 Siamo  un sito che parla essenzialmente di pista: del resto chi vi scrive ha  calcato tartan e sportflex per quasi 30 anni non superando mai il giro di  pista e lì si è concentrata la sua attenzione... almeno inizialmente. Ora  invece ho saputo che si sono tenuti i Campionati Mondiali  Master di  corsa in Montagna e mi piangeva il cuore vedere diversi master  sobbarcarsi il viaggio fino in Polonia a Korbielow,  senza poter avere poi uno straccio di riconoscimento per un titolo mondiale  o una medaglia (riconoscimento come una citazione eterea come un nome sulla rete) o anche solo per aver partecipato con la maglia azzurra della  nazionale italiana. Mi sono preso la briga di contarli quindi i nostri  master che si sono lanciati alla volta dell'Est Europeo (la EVAA  evidentemente vuole proprio spostare l'asse del masterismo del vecchio  continente vero la Russia...): 46 intrepidi (con 8 squadre nelle classifiche a punti). Medagliere come al solito importante: 5 ori, 7 argenti e 1 bronzo.  13 medaglie, un bottino davvero pesante. Questo almeno stando ai risultati "ufficiosi". Nel novero del  penta-oro, due medaglie individuali e tre di squadra. Sugli scudi il  mietitore di allori Bruno Baggia (vittorioso tra gli M75)  e noto anche sulle piste in quanto plurimedagliato azzurro. Si hanno  tracce di lui già a partire da Buffalo-1995 (mondiali outdoor master) ma  soprattutto è noto per una fantastica tripletta dorata a Eskisltuna  2005 (Europei indoor): 1500, 3000 e cross. Oro tra gli M65 anche per Bruno Innocente (era presente ai mondiali master di Roma 1985 sui 10000!), mentre gli altri 3 allori sono arrivati dalle staffette W40, W55 ed M35. Gli argenti sono arrivati da parte di Angelo Cerello giunto proprio dietro a Baggia negli M75. Altra doppietta tra gli M65 con il posto d'onore di Graziano De Crignis. Gli altri argenti sono stati conquistati da Laura Ursella tra le W40 (già seconda in Spagna agli Europei master di corsa in montagna), Fabrizio Triulzi tra gli M35, il grande Davide Milesi tra gli M45, e Fabio Ciaponi tra gli M50 ed infine la staffetta M60. Infine bronzo solitario per Nino Menghi tra gli M70. A questo link i risultati di Korbielow.  Ora, la riflessione è la solita: il sito della Fidal purtroppo non ha  dedicato nemmeno una riga a questa fetta di tesserati (per di più  master). A dire il vero ancora nessuno (dopo una veloce ricerca su  internet ha dedicato nulla in Italia alla corsa in montagna dei master).  Glielo dedichiamo noi con queste poche righe. La nostra proposta rimane  attiva: che la Fidal si impegni a svincolare i master almeno  virtualmente con un sito dedicato a loro, così come in Spagna, Francia,  Inghilterra...
