15/07/12

Aviva di Londra: Merritt clamoroso 12"93 sui 110hs - Pearson battuta

Aries Merritt di Marietta, Georgia, vincitore dei trials ad Eugene è... in forma. Qualcuno ha dubbi? Al meeting Aviva di Londra lo si è visto collocare la pietra d'angolo (mi verrebbe da dire "scartata dal costruttore" che ho sentito chissà quante volte... ma qui nessuno ha scartata nulla), sulla finale olimpiaca che si svolgerà negli stessi luoghi: un imperiale 12"93 con solo la bavetta di 0,6 con annessa cartolina a Liu Xiang che nella medesima finale (successiva alla canonica batteria corsa in 13"27) non si è presentato. In batteria lo stesso Merritt aveva gigioneggiato con un 13"14 con -0,9. ...e tutto quanto sopra davanti al campione del mondo di Daegu Jason Richardson (13"06 in finale), quest'ultimo omonimo del Jason Richardson degli Orlando Magic, e vincitore a Grosseto 2003 dell'oro sia nei 110hs che nei 400hs... qualcuno se lo ricorda? Il 12"93 è la 15^ prestazione mondiale di sempre, e lui diventa il 9° performer all-time e lui il miglior performer del 2012, che ha visto già la bellezza di 3 atleti scendere sotto i 13": lui, il cinese di Shangai, e il citato Jason Richardson. Domanda: ma che razza di finale ci potrebbe essere a Londra? Peccato che ad oggi non si sia assistito alle prove del miglior Robles... 

Ma la pista dell'Aviva era magica? Christophe Lemaitre piazza un clamoroso 19"91 (clamoroso... è nelle sue corde) davanti ad ancor più sorprendente 19"95 di Churandy Martina, in un 200 con 1,1 di vento. Due europei da finale olimpica. Il tempo del recente campione d'Europa Martina, tra l'altro, probabilmente ci dice quanto la pista di Helsinki fosse invalidante... Ora, sapendo che ai trials jams Bolt & Blake hanno corso sopra il 19"80, e che ai trials USA, il principe Spearmon ha corso in 19"82 (ventoso) la sussurrata ipotesi che probabilmente Lemaitre correrà solo i 200 a Londra, sembra una cosa molto intelligente. Sui 100 potrebbe correre... 9"95? Ebbene, con quel tempo forse si potrebbe guardare la finale da dietro: Bolt, Blake, Powell, Gatlin, Gay... magari ne supererebbe qualcuno nell'erta finale (come l'Asafa di qualche gara, che sbiella dopo 7/8 secondi di gara). E probabilmente a convincere Christophe di questa scelta potrebbero essere stati i risultati dei trials, dai quali è uscito infortunato anche Walter il Mago Dix. Oggettivamente si giocherebbe la medaglietta proprio con Spearmon. I 200 nella storia dell'uomo sotto i 20" diventano 207, e solo quest'anno se ne sono già visti una decina. Negli obiettivi ancillari di Lemaitre anche il record europeo di Pietruzzo Mennea, dopo il suo 19"80 di Daegu. Per Lemaitre seconda volta sotto i 20", proprio dopo quella prestazione... in Europa, gli atleti capaci di scendere storicamente sotto i 20" sono stati solo 8, con 15 prestazioni totali sotto quel muro, 3 delle quali di Mennea (bomber di questa classifica) e Jaysuma Saidy Ndure, mentre a 2 troviamo proprio Lemaitre e Martina, con il "piccolo" John Regis. Insomma, il meeting di Londra ha scritto una piccola pagina di storia di sprint europeo.

