12/01/13

Queen-world III: bomba di 7"78 sui 60hs della Rollins e 7"19 della '93 Bryant

Prime botte di inizio anno dalle indoor: alcune arrivano da Clemson, in Sud Carolina, da una riunione svoltasi ieri che per il periodo è stata davvero infuocata. Miglior risultato tecnico sicuramente il 7"78 di Brianna Rollins sui 60hs dopo un 8"04 in batteria. La Rollins, classe '91, è chiaramente l'ennesimo fenomeno ostacolistico vidimato-USA di cui si sentirà parlare nell'immediato futuro: 12"70 sui 100hs (e un 12"60 super-ventoso) i suoi PBs dell'anno scorso. E aveva 7"93 sui 60hs... Cosa vuol dire 7"78? Ebbene in tutto il 2012 solo la starlette australiana Sally Pearson nella finale dei Campionati Mondiali Indoor fece meglio, con il 7"73 proprio dell'epilogo finale di quella manifestazione.  Il tempo rappresenta la 26^ prestazione mondiale di sempre e lei diventa la 13^ performer di sempre. Vedremo ora l'evoluzione stagionale di questa nuova super-atleta. Altra botta dai 60 metri femminili da una nuova giovanissima interprete: Dezerea Bryant, 7"19 e miglior tempo mondiale dell'anno, dopo solo 11 giorni ad urbe condita, ovvero nel corso della stagione dell'Anno Domini 2013. La Bryant, addirittura classe '93 (20 anni ancora da compiere), non è certo "Carneade, chi è costui?": l'anno scorso si arrampicò al bronzo mondiale ai mondiali junior di Barcellona ed è l'attuale campionessa mondiale junior nella 4x100 proprio di quella edizione con il sensazionale tempo di 43"89 (per una formazione junior...). Si fermò invece in semifinale nei 100, bloccata da un vento contrario di 2,6. Tra i suoi honours anche l'oro mondiale Junior a Moncton nel 2010.  Nel salto in alto di Clemons due americani a 2,26, che attualmente rappresenta la WL, unitamente alla medesima misura raggiunta a 12000 miglia di distanza dal russo Ivan Ilychev a Cheliabinsk. Sono Ed Wright e Torian Ware, entrambi al personale. Solo il primo possedeva uno spessore internazionale, risultando 47° nel ranking mondiale di A-A. 

A Birmingham, sempre negli States, in Alabama (lo stato dal quale passò Forrest Gump partendo da Greenbow... "attraversai tutta l'Alabama e non so perchè, continuai a correre...") altri risultati di spessore internazionale. D'Angelo Cherry, classe '90, di cui avevo già parlato gli anni passati, e che arrivò ad un sensazionale 6"52 nel '09, a soli 19 anni (e un 10"04 a Fayetville quello stesso anno, 4° tempo di sempre di uno junior al mondo e un 10"02 ventoso): quel 6"52 era il record americano junior indoor... Ad oggi, stando alle statistiche in rete, è già sceso la bellezza di 32 volte sotto i 6"70 e 4 sotto i 6"60. Ebbene a Birmingham inizia con 6"66, WL 2013 a ieri sera. Da Eton, in Inghilterra, arriva la velina di un nuovo quick-brit: Greg Cackett, 1989: 6"67 twice, in batteria e in finale. Dopo Adam Gemili (pronunciato Djemaili) sembra che il rinnovamento dello sprint con la croci della Union Flag o Jack, stia completandosi... non solo il vecchio Bulldog Dwain Chambers,  quindi, con la muta di maturi randagi trentenni Mark Lewis Francis, Christian Malcolm, Marlon Devonish: oggi sulla terra di Albione ci sono una manciata di sprinter ventenni o poco più che ruleranno lo sprint europeo nei prossimi anni: non dimentichiamoci infatti, oltre ai predetti, James Desalou ('87), Harry Aryeetey Aikines ('88), James Alaka ('92)... 14 atleti nel corso del 2012 sono scesi sotto i 10"30, e vi segnalo, per il futuro, tale Chijindu Ujah, classe '94: 10"26 con 1,5 l'anno scorso. 

Torniamo a Birmingham: che dire del 20"65 sui 200 del sudafricano Anaso Jobodwana, classe 1992 (!): oh, è una gara indoor! Sicuramente ce lo saremo tutti dimenticati di Jobodwana, ma costui è arrivato in finale alle olimpiadi l'anno scorso (nalla foto in semifinale con Usain) nemmeno troppi mesi fa. 8°, ok, ma era là: diciamo che con 20"69 l'inquadratura della finale dei 200 di Bolt vs Blake doveva allargare un pò troppo per riprendere anche la gara dei terrestri, facendo perdere i particolari della sfida del XXI secolo. Ma c'era... ecco: ha visto tutto in diretta e probabilmente il rettilineo finale con una visuale peggiore della nostra da telespettatori. Comunque: 20"27 di Pb outdoor, che visto alle nostre latitudini da un autoctono, urleremmo al miracolo urbi et orbi. Comunque, il 20"65 indoor lo pone all'81° posto mondiale di sempre, assieme a... Pierfrancesco Pavoni, che quel tempo lo corse a Torino nell'anno di grazia 1987. 

Continua la pioggia di risultati, e non so se la porto al termine per oggi: a New York, sempre ieri, 32"48 sui 300 del trinidegno Lalonde Gordon, doppio bronzo olimpico di Londra (400 e 4x400) che è una botta mica da ridere: 9^ prestazione mondiale di sempre a livello indoor (lo sapevate che il mondiale sui 300 indoor lo detiene il Principe Wallace Spearmon con 31"88?). 

Bene, basta per oggi: poi ci si annoia... 

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