19/08/10

L'Africa scopre i master: campionati africani open

(una foto "sudata": lo stadio di Biskra) - A poco a poco il masterismo inizia a spopolare nel mondo intero. E' naturale: l'età media avanza, la necessità di fare sport aumenta e con questa per molti fare sport a "livelli agonistici". Mettersi in gioco anche dopo il periodo migliore della propria carriera agonistica. Il mondo master è generalmente un universo di atleti provenienti dai paesi più industrializzati. Il solo spostarsi per le grandi manifestazioni iinternazionali mpone spese non da tutti sostenibili. E' quindi "elitario" per due aspetti: coinvolge solo una certa parte del mondo, e di quella parte di mondo, coinvolge chi ha le possibilità economiche minime per consentirgli di viaggiare. Sicuramente l'abbattimento dei costi dei viaggi ha avvicinato il mondo e portato diverse schiere di atleti ad abbracciare l'attività internazionale. In questi pochi anni in cui ho praticato l'atletica over-35 mi sono sempre sentito dire che i titoli (mondiali, europei...) erano in realtà uno spaccato poco realisitico della realtà: nel mondo (o in Europa) mi si diceva, ci sono atleti molto più forti di quelli che partecipano a questi campionati. Col tempo mi sono ricreduto, e sono giunto alla conclusione che in realtà pochi sono gli atleti (fuori da quelli noti) che in qualche sperduto angolo del mondo conducono attività over-35 ad alti livelli: per questioni di carattere sociale inizialmente (pensate al Kenia: una popolazione così giovane, che partorisce atleti così precocemente, ve lo vedete organizzare attività per gli over-35?). O vi vedete in qualsiasi paese del secondo mondo o del terzo mondo, atleti in età da master competere in gare dove già l'esistenza della gara è un miracolo? Diciamo che si vedono atleti assoluti che "vanno lunghi", che protraggono l'attività assoluta, ma è davvero difficile pensare a contesti socializzanti in attività sportive "mature". Direi che è quasi impossibile attualmente. Rimangono così i paesi Europei, quelli nordamericani, quelli Australi, il Sudafrica, il Giappone e in parte il Sudamerica. Il resto rimane molto in ombra (la quasi totalità dell'Asia, se si escludono presenze sporadiche degli indiani e l'Africa in toto). Per tutte questa serie di riflessioni oggi sono tentato di credere che in definitiva sono pochi gli atleti "master" a noi sconosciuti. In questo contesto, e qui entriamo nel vivo della notizia, l'Africa inizia a mettere fuori la testa dal guscio. Raramente, come dicevo, si è sentito parlare di atleti africani che avessero partecipato all'attività istituzionale a loro dedicata (eccezion fatta per i Sudafricani). Così hanno deciso di organizzare il 30, 31 ottobre e il primo di novembre gli ottavi Campionati Africani Open Master di Atletica Leggera. Le gare si disputeranno in Algeria, a Biskra, città ricca di storia e ubicata all'interno del paese. La grossa novità sarà appunto l'apertura delle gare verso tutti gli atleti master del mondo, in un periodo magari utile per un piccola vacanza. Leggevo che prevedono un afflusso di circa 250 tra atleti e accompagnatori... se pensate ai numeri del masterismo europeo, capirete quale gap intercorra tra le due realtà. Per partecipare basterà compilare un form presente sul sito della EVAA o della WMA. Peccato non abbiano aperto un sito, un blog, o una pagina web dedicata... l'emancipazione parte anche da qui.

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