Lo stadio di Pergine - foto www.meetingpergine.it |
Strano che desti poca considerazione la lenta ma inesorabile crescita di Stefano Tedesco: il 13"78 con 1,0 a Pergine, in quelle condizioni atmosferiche, è tempo davvero sorprendente. Come dire... non solo Abate e Dal Molin, ma sta tornando a galla dopo un periodo di appannamento anche il vicentino. Prima il 13"76 di Nembro, ora un 13"78 in condizioni sfavorevoli. Vale ampiamente in questo momento il suo 13"68 di PB che ha corso nell'anno di grazia 2010.
E che dire dei 100hs femminili? Ancora una volta Micol Cattaneo sugli scudi, ormai completamente riconquistata alla causa. Ma non solo lei, visto che Veronica Borsi, dopo l'infortunio torna su livelli che le competevano: 13"21 contro il 13"18 della Cattaneo. La terza "moschettiera", la Borsi, che è mancata nel momento topico della stagione, quando anche lei sembrava lì-lì per abbattere il muro dei 13". Come per Tedesco e per tutti i temerari di Pergine, prestazioni ottenute autunnalmente. Di una cosa sono certo: il confronto, la sfida, porta al miglioramento. Avere 3-4 interpreti del genere è una gran cosa per i prossimi anni, per loro e per tutto il movimento.
Si vola a Friburgo, e si trovano i due ostacolisti dell'anno, Emanuele Abate e Marzia Caravelli. L'impressione è che un pò il picco di forma non sia quello di qualche settimana fa, Montgeron di specifico. Ma anche le gare che avevano preceduto e succeduto quell'appuntamento furono, se non ricordo male, di grande spessore. Ora, è da capire se i due sono in crescita e se ci sarà il secondo picco in coincidenza con le olimpiadi. Dopo gli Europei, soprattutto le azioni di Marzia sono un pò calate, mentre quelle di Abate in leggera flessione. Peccato per il ligure trovarsi nell'anno più pazzesco di un ostacolista italiano immerso nell'anno più pazzesco dell'ostacolismo mondiale. La semifinale è di sicuro alla sua portata (se sono tre), la finale diviene un attacco al record italiano, con un tempo vicino ai 13"20/13"25 (se le condizioni meteo saranno perfette). Ma insomma, non è che la scalata al K2 di Abate inizia dal campo base... siamo al famigerato "Collo di Bottiglia", oltre il quale c'è la sensazione di immortalità che solo una finale olimpica può dare. Abate parte inserito in quella marmaglia di Arcadi che combatteranno con il cuore per essere tra gli eletti Spartani da sub-13". Bisognerà però essere tranquilli, perchè l'ostacolismo è prima di tutto armonia, musica, arte. A meno che piaccia la musica techno di David Oliver e Roger Kingdom... A Friburgo, quasi mi dimenticavo di scriverlo, Abate corre in 13"50 e 13"42. Ma ce ne rendiamo conto che un 13"42 di Abate oggi sembra qualche cosa di normale? L'altro ieri era il record italiano, e lo era stato dal '94 al '02... Emanuele in un anno ha riscritto completamente la storiografia di una specialità di un Paese. Peggio è decisamente andata a Marzia Caravelli: 13"34 in batteria e 13"64 (ma stando al sito Fidal, risultato che non fa testo, stante un problema avuto con un'avversaria che l'avrebbe... ostacolata: l'11° ostacolo). Non sono a conoscenza delle condizioni di gara della Caravelli, e l'unica elucubrazioni è tramite i tempi di Abate e limitatamente alle batterie di Marzia: o Abate è andato fortissimo in finale o Marzia ha gestito la batteria. Solo loro la sanno. 13"34 comunque penso non lo avesse mai corso quest'anno. Dobbiamo preoccuparci? Come sarà il suo omegawave... in salita o in discesa?
Nessun commento:
Posta un commento