25/11/12

Verso le elezioni: il programma di Frederic Peroni (quota atleti)

Frederic Peroni mi ha spedito il suo programma, che pubblico qui sotto. In rete sono ormai disponibili i programmi di molti "protagonisti", ma mancano naturalmente quelli di altri, che non ritengono di dovere dir nulla. Da parte di Morini e il suo cerchio magico tutto tace e ad oggi sembra davvero incredibile che abbia raccolto poco meno del 40% dei consensi. Ovvero: com'è possibile che vi siano ancora il 40% delle società (o meglio, dei voti delle società) a favore di una persona e della sua cordata che non ritiene neppure di non avere un'idea da proporre agli altri? Bisognerebbe votarli a scatola chiusa probabilmente (per loro) mentre l'unica cosa che si sa di loro è lo scempio che hanno perpetrato a questo sport negli ultimi 8 anni. Ebbene, uno di quei delegati che voterà quella corrente può avere le palle di scrivermi "perchè" voterà per loro e che non sia il solito mantra "loro sono peggio di noi"? Scrivetemi pure a queenatletica@gmail.com (ma dubito fortemente vi sia qualcuno con un'idea politica precisa). Naturalmente le mie critiche saranno rivolte anche alla parte avversa, e le cristallizzerò a breve su questo sito: alcune cose non mi vanno proprio giù. C'è ancora molto da fare per rinnovare il mondo dell'atletica, ma bisogna provarci, fin da subito. 

Il programma embeddato qui sotto è invece quello di Frederic Peroni, Master M45 ma soprattutto "atleta" in-action da sempre. Tempi del tutto rispettabili sui 400hs: a 49 anni Frederic corre ancora sotto il minuto nel giro con hs che non è impresa facile per nessuno. A livello europeo si è così disegnato il suo spazio di notorietà. Quello che importa, però, è che l'atletica lui la fa davvero. E' importante che gli atleti che si propongono in quota atleti... pratichino e non lo facciano solo in virtù di una tessera. Il suo approccio programmatico è quello che bisognava sentirsi dire: che lui lassù sarà il rappresentante di qualcuno, e non il libero pensatore latore di interessi personali. I punti centrati sono essenziali e cogenti: del resto è il ruolo di un consigliere in quota atleti, no? Essere di stimolo ad un consiglio e non presentare ulteriori aspetti di un programma che deve essere necessariamente una prerogativa del presidente eletto. 

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