell'assenso dalla rispettiva federazione). Nell' occasione l'atleta ha corso in entrambe le prove i 60 metri piani nel notevole tempo di 7"38".

Firmato... Alberto Montanari,  Presidente Crer Fidal

Ehm... che dire? In generale, in teoria dovrebbe essere dura lex sed lex. I precedenti che derogano alla norma, però, sono sempre pericolosi per chiunque li adotti. Facile chiedersi a questo punto, quanti dovendo "rifinire" la propria preparazione, pur non potendo per vincoli di qualunque genere, potranno domani gareggiare ovunque, o, quanto meno, nelle gare organizzate nel ducato federale atletico dell'Emilia Romagna.
Ora, ogni tipo di considerazione potrebbe essere fatta, ma rientrerebbe nelle solite polemiche sull'Italia in cui le norme si fanno e poi si aggirano. La notizia così rimane quella di una ragazza di origine nigeriana che va davvero tanto forte (rispetto ai canoni nazionali) e che, giustamente, dovrebbe diventare italiana, perchè è figlia del nostro mondo non solo sportivo, ma anche sociale. 

1 commento:

  1. Secondo me, un atleta si può ritesserare straniero, quando gli arriva la cittadinanza non fa altro che segnalarlo in federazione e gli tolgono la scritta atleta straniero sul cartellino.
    Morice

    Tutto il resto è noia

    RispondiElimina