07/01/12

Marzia Caravelli inizia col botto: 7"49 sui 60 piani ad Ancona

(Marzia Caravelli in una foto della Fidal Marche) - Qui siamo ancora tutti a smaltire i trigliceridi post-Cenone di capodanno, e arriva tra capo-e-collo la notizia come qualcuno abbia già iniziato la stagione indoor. Ed è subito botto, all'esordio della stagione indoor ad Ancona, ovvero nell'unico impianto presente in Italia. Chi è? Marzia Caravelli, che infila subito l'uno-due ad una sola settimana dall'inizio dell'anno sui 60 piani: 7"49 in finale dopo il 7"54 in batteria e l'impressione che nell'anno olimpico non si potesse iniziare meglio. Sul sito della Fidal non funziona più il link alle liste all-time, quindi non riesco a piazzare storicamente la sua prestazione. So solo che Carla Tuzzi, colei che detiene il record italiano outdoor dei 100hs e primo obiettivo della stagione all'aperto per Marzia, nel '96 correva in 7"43. Prima vittima sacrificale della nuova annata della ostacolista, Giulia Arcioni, che nel 2011 era stata inopinatamente una delle migliori sprinter italiane: 7"60 in batteria e 7"56 in finale, che in batteria ha trovato tra lei e la Caravelli pure l'ostica Martina Pratelli, infilatasi in 7"59. Passa mezz'ora e l'Arcioni si cimenta in un 400: 55"29, non male come esordio. L'anno scorso esordì con 55"01. Alle sue spalle è sorprendente l'allieva Lucia Pasquale (classe '95) che sciabola un 55"87 che migliora addirittura il suo PB all'aperto (fonte sito Fidal): nella sua bacheca svettava un 57"18 ottenuto a Bari a maggio dell'anno scorso. Se son rose...
Lo sprint maschile vede lo strapotere di Mario Brigida: 6"84 in batteria e 6"83 in finale, ovvero il suo personale migliorato due volte: Un annetto fa era riuscito a correre in 6"89. E poi Eusebio Haliti, nella stagione che dovrebbe lanciarlo definitivamente: 47"74 sui 400,  ovvero ad un solo centesimo dal suo personale indoor (sempre secondo la fonte Fidal) che ottenne anche in quel caso all'esordio annuale. Qui sotto il link ai risultati. 

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