Siamo  un sito che parla essenzialmente di pista: del resto chi vi scrive ha  calcato tartan e sportflex per quasi 30 anni non superando mai il giro di  pista e lì si è concentrata la sua attenzione... almeno inizialmente. Ora  invece ho saputo che si sono tenuti i Campionati Mondiali  Master di  corsa in Montagna e mi piangeva il cuore vedere diversi master  sobbarcarsi il viaggio fino in Polonia a Korbielow,  senza poter avere poi uno straccio di riconoscimento per un titolo mondiale  o una medaglia (riconoscimento come una citazione eterea come un nome sulla rete) o anche solo per aver partecipato con la maglia azzurra della  nazionale italiana. Mi sono preso la briga di contarli quindi i nostri  master che si sono lanciati alla volta dell'Est Europeo (la EVAA  evidentemente vuole proprio spostare l'asse del masterismo del vecchio  continente vero la Russia...): 46 intrepidi (con 8 squadre nelle classifiche a punti). Medagliere come al solito importante: 5 ori, 7 argenti e 1 bronzo.  13 medaglie, un bottino davvero pesante. Questo almeno stando ai risultati "ufficiosi". Nel novero del  penta-oro, due medaglie individuali e tre di squadra. Sugli scudi il  mietitore di allori Bruno Baggia (vittorioso tra gli M75)  e noto anche sulle piste in quanto plurimedagliato azzurro. Si hanno  tracce di lui già a partire da Buffalo-1995 (mondiali outdoor master) ma  soprattutto è noto per una fantastica tripletta dorata a Eskisltuna  2005 (Europei indoor): 1500, 3000 e cross. Oro tra gli M65 anche per Bruno Innocente (era presente ai mondiali master di Roma 1985 sui 10000!), mentre gli altri 3 allori sono arrivati dalle staffette W40, W55 ed M35. Gli argenti sono arrivati da parte di Angelo Cerello giunto proprio dietro a Baggia negli M75. Altra doppietta tra gli M65 con il posto d'onore di Graziano De Crignis. Gli altri argenti sono stati conquistati da Laura Ursella tra le W40 (già seconda in Spagna agli Europei master di corsa in montagna), Fabrizio Triulzi tra gli M35, il grande Davide Milesi tra gli M45, e Fabio Ciaponi tra gli M50 ed infine la staffetta M60. Infine bronzo solitario per Nino Menghi tra gli M70. A questo link i risultati di Korbielow.  Ora, la riflessione è la solita: il sito della Fidal purtroppo non ha  dedicato nemmeno una riga a questa fetta di tesserati (per di più  master). A dire il vero ancora nessuno (dopo una veloce ricerca su  internet ha dedicato nulla in Italia alla corsa in montagna dei master).  Glielo dedichiamo noi con queste poche righe. La nostra proposta rimane  attiva: che la Fidal si impegni a svincolare i master almeno  virtualmente con un sito dedicato a loro, così come in Spagna, Francia,  Inghilterra...30/08/10
Mondiali Master di corsa in Montagna: il silenzio sugli innocenti
 Siamo  un sito che parla essenzialmente di pista: del resto chi vi scrive ha  calcato tartan e sportflex per quasi 30 anni non superando mai il giro di  pista e lì si è concentrata la sua attenzione... almeno inizialmente. Ora  invece ho saputo che si sono tenuti i Campionati Mondiali  Master di  corsa in Montagna e mi piangeva il cuore vedere diversi master  sobbarcarsi il viaggio fino in Polonia a Korbielow,  senza poter avere poi uno straccio di riconoscimento per un titolo mondiale  o una medaglia (riconoscimento come una citazione eterea come un nome sulla rete) o anche solo per aver partecipato con la maglia azzurra della  nazionale italiana. Mi sono preso la briga di contarli quindi i nostri  master che si sono lanciati alla volta dell'Est Europeo (la EVAA  evidentemente vuole proprio spostare l'asse del masterismo del vecchio  continente vero la Russia...): 46 intrepidi (con 8 squadre nelle classifiche a punti). Medagliere come al solito importante: 5 ori, 7 argenti e 1 bronzo.  13 medaglie, un bottino davvero pesante. Questo almeno stando ai risultati "ufficiosi". Nel novero del  penta-oro, due medaglie individuali e tre di squadra. Sugli scudi il  mietitore di allori Bruno Baggia (vittorioso tra gli M75)  e noto anche sulle piste in quanto plurimedagliato azzurro. Si hanno  tracce di lui già a partire da Buffalo-1995 (mondiali outdoor master) ma  soprattutto è noto per una fantastica tripletta dorata a Eskisltuna  2005 (Europei indoor): 1500, 3000 e cross. Oro tra gli M65 anche per Bruno Innocente (era presente ai mondiali master di Roma 1985 sui 10000!), mentre gli altri 3 allori sono arrivati dalle staffette W40, W55 ed M35. Gli argenti sono arrivati da parte di Angelo Cerello giunto proprio dietro a Baggia negli M75. Altra doppietta tra gli M65 con il posto d'onore di Graziano De Crignis. Gli altri argenti sono stati conquistati da Laura Ursella tra le W40 (già seconda in Spagna agli Europei master di corsa in montagna), Fabrizio Triulzi tra gli M35, il grande Davide Milesi tra gli M45, e Fabio Ciaponi tra gli M50 ed infine la staffetta M60. Infine bronzo solitario per Nino Menghi tra gli M70. A questo link i risultati di Korbielow.  Ora, la riflessione è la solita: il sito della Fidal purtroppo non ha  dedicato nemmeno una riga a questa fetta di tesserati (per di più  master). A dire il vero ancora nessuno (dopo una veloce ricerca su  internet ha dedicato nulla in Italia alla corsa in montagna dei master).  Glielo dedichiamo noi con queste poche righe. La nostra proposta rimane  attiva: che la Fidal si impegni a svincolare i master almeno  virtualmente con un sito dedicato a loro, così come in Spagna, Francia,  Inghilterra...
