11/09/09

Armageddon Fidal

(D'Onofrio con Maurice Green in una passata edizione del Golden Gala - foto dal sito ufficiale del Golden Gala) - Continua l'opera demolitoria dell'attuale mandato della Fidal. Obiettivo: radere a zero l'atletica italiana per l'anno di grazia 2012. Ancora tre anni davanti, e bisogna rimboccarsi le maniche: c'è tanto lavoro da fare. Arrivati a zero medaglie ai recenti mondiali di Berlino, prossimo passo nel planning federale tentare di limitare a 30 gli atleti degni di nota in tutta Italia. Nel frattempo mi capita di leggere su atleticanet la lettera di dimissioni dell'organizzatore del Golden Gala (colui che è riuscito a portare il meeting ad essere tra i due/tre più prestigiosi del mondo) Luigi D'Onofrio e mi sono subito detto: come poteva essere che qualcosa che riguardasse l'atletica in Italia e soprattutto che funzionasse, rimanesse ancora in piedi. Detto-fatto: D'Onofrio è stato convocato dal triumvirato Arese-Rossi-Montabone e chissà come si è dimesso dopo 15 anni di governo di Golden Gala. Già l'incontro definito "chiarificatore" doveva essere un bel campanello d'allarme. E siccome l'attuale Fidal non vuol fare nulla senza arrivare a farsi disprezzare, ha deciso di mettere sul sito federale quella che se fossi D'Onofrio la condsidereri una gran bella presa in giro colossale... leggetela qui. La Fidal sul sito ufficiale infatti, ringrazia D'Onofrio per il suo lavoro... poi vai a leggere lo sfogo di D'Onofrio e comprendi tra le righe che il briefing non sarà stato certo il thè delle diciassette attorno al caminetto del 10 di Downing Street. "Rammarico delle dimissioni"... dicono in Fidal. Probabilmente qualcuno si sta fregando le mani in questo momento da qualche parte in qualche Ufficio di Via Flaminia Nuova. Perchè questa è la vita: nessuno è insostituibile, benchè si pensi che il proprio lavoro sia l'unico possibile per quel determinato ruolo. Così per D'Onofrio: cosa credeva? Che continuando a portare il meeting di Roma sulla bocca di tutti per le ottime prestazioni in esso ottenute, potesse continuare ad avere questo successo indisturbato, unico esempio di un'Italia dell'atletica vincente? E se qualcuno ci avesse visto un avversario per qualche elezione futura? C'è infatti questa frase molto indicativa al suo interno detta dallo stesso Manager... Ci sarebbero stati infatti "comportamenti ed azioni dei massimi dirigenti federali di grave deliggitimazione" del suo ruolo e lesivi della sua dignità personale e professionale. Va bè, contano i fatti: D'Onofrio non c'è più alla guida del Golden Gala. Un altro pezzo dell'atletica italiana che "tira" abbattuto. Ora, il Signor Arese Franco non si rende conto di una cosa (qualcuno glielo vuole dire?): di questo passo, domani, nessuno si ricorderà più che nel passato dell'atletica italiana c'è stato un mito che correva gli 800 di nome "Franco Arese". Si ricorderà solo di un signore, un omonimo, un pò burbero e quasi sempre col musone, che non "c'azzeccò proprio nulla".

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