21/09/09

C.d.s. Master di Firenze: una piccola analisi tecnica

(la prima serie dei 100 femminili e quella maschile nelle foto di Luigi, il più piccolo fotografo dell'atletica master... qui il link alla sua galleria pubblica dei c.d.s. di Firenze-09) - La Fidal Toscana è un passo avanti. Almeno stando al comunicato che hanno pubblicato e che è stato ripreso della Fidal Nazionale sul sito Ufficiale. Finalmente si parla di Master, l'unico vero settore dell'atletica italiana in attivo. Le voci che mi sono giunte da chi ha partecipato, parlanno di un'ottima organizzazione finalmente: gli atleti al centro dell'attenzione, e non chi organizza. Lasciatemi sottolineare questo aspetto, di cui molti si dimenticano, Quindi lasciatemi fare alcune precisazioni: come mi è stato segnalato, i punti di distacco tra le squadre vincitrici degli scudetti (sia al maschile che al femminile), non sono pochi. 19 e 23 punti (tra le donne il primo e tra gli uomini il secondo), in una classifica basata sui piazzamenti dove si parte dai 100 punti a scalare, su soli 13 risultati a disposizione, sono tantini. Anche perchè con i due partecipanti per gara, le prestazioni tendono ad appiattirsi per i valori più alti. Nel precedente post riguardante i c.d.s. si è poi accesa una bella discussione sulle tabelle con le quale vengono tramutati i risultati, che si trasformano in punteggi che danno infine la classifica di specialità. Il casus belli è dato dall'opinabilità (e cosa non lo è oggi!) sulla valenza delle citate tabelle, soprattutto per le categorie più anziane. Ebbene le citate tabelle (e ammetto anche l'A.g.c.) di fatto testimoniano un aspetto della vita che è tutto da dimostrare: e cioè che più si va avanti nell'età, più le prestazioni sportive migliorano percentualmente (nel relativo, per carità). Cioè il buon atleta, diventa mediocre nell'età matura, ottimo verso i 50, super atleta verso i 70, campione olimpico dopo i 90. In realtà penso di non dire una fesseria se bene o male, gli atleti durante tutta una carriera sportiva poco si discostano dai propri risultati (anche considerando, purtroppo l'imponderabile decadimento fisico). Ora, per dette tabelle sembrano aumentare esponenzialmente i fattori legati all'età, supervalutando le prestazioni over-75. Ricordate le parole dello stesso Vittorio Colò? Ebbene diceva che non era possibile per lui che i suoi salti in lungo valessero più di 10 metri... Vediamo invece un'analisi tecnica (basata sull'AGC) di quanto successo allo Stadio Ridolfi.
  • I record: cadono due record nei 200hs, una specialità inventata negli ultimi anni e che riscuote un certo entusiasmo (se non altro c'è la possibilità di stabilire nuovi record, è meno tecnica delle prove più brevi e meno faticosa dei 400hs) con Cristina Amigoni (F40) a 30"29 e Claudio Rapaccioni con 31"13 (M55). Nadia Dandolo ha abbassato il record delle F45 sui 3000 (10'05"90). Poi ci sono stati i record nelle staffette, una grande novità che la Fidal ci ha fornito. Nuovi record per la 4x100 e la 4x400 F45 dell'Atletica Asi Veneto (55"07 e 4'19"78), quindi per la 4x100 F50 dell'ASD Romatletica (58"07). Tra gli uomini record nella 4x100 M45 dell'Atletica San Marco Venezia con 45"64 e della 4x400 M60 dell'Atletica Ambrosiana con 4'56"23.
  • velocità maschile: dopo tutti i discorsi di cui sopra, non poteva non dominare Ugo Sansonetti, M90, che abbatte il muro del 100% nei 200 mt con 40"03 (102,43%). Invece 96,23% con 1'42"87 sui 400. Antonio Rossi, M55, vincendo i 100 metri nelle tabelle Fidal, ottiene anche la terza prestazione AGC con 93,09 (12"49). Il vincitore de facto su 100 e 200, Mauro Graziano, M40, si piazza col quarto e il quinto risultato AGC (11"32 e 22"93, per controvalori pari a 92,89 e 92,50). Si rivede anche Armando Sardi, M65 (7° agc con 13"53 sui 100). 13 prestazioni sopra il 90% nelle tre specialità della velocità, ma un solo 400ista, Ugo Sansonetti, che del giro di pista è il detentore del record del mondo.
