12/10/11

Lo sprint di Charlie Francis nel meraviglioso "viaggio" di Gianluca De Luca

Vi presento quello che rappresenta il primo sasso scagliato contro quella filosofia imperante sulle metodologie di allenamento dello sprint che in Italia ha massacrato decine di atleti, falcidiato manciate di generazioni, distrutto tendini e carriere e che, ancor oggi, vede i propri epigoni pontificare indefessi su metodi che, tralasciando le dubbie basi scientifiche e considerando i soli risultati, ha già cantato il proprio De Profundis da anni. Per fortuna c'è Internet, la Rete, che ha portato alla conoscenza dei più, metodi... diversi. Da qui è iniziata l'incrinatura che porterà al crollo del muro (e con un sottile gioco enigmistico, del Mulo, mi si consenta la battuta). Una delle filosofie più semplici e più dissacranti per il sistema italiano è sicuramente quella del guru Charlie Francis. L'ha raccolta e tradotta per tutti con un libro senza precedenti Gianluca De Luca, nel libro intitolato "L'allenamento della velocità - Il sistema di Charlie Francis". De Luca, 38enne napoletano, affianca all'attività di impiegato, quella di istruttore federale FIDAL, operatore shiatsu e massaggiatore, è alla sua prima opera letteraria, che (a mio modo di vedere) sarà una piccola pietra miliare. Da gennaio il libro sarà disponibile anche on line, sul sito www.ateneapoli.it, mentre da subito, per chi vuole, si può acquistare il libro direttamente presso l'autore contattandolo presso questo indirizzo mail luken@libero.it. Niente spese di spedizione e soli... 18 €. Clamorose sorprese dalla prefazione e nella postfazione, scritte da due mostri sacri che abbiamo il piacere di ospitare nel forum di Queenatletica: Luc e Ferrari. Eccovene alcuni estratti presenti nel libro... Vi consiglio naturalmente questo viaggio con Charlie Francis col quale Gianluca di accompagna.

Ecco alcuni estratti della prefazione di "Luc"

"Ho conosciuto Charlie Francis solo nel 2008. Mi occupo di mezzofondo e fondo, ma per vari motivi il settore velocità è parte dei miei interessi: ho sempre studiato l’atletica tutta, alcuni miei mezzofondisti si avventurano anche nei 400 metri e, cosa più importante, credo che il corpo umano sia lo stesso, per velocisti o per fondisti. Credo quindi che bisognerebbe arrivare a teorie unificate, come si cerca di fare in fisica, senza compartimenti stagni o addirittura conflitto intellettuale tra i cultori delle diverse specialità. Per questo ho iniziato a confrontare idee provenienti da ambienti diversi e sperimentare nelle discipline di resistenza idee provenienti dal settore velocità (estero). Circa questo libro di Francis, la cosa che immediatamente risalta è l’estrema chiarezza, la semplicità, aiutate anche dalla scelta della forma colloquiale." 

"Forse l’idea che può sintetizzare meglio il nucleo del discorso è contenuta in questa frase di Francis: “il 90% del problema dell’allenamento consiste in come non andare in superallenamento”. Geniale e rivoluzionario! Il contrario di quello che ho sempre sentito in Italia, ovvero che “più ci si fa il mazzo e più si migliora”. Questa filosofia (oltre ad altri problemi di natura economico-politica che esulano dal discorso tecnico) sta portando sempre più l’Italia verso la morte atletica".  

"Questa frase di Francis la considero il centro del suo sistema; tutto ruota intorno a lei: la programmazione della singola seduta, del microciclo, del ciclo annuale, la programmazione pluriennale. Francis ha capito benissimo che il RECUPERO di un allenamento è la cosa più importante e deve seguire certi andamenti biologici che possiamo dedurre ad esempio dalla misurazione dell’evoluzione di certi metaboliti e certi livelli ormonali. Francis ha capito benissimo che solo allenandosi intensamente poco spesso si possono raggiungere le alte intensità necessarie per prestazioni d’alto livello, principio che studiosi spagnoli del mezzofondo hanno recentemente confermato sperimentalmente (principio della POLARIZZAZIONE)". 

...Francis ha capito benissimo che è assurdo il concetto di “trasformazione” della forza nel singolo allenamento, concetto che è un cavallo di battaglia, un’ossessione in Italia, giustificato da quali basi… non l’ho mai capito. Francis ha capito benissimo che è meglio curare la forza alla fine di una seduta o a fine giornata, tranne che in alcuni casi di lieve “preattivazione neuromuscolare”... Francis ha capito benissimo i benefici e la modernità della programmazione annuale “verticale”, ovvero quella in cui durante tutto l’anno vengono curate tutte le caratteristiche, solo modulandone le percentuali relative di volume...

Anche Einstein in realtà non inventò nulla, le sue idee erano pronte già da decenni, ma in forma disintegrata; Einstein fu quello che ebbe il coraggio o la fortuna di metterle insieme in un tutto compiuto e trarne le debite conclusioni. Einstein fu il necessario “precipitato ideologico” di un’epoca. Questo è per me Charlie Francis nell’atletica: cerchiamo, con umiltà e onestà, di riconoscerne i meriti e, con furbizia, di beneficiarne. 

Ecco un paio di estratti della postfazione di Valerio Bonsignore, che il mondo virtuale conosce come... Ferrari

Perché le idee, i metodi e in generale il sistema di Charlie Francis mi sono sempre piaciuti, anzi, mi hanno affascinato? La risposta può essere suddivisa in base a due considerazioni: una personale e l’altra puramente culturale. Partiamo da quest’ultimo aspetto: il famoso premio Nobel per la Fisica, Richard Feynman (in “la legge fisica”), introducendo una sua discussione sulla natura della legge fisica, prese ad esempio la gravitazione, perché ne era interessato in “...quanto alla meraviglia di una natura che può obbedire a una legge tanto elegante e semplice come questa legge della gravitazione...”. Ecco, ho da subito considerato il pensiero di Charlie Francis semplice, efficace ed elegante. 

Sappiamo che ci sono fior fior di trattazioni di biomeccanica, neurofisiologia, fisiologia e tanto altro. Ma bisogna pur sempre andare al sodo perché altrimenti si rischiano solo inutili confusioni. Ed ecco che il discorso ricade sul CFTS: con dei semplici grafici e poche pagine uno può avere un’idea di ciò che rappresenta l’allenamento di uno sprinter in poche ore di studio e discussione (ovviamente la pratica pluriennale è fondamentale ma non è questo il punto della trattazione). Diamo un elenco di ciò che uno può leggere e comprendere con semplici schemi e grafici: 
  • gara e tecnica (definizioni); 
  • Vertical Integration (un capolavoro di chiarezza su come modulare volumi e intensità dei vari mezzi di allenamento ergo qualità); 
  • utilizzo di mezzi resistenti;
  • Plyometric Progression (da leggere insieme al Vertical Integration);
  • Periodizzazione Pluriennale;
  • EARLT (effetto allenante ritardato a lungo termine, da leggere insieme alla Vertical Integration);
  • Esempi di Schedules settimanali e integrazioni con il sistema di rigenerazione;
  • Periodi di Adattamento delle varie qualità motorie;
  • Sistema Long to Short – esempi e grafici;
  • Sistema Short to Long – esempi e grafici;
  • Progressione Pesi nel sistema di Periodizzazione Annuale e Pluriennale

1 commento:

  1. tutto ok, ma luciano caputo è il fiduciario fidal campania, non sono io... ma la prefazione è mia.
    luc.

    RispondiElimina