07/01/13

Il sipario lo apre Marzia Caravelli: 8"12

Aveva finito la stagione con l'inopinata semifinale di Londra '12, comunque la si voglia vedere, l'acme della sua carriera agonistica. Parlo naturalmente di Marzia Caravelli. Carriera di fatto ri-esplosa solo da pochissime stagioni e che, pare, per recuperare il tempo perso, costringa l'atleta friulana a fare gli straordinari. Così come è ormai sua peculiarità, la sua preparazione diventano le gare, e le gare diventano la sua preparazione: visti i risultati, direi che la strada sembra essere quella giusta. La prima impresa dell'anno atletico su pista è naturalmente la sua, così come l'anno scorso. 8"12 ad Ancona ieri, che è a 2 cent dal minimo per gli europei e a 8 dal suo personale... e soprattutto a 15 (7"97) dal record italiano di Carla Tuzzi risalente al 1994. Nella lista all-time, la Caravelli, prima della Tuzzi, ha però ancora davanti (8"02) Micol Cattaneo (tornata prepotentemente in auge l'anno scorso) con la quale le promesse di disfide sono succulente. La Caravelli, poi, si cimenta sui 400: 57"06

Comunque: non male l'esordio di Giovanni Mantovani sui 60hs: 7"94 nella prima run e 7"99 in finale, dove è stato eguagliato dal più navigato Andrea Cocchi (stesso tempo). Al 5 di gennaio il tempo di Mantovani è il World Lead... un pizzico di notorietà effimera almeno per un giorno. 

Forse di estremo spessore il 16,12 nel triplo di Michele Boni, con un salto ancillare a 16,05. E dire che il miglior salto di tutto il 2012 era stato in 16,18 all'aperto... ottimo inizio, direi. 

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