  • fondo/mezzofondo maschile: In sei sopra il 90%. Prevale di un paio di decimali Dario Rappo, M60, che ha corso i 1500 in 4'47"74 (91,99%): il record di categoria è il mostruoso 4'33"57 di Cesare Bini (che equivarrebbe a 115 agc!). Secondo nella mia classifica virtuale Luigi Ferrari, M50, (neo primatista di categoria e specialità) che con 2'06"72 sugli 800 ottiene 91,79. Sopra i 91 troviamo anche Paolo Bertazzoli, anch'esso M50, con il suo 4'24"51 sui 1500 (91,12%). Prestazione notevole quest'ultima, considerato che il RN (record nazionale) di categoria è 4'20"2 di Antonio Trabucco e risale a 11 anni fa. Il primo dei 3000 è ancora una volta Rappo con 10'19"40 e 89,11%.
  • salti maschili: così come vedremo per le donne, ha prevalso in maniera quasi preponderante il salto in alto. Pagherà di più? Non lo so: per il momento segnalo la prestazione di Marco Segatel che con 1,87 ha sfondato il muro del 90% (90,58). Ma la vittoria non è stata facile, visto che Emanuel Manfredini con 1,81 è arrivato a soli 8 centesimi di punto dal pluri Campione del Mondo. Tra l'altro 1,81 come M50 è a soli 3 centimetri dal RN di Vittoriano Drovandi (1,84) che saltò la misura nel 1993 a Monsumanno (PT) nel lontano 1993: il secondo più vecchio e resistente record maschile nel salto in alto (anziano di ormai 16 anni), dietro al solo 1,31 di Vittorio Colò negli M75 che risale addirittura al 1986 (23 anni). Proprio a Firenze, il primo M75 è giunto a 1,21 (Luigi Ebraico). Tornando a Firenze, trova il terzo posto Lamberto Boranga, M65, e il suo salto triplo a 10,50 (a Riccione, nel 2007, saltò il RN con 11,40).
  • lanci maschili: sulle pedane si affrontano (anche se su specialità diverse) dei miti del masterismo italiano: Mario Riboni, Carmelo Rado e Giuseppe Rovelli. Prevale in termini di AGC Mario Riboni, M95, con il 5,80 di peso, che equivale ad un incredibile 108,99. L'anno scorso era arrivat oa 6,82 a Bressanone. Secondo in questa classifica virtuale Carmelo Rado, M75, ad una delle sue rare apparizioni del 2009 (forse la prima!), con 43,18 nel disco: 97,41%. Terzo il lombardo Giuseppe Rovelli, M90, con 7,08 nel peso e 91,78%. Il suo RN l'ha ottenuto a Cattolica lo scorso giugno con 7,51.
  • velocità femminile: a sorpresa ha prevalso la F50 Daniela Stelori con 1'07"40 sui 400 e 88,76%. Seconda Barbara Ferrarini, F40, con 1'00"96 e 87,93%, quindi la doppietta di Maria Grazia Sangermano su 100 e 200: 15"91 e 33"27. Leggero predominio dei 400 ai vertici dell'agc (Ramani, Amigoni 5^ e 6^), quindi Daniela Stelori, Maria Ruggeri e Rosa Marchi. In assoluto vittoria della F35 Kathy Seck nei 100 metri con 12"86 e della F40 Maria Ruggeri sui 200 con 26"44.
