30/10/11

Fulmini panameircani: in Messico cubani sovrannaturali

(a sinistra, la finale dei 100) - Mentre praticamente tutto il mondo atletico (quello che conta) è già nel bacino di carenaggio per preparare Londra 2012, alle soglie di novembre a Guadalajara, in Messico, si svolgono i giochi panamericani, ovvero la massima manifestazione continentale di Nord e Centro america. La domanda del tecnico potrebbe essere come organizzeranno la preparazione per i Giochi Olimpici i cubani, visto che hanno schierato praticamente i migliori. Mai come quest'anno, infatti, a guardare i risultati, si sono viste prestazioni di spessore mondiale, a corroborare alcune considerazioni di carattere metodologico proprio sugli errori di pianificazione. Mettiamoci l'altura (siamo a 1500 metri sul livello del mare) e abbiamo un bel quadretto. 
I cubani si sono presentati come degli ossessi, ottenendo prestazioni micidiali, e non so francamente se i Giochi panamericani rientrano più in quelle manifestazioni di carattere "politico" cui devono assolutamente partecipare per soddisfare i principi del paese, o se tutto rientra in un vasto piano "sportivo" finalizzato ad Olimpia. Vedremo tutto tra meno di un anno. Penalizzato il mezzofondo, che in altura paga molto dazio. 
Nei 100 metri, fuochi d'artificio già in semifinale, con Kim Collins che ottiene un incredibile 10"00, sua miglior prestazione stagionale dopo un'annata che l'avrà visto in pista non meno di 50 volte tra vari turni, finali, indoor e outdoor. Poi però manca l'acuto in finale, dove si impone l'immancabile jamaicano di turno, il trentenne Lerone Clarke con un gran 10"01 con 0,2 di vento e... record personale. Collins 10"04 secondo e terzo il trinidegno Emmanuel Callender con 10"16. Duecento meno appariscenti cronometricamente, ma lo stesso che mettono in mostra il cubano Roberto Skyers (20"37 e 20"33 in semifinale), che ha battuto di un solo centesimo il jamaicano Lansforde Spence
Gara sui 400 da strabuzzio degli occhi, dove i due semi-carneadi Nery Brenes Cardenas (costaricano) e Luguelin Santos Arquino (domenicano), spazzano via la barriera dei 45" ottenendo personali che nel 2011 sono battibili solo da Kirani James e LeShawn Merritt: rispettivamente 44"65 e 44"70. Brenes a Daegu aveva corso in 45"47 in batteria e 45"93 in semifinale. Addirittura assente Arquino. 
Dayron Robles dimostra, cancella molto parzialmente, le ferite mondiali: 13"10 con 1,6 di vento. E che dire del 47"99 sui 400hs del cubano Omar Cisneros? A Daegu naufragò in semifinale terminando a 50"10... Terzo l'eterno Felix Sanchez con 48"85
Yipsi Moreno riesce ad ottenere un 75,62 mt nel martello, ad esattamente un metro dal suo record personale.  A Daegu era arrivata 4^ con 74,48 che era stato fino ad allora il suo miglior lancio dell'anno. Altra cubana sopra le righe, l'astista Yarisley Silva che a Daegu con 4,70 aveva ottenuto il record nazionale arrivando 5^. Ebbene a Guadalajara 4,76, nuovo record personale e nazionale e misura che le avrebbe regalato il bronzo mondiale in Corea. Ma cosa più appariscente, la sconfitta della campionessa mondiale, la brasiliana Fabiana Murer, seconda con 4,70. Altro giro, altra cubana: Yarelys Barrios, che nel disco spara un UFO a 66,40, (misura tra le prime al mondo, lei che in Corea era giunta terza con 65,73.
L'altra saltatrice brasiliana, Maureen Maggi, invece, si spinge sino a 6,94 (misura che l'avrebbe portata all'oro mondiale), rifacendosi della sua pessima prestazione proprio di Daegu. Rimanendo nei salti, clamoroso 14,94 per la colombiana Catherine Ibarguen (terza a Daegu con 14,84), 
Alexis Copello non si fa sfuggire l'alloro nel triplo con 17,22. Nell'alto maschile, il bahamense Donald Thomas stacca il biglietto a 2,32, misura da medaglia iridata. A Daegu dopo il brillante 2,31 in qualificazione, si arenò a 2,20 in finale lasciando che il tuo connazionale Berry raggiungesse il bronzo. Nell'asta l'ennesimo cubano Lazaro Borges, raggiunge i 5,80
Lanciatori con gli obici da 88 particolarmente performanti: il canadese Dylan Armstrong arriva sino a 21,30 nel peso; l'americano Kibwe Johnson a 79,63 nel martello (sarebbe arrivato terzo a Daegu, laddove uscì in malo modo in qualificazione con 75,06). 87,20 per il giavellottista cubano Guillermo Martinez (terzo ai mondiali), ovvero il suo nuovo record personale. Un metro in più di quanto era necessario vincere la medaglia d'oro a Daegu. 
E alla fine pure le staffette incredibilmente veloci: 38"18 per la 4x100 brasiliana maschile e 2'59"43 per quella del miglio cubana. Mica male come campionati...

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