08/10/11

Italiani Cadetti - gli ''highlight'' delle prime due giornate


La neo-campionessa dei 2000 e primatista italiana Nicole Reina
(di Sasuke) L'anno scorso circolava la voce che i campionati italiani cadetti (o criterium) rischiassero la chiusura. Pareva, infatti, che organizzarli fosse molto oneroso e che facesse perdere ai ragazzi ''preziosi'' giorni di scuola. Da quello che mi sembra di aver capito in altri stati, come gli USA, organizzano addirittura campionati nazionali per le categorie ragazzi ed esordienti. E qui si pensava di poter eliminare i nazionali per i cadetti. Per fortuna non è accaduto; la massima rassegna cadetti funziona comunque, prima che come campionato individuale, come 'campionato italiano per regioni'. I minimi di partecipazione, il massimo del non-sense (avremo il minimo di lungo cadette a 5.25 mentre il minimo allieve a... 5.20), sono pazzescamente proibitivi (per non dire impossibili) ma questo non impedisce di avere una partecipazione numerosa grazie a alle rappresentative. Come funziona? ogni regione deve formare una squadra che comprenda un atleta per ogni disciplina. Risultato? atleti iscritti con prestazioni come un metro nell'alto femminile o 15 metri nel disco. Va bene far fare esperienza a questi ragazzi, però portare ad una rassegna italiana atleti di livello così basso non mi sembra vincente come soluzione. Qualche ragazzo risulta comunque iscritto come individuale, ma sono una minoranza. Vediamo comunque i risultati più interessanti; è bene cominciare con il dire che nessun primato italiano è stato ancora battuto (alla fine della seconda giornata).

Cominciando dalla velocità. Al maschile, gli attesi protagonisti di 80 e 300 metri, rispettivamente l'umbro Filippo Pecchioli (capace di correre, da cadetto, i 150 in 16"65, i 100 in 11"11, i 200 in 22"68, gli 80 in 9"02 e i 60 in 7"25) e il lombardo Mattia Venza (35"32 il suo accredito sui 300), si sono presentati entrambi reduci da più o meno gravi infortuni. Il primo si è difeso negli 80 (terzo con 9"40, vittoria a Gabriele Gargano in 9"32 con forte vento contrario, -1.8) mentre il secondo è giunto decimo nei 300 (37"74 per poi rinunciare alla finale vinta da Marco Ribotta con un ottimo 35"88, unico atleta a scendere sotto i 36). Gli ostacoli incoronano Leonardo Bizzoni (13"67) che la spunta di poco su Guglielmo Tadini (13"72) sempre con forte vento contrario. I 300hs vedono un ragazzo siciliano, Giuseppe Biondo, scendere sotto il muro dei 39 (sempre difficile per un cadetto) che va a vincere in 38"83. Bravo anche Matteo Beria (39"27). La velocità femminile si comporta in maniera a quella maschile; sia la favorita degli 80 (Chiara Rollini, unica accreditata con meno di 10") che quella dei 300 (Denisa Rega, unica sotto i 40") si sono dovute arrendere di fronte alla bolzanina Julia Calliari (10"22 contro 10"31) e ad Anna Schena (40"33 contro 40"61). Negli ostacoli vincono Daisy Osakue (12"03) su Lisa Proserpio (12"22) mentre nei 300hs gran tempo di Miriam Martini (44"33) su Ayomide Folorunso (44"95).

Nel mezzofondo, dove fino ad ora si sono disputati solo i 2000 metri, belle le affermazioni di Nicole Reina (fortissima cadetta che ha dominato i 1000 e i 2000 questa stagione) che come al solito stacca notevolmente le avversarie andando a vincere in solitaria in 6.14.99 e di Yemaneberhan Crippa. Il trentino, che mirava al record italiano di Cosimo Caliandro, vince con il personale portato a 5.34.15; gara su ritmi molto veloci che ha portato i primi 7 al personale.

Continuando con i salti. L'asta maschile è andata a Gabriele Spotafora con 3.90 mentre il combattutissimo (e ventosissimo) salto in lungo (pochissimi i salti validi) la vittoria va ad Alessandro Li Veli con 6.66. Non in grandissima condizione il forte triplista toscano Donatello Dallai (comunque 13.71 contro un personale di 14.25). Al femminile, bella prova di Erika Furlani nel salto in alto (1.68 senza errori) mentre un po' più modesto il lungo (vittoria a Sarah Sellerori con 5.44 sulla campionessa uscente Francesca Bianco, 5.36). Non male neanche il triplo, vinto da Benedetta Cuneo che arriva fino a 12 metri esatti.

Concludendo con i lanci e la marcia, il disco cadetti va a Giulio Anesa (ottimo 47.37) con quattro atleti oltre i 40 metri mentre davvero notevole l'ultimo lancio del cadetto, primo anno di categoria, Tiziano di Blasio (64.97) staccando il secondo di dieci metri. Tra le donne buono il 13.59 di Claudia Bertoletti nel peso e discorso analogo per il notevole 51.93 di Lucia Prinetti nel martello. Non male il 33.77 di Wendy Baonga nel disco. Nella marcia non male il 18.57.45 del pugliese Gregorio Angelini (stranamente non un prodotto dell'atletica Don Milani) mentre al femminile i 3 km vanno alla primatista italiana Noemi Stella (14.00.29).

Da notare come, purtroppo, di molti dei detentori dei record cadetti molti non siano riusciti ad esprimersi a livello più alti nelle categorie successive. Speriamo che questi atleti riescano a confermarsi da assoluti.

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