  • mezzofondo femminile: Waltraud Egger, F55, domina in maniera assoluta ottenendo prestazioni vicine al 100% (cioè in via teorica vicine al record del mondo), anche se ad onor del vero i risultati ottenuti su 1500 e 3000 sono un pò lontani dai record di categoria (quello dei 3000 gli apprtiene con 10'55"74). 97,34 e 97,01 rispettivamente per aver corso in 11'22"35 e 5'22"02 le due gare: qui viene forse il dubbio sulla bontà dei metodi di parametrazione delle prestazione, se Nadia Dandolo (F45) correndo un grande 3000 in 10'05"90 (record italiano abbassato di 15" o giù di lì), ottiene solo 93,47% (che poi anche a livello tabellare la prestazione della Egger è stata superiore a quella della Dandolo su entrambe le prove). Il 4'47"72 dell'atleta veneta tra l'altro ha avvicinato il RN di Jocelyne Farruggia (4'43"35), che a Firenze si è difesa con molto onore: 4'54"41.
  • salti femminili: dei tre salti (alto, lungo, triplo) presenti a Firenze, solo l'alto ha opraticamente ttenuto risultati superiori alla deathline (mia personale...) del 77%. Nel lungo Barbara Ferrarini, F40, vincendo con 5,18 ha di fatto ottenuto un risultato vicino agli 88%. In cima alla classifica troviamo invece Giulia Perugini, F70, con 88,98 ottenuto con 1,05 di alto, a soli 3 centimetri dal suo RN. Poi Ingeborg Zorzi con 1,29, alla pareggio sul tetto italiano di categoria/specialità: RN per la seconda volta dopo averlo già saltato a Formia l'anno scorso. Lucia Nuvoli, F65, è terza nella mia classifica agc, con 86,05 e 1,11. Nel frattempo continuano ad assieparsi i record nell'alto F75: Maria Belletti pareggia per la terza volta il record (uno le apparteneva, il secondo è di Teresina Tonazzo) con 0,95. Bel confronto nel confronto tra le F45: prima Lina Costenaro con 1,44, poi Mariya Karvan con 1,41 e terza Chiara Passigato con 1,38.
  • lanci femminili: dominio esagerato di Gabre Garbic, F95, ormai senza rivali. 126,63% agc significa qualcosa di apocalittico per il lancio a 4,56 nel peso. Il risultato AGC tradotto in tempi/misure equivarrebbe ad un 7"81 sui 100 metri di un M35 (forse un tantino veloce...), e 8"28 per le donne. Addirittura quasi 30 metri di peso (sempre per un 35enne), mentre al femminile "solo" 27 metri. Ma anche i 1503 punti ottenuti come tabella-Fidal in una sola gara sembrano un pò sovrastimare e falsare tutto l'impianto della gare master. Ormai gli ultra 90enni sono una realtà per la quale il rispetto va dato non tanto al fatto che partecipino, ma quanto al fatto che ottengano delle prestazioni che dovrebbero essere "incastonate" in un contesto agonistico paritario con le altre categorie. Sono sicuro che esista un algoritmo (sia per la Fidal che per qualsiasi altra tabella che abbia la pretesa di valutare una prestazione): si chiede solo di cambiare le curve e non lasciare che corrano verso infinito dopo i 75. Avevo per gioco inserito i 100 anni d'età sull'agc: basta fare un minimo gesto atletico che si supera il 200% di qualsiasi record del mondo presente sul pianeta terra... Sono due cose diverse ottenere una prestazione sportiva e lavorarci sopra quotidianamente e avere invece la sola possibilità di farla.
  • Gli ostacoli maschili/femminili: in assenza di un traduttore in agc, consideriamo i risultati con le tebelle Fidal per i 200hs. Naturalmente agli onori della cronaca assurgono i primatisti italiani, a partire dalla F40 Cristina Amigoni autrice di un notevole 30"29, che abbassa il risultato di Barabara Ferrarini ottenuto ad inizio d'anno e che le ha dato 962 punti. Il record lo ha ottenuto anche Claudio Rapaccioni, M55, con 31"13, abbassando di quasi un secondo il precedente record... a proposito: peccato che non eisista una cronologia dei record italiani! Alessandro Cipriani 28"99 (826 punti) e Antonio Montaruli con 31"03 (820 punti) hanno invece superato gli 800 punti con ottime prestazioni.

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