Per ultimo, nel mio trittico informativo, lascio l'intervento di Pierluigi Migliorini al Crown Plaza di San Donato de 13 ottobre. Come già scritto altre volte, non conosco le persone che stanno dietro la "divisa Fidal" che sicuramente saranno ottime individualità, ma è indubbio che quello che rappresentano possa e debba necessariamente essere criticato: è la democrazia. L'incriticabilità dei monarchi nell'esercizio delle loro funzioni, come sostiene per altri aspetti anche la Procura di Palermo, è sintomo di monarchia assoluta. Orbene, l'unico dei tre Consiglieri Nazionali lombardi presentatisi alla riunione pre-elettorale lombarda che quanto meno è riuscito a fare un minimo di autocritica sulla ormai morente gestione di Arese II. Peccato che poi abbia prevalso l'identità di ruolo, la visione chiaramente non oggettiva della realtà (soprattutto sui master) e la necessità di difendere la posizione. La realtà, Sig. Migliorini, è che la crescita esponenziale di tesserati master non è certo avvenuta grazie alla Fidal in cui lei era il responsabile d'Area, ma nonostante la Fidal. La popolazione invecchia, la voglia di sport anche dopo i 40 aumenta, diminuisce invece tra i giovani: impossibile fallire, anche se è indubitabile che nelle ultime stagioni, a causa del menefreghismo della Federazione su tutto il comparto, il flusso in "entrata" si è molto chetato, soprattutto nell'attività in pista. Tutti sono pienamente consapevoli che l'attività su strada poco gli importa di quello che pensa e che fa la Fidal. Quindi rimaniamo sul primo piano, quello della pista, che è quello cui del resto anche gli stessi rappresentanti della Fidal si rifanno e si concentrano. Due Consiglieri nazionali in area master, e non si è riusciti a bloccare le norme ammazza-master che sono state clamorosamente approvate negli ultimi anni, probabilmente votate anche dagli stessi due che probabilmente avrebbero dovuto tutelare una categoria che da sola rappresenta sulla carta metà dei tesserati italiani di atletica: togliendo dal computo totale i tesseramenti-fuffa delle categorie "esordienti" stimo che probabilmente siano non meno del 60% i master italiani sul totale. Forse avrebbe dovuto far autocritica anche su quello durante la propria uscita. Ricordo che Migliorini durante i mondiali di Daegu del 2011, è stato eletto quale componente della commissione master per la IAAF. Speriamo che sappia almeno lì dare un piccolissimo contributo, magari maggiore di quello che avrebbe portato tra gli over-35 italiani, che, nemmeno cercando con il lanternino, si capisce dove possa essere finito. Concludo rimandando all'audio dell'intervento di Migliorini dove ho inserito come fotogramma per youtube una foto che risale ad Osaka: accanto a Migliorini sull'estrema sinistra, si vede Arese all'estrema destra, Maurizio Damilano accanto ad Arese, la Riccardi in mezzo e Massimo Magnani accanto a Migliorini. Massimo Magnani? Ma non è quello di Giomi? Proprio lui. (la foto che compare sul video è tratta da Fidal.it).
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