14/01/12

Kimmons doppio 6"62 - la Ahoure 7"09 - altre notizie sul fenomeno Bailey

Trell Kimmons (a sinistra) uno dei possibili finalisti ai prossimi trials olimpici americani, è partito anche lui con le indoor: doppio 6"62 (in batteria e finale) a Houston, per uno che vanta sempre un 9"95 di PB risalente al 2010 e un carnet che contiene più di una decina di risultati inferiori ai 6"60. Fu 4° ai mondiali Indoor di Doha del 2010 sui 60, uscendo invece in semifinale l'anno scorso a Daegu sui 100. Alle sue spalle nella gara di Houston Carlin Isles6"65.
Tornando su Aldrich Bailey, di cui ho parlato nel post di qualche ora fa, con il suo 47"05 indoor sui 400, si è issato al 6° posto nelle liste all-time americane delle high school: l'ho già scritto che ha ancora 17 anni? Anche il suo 21"14 sui 200 lo scalpella sul marmo del 6° posto all-time. L'anno scorso aveva corso (a 16 anni) 46"53 e 21"09 le due distanze all'aperto. Non è Steven Lewis o Kirani James (ve lo ricordate il primo? Campione Olimpico a Seul, a 19 anni appena compiuti con un siderale 43"87) ma è lo stesso un grande talento. 
Rimaniamo ai 60, ma al femminile, perchè... si scende e di parecchio sugli standard mondiali: l'ivoriana Aurielle Ahoure, (nella foto a destra) martella un 7"09, personale e worldlead, surclassando la trentenne portacolori delle isole vergini LaVerne Jones-Ferrette (7"14) autentica specialista dei 60 metri e 1 centimetro, nel senso che la sua dimensione internazional-storica, arriva fino a lì, non trovando alcuna allocazione nelle specialità affini allo sprint superiori ai 7" e spicciolini. E' del resto l'ultima donna della pangea (delle 6 che ci sono mai riuscite) che sia scesa sotto i 7": era il 6 febbraio 2010 e si era a Stoccarda: 6"97 sul display. Quello stesso anno sarebbe arrivata seconda ai mondiali di Doha. Ora, riflettete su questa cosa: esistono nella storia dei 60 femminili "solo" 24 risultati sotto i 72: il 6"97 della Jones-Ferrette è l'unico corso nel XXI secolo, ovvero dal 2000 in poi. Prima bisognava retrocedere nel medioevo atletico (correva il 1999) per tornare a tempi sotto i 7": furono i crono di proprietà di Gail Devers e della discussa Ekaterini Thanou
Chi si rivede sugli ostacoli? Aries Merritt, 7"80 all'esordio (ma vanta un inimmaginifico 7"46, 25° atleta di sempre al mondo).
Primo sub-54" nei 400 femminili (sempre a Houston): è il 53"91 della jamaicana Patricia Hall. Nei 60hs, nuova WL sulla rampa: 8"12 della nigeriana Seun Adigun
Sempre in tema di baby-fenomeni stars-&-stripes, l'ancora-diciottenne americano Andrew Irwin si è spinto fino a 5,50 nell'asta e il 19enne Ryan Crouser a quasi 20 metri nel peso (19,72), miglior prestazione mondiale dell'anno. Il ricambio generazionale nel peso sembra proprio dietro la porta che bussa insistentemente, guidato da un ragazzone neozelandese che ha rettificato il significato di "fenomeno", spostandolo un pò oltre. 

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