20/01/12

Master: Mario Longo vale già un mondiale - la classifica AGC

Che si sia in Italia si capisce da tante piccole cose. La prima di tutte è che non esiste uniformità nel trattare la stessa cosa a seconda della latitudine, e questo senza alcuna pregiudiziale. L'esempio trasportato sull'atletica è il Sigma: chissà perchè alcuni comitati regionali o provinciali riescono a caricare i risultati praticamente in tempo reale, e altri aspettano che il risultato divenga materiale archeologico sedimentato. Ad esempio in Sicilia (almeno fino all'anno scorso) sembra non esista proprio il Sigma, che stia aspettando il ponte sullo Stretto (unico utilizzo la funzione per stampare i file pdf). Stessa cosa per la Campania, che ha pubblicato sì i risultati dell'ultimo meeting indoor di Ponticelli, ma bisogna andare a stanarli sul loro sito regionale e non dove si penserebbe di trovarli assieme a tutti gli altri (ovvero qui). Con i risultati del Veneto viene quasi da disintegrare il monitor: alcuni sì, altri dopo secoli, altri solo sul loro sito, altri ancora... mai. Ad esempio: dove si trovano i risultati della riunione di lanci di Schio? Quale arzigogolato viaggio per etere bisogna percorrere, visto che sul sito Ufficiale viene postato un link al sito regionale all'interno del quale del meeting non c'è traccia? Chi lo sa batta un colpo. Quindi, se un giornalista (mi autoescludo dalla categoria, perchè faccio tutt'altro) volesse scrivere di atletica in maniera esaustiva si troverebbe questa Babele di fonti non integrate che ci dicono esattamente come Arese e l'attuale cricca considerino l'atletica di base: ovvero, zero-virgola. Come gli zeru tituli cui ci abituati negli ultimi 8 anni: tutto zero. Spero almeno che abbia venduto qualche canotta in più in questi anni, altrimenti sarebbe un'esistenza davvero grigia. Siamo nel 2012, e il senso generale della gestione dei dati non è quello degli anni '90, dove bisognava aspettare le classifiche che uscivano ogni 3 mesi per farsi un'idea di ciò che succedesse in giro per le piste. Qui i risultati servono nell'immediato, ma anche solo per diffondere questo sport:così sa proprio di gestione alla viva-il-parroco. E sappiamo pure chi è il parroco. 

Vabbè, scusate lo sfogo. In attesa della pubblicazione dei risultati di Schio, facciamo un piccolo riassunto dei primi 20 giorni di atletica master in Italia. Il risultato a sensazione, secondo l'AGC l'ha fatto ancora una volta Mario Longo: 6"17 e 6"19 sui 50 metri a Ponticelli lo scorso weekend. Cosa vuol dire? Il 6"17 vuol dire 100% AGC, cioè ha ottenuto una prestazione che eguaglierebbe il record del mondo ufficiale di 5"51 del cubano Freddy Mayola corso nel 2000 (che migliorò il 5"55 di Ben Johnson). L'anno scorso Longo corse un immaginifico 6"09, fuori dalla portata di quasi tutti i suoi coetanei al mondo. 

Se rimaniamo in tema di AGC, il secondo master in ordine di percentuale di prestazione, è il toscano Ferido Fornesi, (1962, al suo esordio come M50) capace di correre i 60 a Modena in 7"69, cioè 93,94% AGC. Record piallato un paio di stagioni fa a 7"47 da Marco Morigi. Ricordo che le prestazioni oltre il 90% hanno una visibilità internazionale ma anche che l'AGC è uno strumento valutativo ancora da perfezionare, essendo ancorato ai record del mondo, molti dei quali (come quelli dei lanci) assolutamente avulsi dal naturale miglioramento umano. Proprio per questo le grandi prestazioni nei lanci e parte nei salti, sono decisamente più basse nell'AGC rispetto allo sprint. Fornesi supera di un solo punto centesimale Livio Bugiardini (1948), che ad Ancona ha corso in 8"45: 93,93%. Sempre sopra la soglia di nobiltà del 93%, Giorgio Tiberi (1956) ed M55: 8"04 e 93,64% a Casal Del Marmo. Sopra i 93 anche Enrico Sisti (1959, 7"88 e 93,58%), Paolo Chiapperini (1969, 7"35 e 93,40%, non male dopo l'infortunio di Cosenza) e Massimo Clementoni (6"85 sui 50 e 93,28% a Locarno). Mi duole citarmi, ma solo per la nuova m.p.i. sui 50 M40 dei 50: 6"31 sempre a Locarno. 

La prima donna dell'AGC 2012 dopo 20 giorni è la già citata Elena Sordelli, autrice del duplice record italiano F35 sui 60 a Modena (il 7"61 che le valse 91,12%). Sorprende anche la F45 Annalisa Gambelli, capace di infrangere il 90% con il 27"92 sui 200 e 90,12%. Barbara Martinelli col suo record italiano sugli 800 (2'20"51 consegnato all'immortalità ad Ancona) le vale 88,12%, che è anche il miglior risultato nel mezzofondo del 2012 tra tutti i master (maschi e femmine). Nascosto tra i risultati c'è anche un 4,93 da brividi nel salto in lungo di Rossella Zanni (F45) a soli due centimetri dal record italiano di Susanna Tellini

Tornando agli uomini, sembra essere in gran forma Francesco Arduini, già a 1,98 e 1,97 in due gare consecutive nel salto in alto: 87,67 e 87,23%, cioè i migliori dei 4 salti over-35 del 2012 ad oggi. Davide Bressan (1975) oltrepassa i 5,00 a Modena (86,47%), mentre Roberto Carpene (1975) arriva a 16,65

AGC al 20/01/2012

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