10/10/12

O la borsa o la Fidal!


di Gianluca De Luca - Ho da poco partecipato ad un bando di concorso indetto dalla Fidal per l'assegnazione di quattro borse di studio. La lodevole iniziativa -dichiaratamente rivolta ai giovani tecnici- richiedeva un'età compresa tra i 26 ed i 40 anni, la qualifica di allenatore, pubblicazioni pregresse, la conoscenza della lingua inglese. Ai quattro vincitori sarebbe stata assegnata una borsa di studio per partecipare a convegni in Europa, per poi riportare in patria le conoscenze apprese.
Fummo selezionati in 17 - a questo link l'elenco http://www.fidal.it/upload/files/CENTROSTUDI/CENTROSTUDI_2012/ammessiB.pdf - da sottoporre ad una prova scritta di natura tecnica (con in più una domanda “aperta” in lingua inglese) e ad una prova orale (sempre tecnica e con un colloquio in inglese). Roba seria, sulla carta.
Degli originari 17 quella mattina ci ritrovammo in 12, e con un po' di malizia notai che, un paio di coloro che ritenevo i “rivali” più duri -allenatori dal curriculum ben più ampio del mio- non si erano presentati. “Meglio così”, pensai, lo confesso.
Appena terminata la prova scritta sostenemmo quella orale, ma in maniera che considero  “creativa”, perché la prova fu effettuata “a porte chiuse”. Che io sappia, gli esami debbono avere natura pubblica. Mah, forse in Fidal possono avere natura privata.
Al mio turno, di fronte ad una commissione nella quale ho riconosciuto Francesco Uguagliati, Nicola Silvaggi, Piero Incalza e Anna Riccardi (e c'erano altri tre esaminatori) sempre a porte chiuse valutarono ottimamente la mia prova scritta (nessun errore, dato oggettivo) e mi congedarono dopo una ventina di minuti di colloquio/esame (e qui l'impressione di essermela cavata niente male rimane un dato del tutto soggettivo).
Nonostante questo, non mi feci illusioni, nella valutazione finale la commissione avrebbe giustamente tenuto conto anche dei curricula, non solo delle prove.
Perciò non mi sono meravigliato più di tanto nel non ritrovarmi tra i vincitori -a quest'altro indirizzo http://www.fidal.it/content/Borse-di-studio-per-4-giovani-tecnici/50777
Leggero stupore mi ha preso invece leggendo tra i nomi degli “eletti” uno di quelli che avevo dato per “vincente” ma che con non nascosto sollievo notai non si era presentato alla prova finale. Non so come aveva fatto, ma aveva vinto senza partecipare.
Ma mi sono presto risposto: è l'Alzheimer. Il bravo collega c'era ed io non me n'ero accorto.
Stupore un po' più grosso nel notare invece che, tra i vincitori, ce n'è uno che – come si nota  rileggendo i nomi degli ammessi- non era tra gli ammessi.
Ripeto a beneficio dei molti che, annoiati dal racconto, stessero ormai leggendo distrattamente: “tra i vincitori c'è un nome non presente tra gli ammessi.”
Ho scritto alla Fidal per chiarimenti. Strano, non mi hanno risposto.
Non faccio congetture; mi sono rivolto ad uno studio legale per approfondire la bizzarra questione.  

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