Siamo  un sito che parla essenzialmente di pista: del resto chi vi scrive ha  calcato tartan e sportflex per quasi 30 anni non superando mai il giro di  pista e lì si è concentrata la sua attenzione... almeno inizialmente. Ora  invece ho saputo che si sono tenuti i Campionati Mondiali  Master di  corsa in Montagna e mi piangeva il cuore vedere diversi master  sobbarcarsi il viaggio fino in Polonia a Korbielow,  senza poter avere poi uno straccio di riconoscimento per un titolo mondiale  o una medaglia (riconoscimento come una citazione eterea come un nome sulla rete) o anche solo per aver partecipato con la maglia azzurra della  nazionale italiana. Mi sono preso la briga di contarli quindi i nostri  master che si sono lanciati alla volta dell'Est Europeo (la EVAA  evidentemente vuole proprio spostare l'asse del masterismo del vecchio  continente vero la Russia...): 46 intrepidi (con 8 squadre nelle classifiche a punti). Medagliere come al solito importante: 5 ori, 7 argenti e 1 bronzo.  13 medaglie, un bottino davvero pesante. Questo almeno stando ai risultati "ufficiosi". Nel novero del  penta-oro, due medaglie individuali e tre di squadra. Sugli scudi il  mietitore di allori Bruno Baggia (vittorioso tra gli M75)  e noto anche sulle piste in quanto plurimedagliato azzurro. Si hanno  tracce di lui già a partire da Buffalo-1995 (mondiali outdoor master) ma  soprattutto è noto per una fantastica tripletta dorata a Eskisltuna  2005 (Europei indoor): 1500, 3000 e cross. Oro tra gli M65 anche per Bruno Innocente (era presente ai mondiali master di Roma 1985 sui 10000!), mentre gli altri 3 allori sono arrivati dalle staffette W40, W55 ed M35. Gli argenti sono arrivati da parte di Angelo Cerello giunto proprio dietro a Baggia negli M75. Altra doppietta tra gli M65 con il posto d'onore di Graziano De Crignis. Gli altri argenti sono stati conquistati da Laura Ursella tra le W40 (già seconda in Spagna agli Europei master di corsa in montagna), Fabrizio Triulzi tra gli M35, il grande Davide Milesi tra gli M45, e Fabio Ciaponi tra gli M50 ed infine la staffetta M60. Infine bronzo solitario per Nino Menghi tra gli M70. A questo link i risultati di Korbielow.  Ora, la riflessione è la solita: il sito della Fidal purtroppo non ha  dedicato nemmeno una riga a questa fetta di tesserati (per di più  master). A dire il vero ancora nessuno (dopo una veloce ricerca su  internet ha dedicato nulla in Italia alla corsa in montagna dei master).  Glielo dedichiamo noi con queste poche righe. La nostra proposta rimane  attiva: che la Fidal si impegni a svincolare i master almeno  virtualmente con un sito dedicato a loro, così come in Spagna, Francia,  Inghilterra...
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