I 100 non hanno "spaccato". Tyson Gay grazie al cielo, è tornato, nel nome dello spettacolo che ci sarà tra qualche giorno a Londra: lo si è visto ai trials (9"86) e lo si è visto nella sua esibizione di Parigi, dove unico nel 2012, è riuscito a battere Justin Gatlin. A Londra si è comunque confermata una lacuna che potrebbe già esautorarlo dal jack pot finale olimpico: la partenza. Se è vero come non sia mai stata la sua arma vincente (rispetto agli altri top-sprinter), la partenza da semplice arma di difesa, è diventato un vero e proprio bunker assaltato da ogni lato. L'operazione all'anca può avergli compromesso i meccanismi di drive? Di certo, il fatto di alzarsi dalla "subacquea" molto prima degli altri in attesa di caricare la fiondata finale, privandolo quindi di una fase di transizione più armonica, lo sta penalizzando oltre modo. Blake e Bolt, non saranno certo lì ad incentivarlo a correre meglio... Asafa invece sarà già lontano a farsi passare i mal di testa ai 50 metri, quando gli si acuiscono le capacità di percezione uditoria nel sentire alle sue spalle arrivare i razzi katiuscia. E se si mettesse dei tappi per le orecchie, più che prendersi 3 psicologici? La tensione cresce. Tyson... Tyson a Londra si limita a 10"03, con il suo solito sontuoso volo innescatosi a metà gara. Accademia della Crusca Atletica. La Bottega del Vasari dello Sprint Lanciato che si contrappone... alla Bottega del Verrocchio del GranDuca Spearmon, che come è noto privilegia l'armonia delle forme e dei modi, alla ritmica e ossessiva ricerca dei particolari di Tyson. Arte. Scusate la divagazione... 10"03 di Tyson, ma con pista bagnata e con 1,2 di vento contro. Diciamo che vale in condizioni ottimali il suo 9"86 di Eugene, ma perdio Tyson, migliora la partenza se puoi. Alle sue spalle mi ha colpito l'americano Ryan Bailey, che vedremo alle Olimpiadi, bardato di calzamaglia. Solo 10"09, ma... l'idea che questo prima o poi ci fa qualche cosa di clamoroso. 

Sui 400 ce l'eravamo quasi dimenticato, visto che l'Olimpiade rischia di ridursi al one-man-show di LSM e sull'interrogativo su quanto si inabisserà sotto i 44". Parlo del campione del mondo Kirani James, quest'anno letteralmente sparito dopo gli schiaffoni dei campionati mondiali indoor di Istanbul. Ma evidentemente, dopo gli esami scolastici cui ha dato priorità (!!) rieccolo con un bel 44"85, davanti al bahamense Chris Brown, 44"95. Della partita-medaglie probabilmente anche il recente campione mondiale junior Luguellin Santos, anche se i due 44"1x di Merritt nel 2012 lasciano passare ogni speranza a chi entra nel girone infernale. Tony McQuay torna a 45"00 (dopo il 44"49 dei trials), mentre ormai arranca della Terra di Mezzo dei 45" Jeremy Wariner, attorniato da tanti giovani Hobbit. 

Negli 800 si rivede il cacofonico polacco Adam Kszczot (ho dovuto guardare 3 volte il nome per scriverlo), anche lui pirotecnico alle indoor e poi mancato nei momenti topici. 1'44"49, ma quel che più conta davanti a keniani e ad Abubaker Kaki, che perde sacchi di punti nell'impossibile missione di impensierire Rudisha a Londra. Per questo compito ci penseranno alcuni junior africani di nazioni del terzo mondo, sembrerebbe. 

Mo Farah è in forma olimpica... del resto l'atletica inglese è tutta per lui: vittoria sui 5000 in 13'06"04, forse nemmeno impegnato più di tanto. I 400hs hanno forse mostrato l'anteprima di un pezzo di finale olimpiaca: Javier Culson 47"78: sarà l'uomo da battere, anche se sugli hs ci sono 10 variabili indipendentemente dipendenti. L'inglese David Greene, 48"10 e il matusalemme degli ostacoli, Angelo Taylor, rinato come un'Araba nell'anno olimpico, 48"43. Ormai in piena confusione Bershawn Jackson, squalificato. Squalifica che arriva dopo il disastro dei trials (The Batman Drama) in cui terminò piangente e fuori dall'Olimpiade. 

