18/10/11

Gutta cavat lapidem... ennesimo masso sulla Fidal

(la pista ad otto corsie di Rovereto: nell'era Arese non vedrà mai un campionato assoluto) - Non passa giorno in cui l'attuale esecutivo-Arese prenda una mazzata da qualcuno. E' un giochino bellissimo: si mette su google qualche chiave di ricerca tipo "Fidal" e "disastro" o "dissenso" o "critica" e si capisce come sia bassa la popolarità di Arese in questo momento, non solo tra i tesserati, ma tra tutti i media nazionali. Poi adesso, con internet, la gente comincia a tirare fuori dalle scarpe i sassolini, quando un tempo magari il tutto si risolveva con una telefonata impugnabile per "ingiurie", e tutto finiva lì. Le promesse potevano essere bellamente disattese, e la politica "informale" poteva continuare come se nulla fosse. Già, perchè è proprio qui il problema: un mondo informale che non rende mai noto nulla o molto poco, dove i giochetti si fanno di nascosto e a noi ingenui viene presentata la pappa pronta. Le regole dell'atletica sono inique, favoriscono pochi e non sempre ben intenzionati e consentono a tanti di rimanere troppo tempo a decidere senza averne le capacità. Servirebbe un limite di mandati anche in Fidal, e che chi davvero fa bene all'atletica sia trattato con i guanti di velluto (le società che fanno proselitismo, quelle che si vanno a cercare i ragazzini e li strappano al calcio in provincia) e non certo quelle che vivono sulla compravendita di atleti e che di fatto, oggi, sono quelle che più godono dell'attuale mandato dimenticandosi del tutto dei vivai. Vabbè, venivamo al dunque: l'ultima sparata ad alzo zero, l'ha fatta il presidente della Quercia di Rovereto, Carlo Giordani, uccellato più volte dalla Fidal sull'organizzazione dei campionati italiani assoluti. Promesse, leccate e puntuale la... come la vogliamo chiamare la mancata assegnazione da parte della Fidal a Rovereto degli Assoluti nonostante le continue promesse? Fate vobis. Vi lascio alla lettera che ormai è dominio pubblico... sulla rete.

Prof. Franco Arese –Presidente FIDAL 
 p.c. Ai consiglieri federali 

Caro presidente, ho appreso dal sito federale che gli Assoluti su pista 2012 sono stati assegnati a Bressanone. Scelta ineccepibile, in quanto si tratta di una sede che vanta una lunga esperienza organizzativa a livello non solo nazionale ma anche internazionale ed ha già ospitato in maniera splendida i Campionati Italiani 2005. Ma sono costretto a prendere atto, per il terzo anno consecutivo, che non è stata tenuta in considerazione la candidatura di Rovereto, presentata dall’U.S. Quercia, di cui sono presidente. La sollecitazione a presentare la candidatura era arrivata direttamente dalla tua persona, l’1 settembre 2009, in occasione della cerimonia di inaugurazione della nuova pista a 8 corsie, in apertura del meeting internazionale di Rovereto. “Questa è una struttura splendida, ideale per ospitare gli Assoluti” : queste erano state in sintesi le tue parole. La sfida peraltro era già stata raccolta da tempo. Con una lettera a Te inviata il 16 ottobre 2008 e ufficializzata nel giugno 2009 con la presentazione della candidatura per l’edizione 2010, assegnata (giustamente) a Grosseto, che vantava un diritto di prelazione. Ripresentiamo quindi la candidatura per l’edizione 2011. A Grosseto, nella giornata inaugurale degli Assoluti, alcuni consiglieri federali, reduci dalla riunione della Giunta FIDAL del giorno precedente, mi salutarono con queste parole : “Allora il prossimo anno ci vediamo a Rovereto, la scelta è praticamene fatta, manca solo il passaggio formale nel prossimo Consiglio di luglio. Il consiglio, convocato invece soltanto a ottobre, scelse Torino, con la giustificazione di una forte sollecitazione del CONI per organizzare un evento importante nel capoluogo piemontese in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Nessuno dei consiglieri ha ritenuto doverosa una telefonate per spiegare il motivo del cambiamento di una scelta che mi era stata data ormai come sicura. Qualche giorno dopo solo una telefonata burocratica (forse suggerita da qualcuno…) del segretario generale. Detto per inciso, la sede di Torino è stata gratificata anche da un contributo FIDAL di euro 50.000, in violazione, a posteriori, dell’articolo 6 della convenzione tipo FIDAL- organizzatori di eventi top : “…la FIDAL non erogherà sovvenzioni economcihe all’organizzatore…”. Le regole sono state modificate dopo? Legittimo? Nonostante tutto, la Quercia ripresenta la candidatura anche per il 2012, forte anche della considerazione che il Trentino non ha mai ospitato gli Assoluti, pur contando su una storia importante per atleti, società, dirigenti, eventi organizzati. Ma ancora una volta Rovereto è stata cancellata. A questo punto mi sembra logico chiedersi se la tua sollecitazione dell’1 settembre 2009 ha perso il suo valore o se ci sono altre motivazioni che sfuggono alle mie capacità di comprensione (o forse facilmente comprensibili, come sostengono i dirigenti della mia società?). Ma io non ci voglio credere. L’U.S. Quercia, 66 anni di vita, impegnata su tutti i fronti dell’attività federale, dal settore giovanile a quello assoluto e fino ai master, è una delle società italiane più attive in campo organizzativo : Palio Città della Quercia (47 edizioni) , Cross Internazionale della Vallagarina ( 34 edizioni), Giro Internazionale di Rovereto (64 edizioni), Quercia d’Oro (43 edizioni) e può fare a meno dei Campionati Italiani Assoluti. Devo anche sottolineare che in 7 anni della Tua presidenza gli organizzatori di eventi internazionali di atletica mai sono stati convocati o interpellati per definire una strategia comune, per dare agli eventi anche una valenza di percorso tecnico per i nostri atleti di vertice, per concordare sinergie di marketing e di comunicazione ed è stato di fatto annullato il prezioso supporto ad hoc che gli uffici federali fornivano in tempi ormai lontani ( a cavallo del 2000) agli organizzatori privati. Eppure dovrebbe essere facilmente comprensibile il ruolo che gli organizzatori svolgono, con impegno e in mezzo a difficoltà crescenti, per mantenere a livelli decenti l’immagine della nostra atletica, che deve fronteggiare un calo di visibilità e di popolarità che è sotto gli occhi di tutti, al di là anche dei risultati dei nostri atleti, che non hanno bisogno di commenti. 
Grazie per l’attenzione e buona fortuna all’atletica italiana, che ne ha davvero molto bisogno. 


Cordialmente 
Carlo Giordani Presidente U.S. Quercia Rovereto 


PS: dopo le mie lettere con proposte costruttive inviate in questi anni su vari temi (regolamenti, calendari, grand prix di cross) e rimaste senza riscontro, resto in fiduciosa attesa di risposta. Rovereto, 4 ottobre 2011

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