24/01/12

Pangea indoor - 1500: le gemelle Sujew in cima al mondo - fenomeno Bleasdale


le indomabili sorelle Sujew -
foto di Peter Weber (www.pw-sportphoto.de)

  • Justin the Cat Gatlin è tornato in pista a Gainsveille, testardamente ancora sui 55 metri, e non gli è andata meglio dell'esordio di una settimana prima: 6"15 e 6"19 contro il duble-6"15. Proiezione sui 60? Mmm... diciamo tra i 6"56 e i 6"57. Non basterà per Asafa che se corre accademicamente, avrà tempi inferiori ai 6"50. 
  • Toh! chi si rivede! Sempre a Gainsville sui 55 metri si è visto quel vecchio marpione di Churandy Martina (ormai olandese di passaporto), che però non è ancora molto veloce: 6"26
  • Nei 60 metri i sub-6"60 sono già 4: Harry Adams (1989) a Birmingham (USA) martella il 6"55, ovvero il suo PB (aveva 6"63) ovvero la WL. Secondo nella stessa gara americana Kemar Hyman, anch'esso del '89, che ha corso invece in 6"56. Come Adams, entrambi alla primo vero "inchino" (usiamo questo termine "nautico") mondiale. D'Angelo Cherry (di cui avevo parlato settimana scorsa) scende sempre a Birmingham a 6"63.
  • Il trinidegno Lalonde Gordon (1988) rimane l'unico 400ista al mondo ad essere riuscito a scendere sotto i 47": dopo il 46"51 arriva il 46"43 sempre a New York. Naturalmente è il suo PB.
  • Dopo l'anemia dei primi 20 giorni, sono arrivate una 10ina di prestazioni sotto l'1'50" negli 800. Van Den Broeck non è più solo là in cima, visto che l'americano Tevan Everett è sceso a 1'47"70, che è naturalmente il suo personale indoor e l'ennesima conferma che esiste una "scuola" del mezzofondo americano (o qualche cosa che le assomiglia o anche solo un "ambiente" che invoglia al mezzofondo giovanile, quello che in Italia non si ha più da secoli). 6 degli 11 800isti che quest'anno sono scesi sotto l'1'50" sono americani. Il migliore sui 1000 del 2012 è un altro americano classe 1993: Robby Creese con 2'19"53 davanti al citato Everett 2'19"78
  • Chi invece sembra essere uscito dal torpore del 2011 (era uno dei miei cavalli di battaglia, mannaggia a lui!) è David Oliver. Sui 55 hs pialla due 7"03 a Gainsville che lo collocano al 10° posto all-time, assieme al matusa Allen Johnson, e migliorando di un centesimo il suo PB. Il record rimane un pazzesco 6"89 di Renaldo Nehemiah, che fa tremare i polsi sono a pronunciarlo. E' difficile anche solo correrlo sui piani per un atleta medio... 
  • Sui 60hs intanto il mondo si muove: l'americano Kevin Kraddock ad Albuquerque infila il tempone: 7"54, 61° all-time al mondo. 
  • Nell'alto, a Wuppertal, sboccia il talento di Robbie Grabartz, britannico nato nel 1987, che si arrampica fino a 2,34. Prima dell'exploit tedesco era arrivato ad un picco a 2,29. E prima del 2012 il suo PB era 2,28. E qui mi viene sempre quel tarlo del motivo per cui, su una popolazione di altisti come quella italiana, con medie di prestazioni decisamente elevate e vicine al 2,30, non vi sia stata mai una sola occasione (una!!) in cui uno di essi trovasse la giornata di grazia e riuscisse a saltare più di 2,32. Mistero di Kazzenger. 
  • L'asta dimostra una volta di più come il mondo si stia specializzando per disciplina: due tedeschi in cima alla lista dell'anno con 5,72 in due gare distinte ed entrambi del 1989: Karsten Dilla e Rapahel Holzdeppe. Ma c'è anche Gruber a 5,60, per dire... insomma, il fenomeno non è quasi mai la principessa sul pisello, ma nasce in un contesto statisticamente più vasto. In Italia il fenomeno è solitamento il Deus, e questo fa perdere la trebisonda a molti. 
  • Kymberly Duncan (1991) porta il segno dei 200 sempre più vicino alla soglia dei 23": 23"29 a College Station. L'anno scorso a Fayetville corse in 22"78
  • Primo carico da 90 negli 800: la bulgara Vanya Stambolova a Vienna manda ai posteri il suo 2'02"03. Ma a NY Phoebe Wright non fa molto peggio: 2'02"32, mentre la seconda della stessa gara, LaTavia Thomas 2'02"71 (sono entrambe del 1988, sempre per far riecheggiare quel tormentone sul "nuovo" mezzofondo USA). 
  • Due sorelle (presumo gemelle) tedesche fanno cose turche sui 1500: entrambe del 1990 Elina e Diana Sujew bandiscono il primo e il secondo tempo mondiale dell'anno, con due prestazioni notevoli: 4'07"72 e 4'07"99, 10" in meno della attuale terza al globo, la spagnola Macias. Ma chi sono queste? Tolta la Cusma, quand'è stato che abbiamo visto un'italiana sotto i 4'10" nei 1500... all'aperto?? Vediamo... 2011, la migliore fu Eleonora Berlanda con 4'24"; 2010 Valentina Costanza con 4'17"; 2009 Elisa Cusma con 4'19"; 2008 Agnes Tschurtschenthaler (perdonami se mi leggi, non ce la farò mai a scriverlo giusto...) con 4'20"; 2007 Sara Palmas con 4'20", devo continuare? Del resto il record italiano è fissato a 4'04"... 
  • Messaggio per Marzia Caravelli: attenzione, i 60hs si muovono. Primo sub 8" dell'anno. Colpevole del reato, Kristi Castlin, americana: 7"94 e 8"02 a Birmingham. Classe 1988, e questo è il suo personale. 
  • Apriti cielo dal salto in alto!!! Chi se l'è scordata Venelina Veneva Mateeva, classe 1974?? Io no, e ma ritrovo nelle liste mondiali dell'anno con 1,94 saltato a Vienna! Pazzesco a 38 anni. E non è neppure il record mondiale master di categoria, perchè proprio la stessa atleta l'anno scorso si alzò fino a 1,97. Incredibile. Davvero. 
  • Nell'asta ormai l'han scritto tutti. Mi accodo. L'inglesina classe 1991 Holly Bleasdale ha fatto una cosa fuori dall'ordinario: 4,87 a Villerbaunne. O ragassi, siamo passi?? Seconda performer di sempre dopo la zarina (implicata in un lungo processo d'abdicazione, Yelena Isinbayeva). Spiace che l'astismo femminile italiano si sia fermato alle solite due interpreti. 
  • Brittney Reese dopo il 6,62 si alza a 6,71, ma è ancora lontana dall'exploit della Kucherenko di cui ho già parlato in questi giorni (non me li fate ripetere i risultati che mi impappino). 

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