Nei salti, uno dei paladini della folla anche in chiave... futuro prossimo, Grabarz, si ferma a 2,22, secondo dietro al canadese Drouin (2,26). L'asta sancisce lo stop di Renaud Lavillenie (5,40), che evidentemente deve essere un pò stanco... addirittura 5° su 7, con Bjorn Otto a 5,74. Daniele Greco ottiene un risultato "strano", ovvero qualche cosa di intermedio ai suoi alti-bassi. 16,80 nella gara di quello che sarà l'avversario di tutti con Will Claye, Christian Taylor. 17,41 per l'americano. Reese Hoffa 21,34 nel peso... la gara olimpica sarà veramente un terno al lotto. Troppi atleti assiepati attorno ai 21,50 quest'anno. Inimmaginabile pronosticare un podio. L'unico che potrebbe arrischiarsi in questo pronostico, potrebbe essere il mio amico Dave, il massimo esperto italiano di statistiche e lanci. Attendo sue delucidazioni, anche se è nota la sua predilezione sulle bocche di fuoco teutoniche.  

Donne - la prossima volta parto da loro, perchè arrivato a questo punto mi sono spento nel fiume di parole di qui sopra. Nei 100 altro schiaffone, l'ennesimo dopo un avvio di stagione pazzesco, per Cammmmelita Jeter da parte dell'atleta di Mills (gruppo Bolt...) Blessing Okagbare: 11"01 a 11"03. Ma i fuochi d'artificio c'erano stati in batteria: Shelly Ann Fraser bombarda un 10"93 con 1,4 proprio davanti ad Okagbare: 10"99. Poi in finale... chissà cos'è successo a SAF!! Cercato il video sul tubo, ma non l'ho trovato. Mistero!! Il suo 11"83 mi preoccupa.... Olimpia senza di lei è un attentato. Nei 400 la Monthso viene battuta dalla campionessa olimpica uscente, l'inglese Christine Ohuruogu, che dopo 3 anni di quasi-anonimato, ha deciso di vender caro il proprio titolo. 50"42 a 50"56, in quelle che sembrano scaramucce disinnescate. 

L'incredibile avviene nei 100hs. L'incredibile. L'incredibile... Sally Pearson che perde una gara nell'anno olimpico. Le sicurezze vengono meno, laddove si era ormai abituata a gare in solitaria, con i soli rumori dei suoi passi e il cozzare delle altre contro le barriere. 12"57 per Kellie Wells e 12"59 per lei. L'antipasto c'era stato in batteria: 12"53 a 12"54, ma a parti invertite... ora davvero, e come mai, i 100hs diventano una gara a due anche a Londra. Non ricordo l'esito dei trials USA, ma questa Kellie difficilmente non sarà entrata nel novero delle tre... dopo 28 gare (la sua bestia nera è il meeting Van Damme di Bruxelles: non arrivò l'anno scorso e all'edizione del 2010 risaliva la sua ultima sconfitta sul campo), ovvero quasi due anni di imbattibilità, la Pearson si trova ora a dover quanto meno preoccuparsi. 

Nei 400hs gli inglesi hanno trovato l'erede di Sally Gunnell: Perry Shakes Drayton, vincitrice con 53"77. Vuoi vedere che avuta l'olimpiade, gli inglesi, invece di buttare tutte le risorse nei raduni delle staffette, hanno puntato a trovare atleti davvero competitivi? 

Ok, come dice Forrest Gump... "non ho altro da dire di questa storia". 

2 commenti:

  1. Shelly-Ann è inciampata subito dopo la partenza, così si è rialzata immediatamente per evitare di infortunarsi, magari forzando in una inutiele rincorsa, come Bragagna e Bellino hanno prontamente fatto notare. Tranquilli, nessun problema, a parte il fatto che a Londra piove ininterrottamente da 3 mesi...
    Alessandro

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  2. David Greene ha fatto il furbo nascondendosi nel finale. Secondo me, soprattutto con la pioggia, è il vero favorito. Occhio pure alla Ohuruogu ed a Martina sul... furlong :)
    Alessandro.

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