20/09/11

Per la Notturna torna la naumachia: meeting d'altri tempi

Sono passati già due giorni, ma ho da fà anche io... bisogna dar conto della Notturna di Milano? A cosa la paragoniamo? Non lo so... un tempo mi sarebbe venuto da dire che era il Giro di Lombardia dell'attività atletica italiana. Oggi è una manifestazione un pò più compassata, anche se un certo numero di atleti "top" è stata racimolata anche quest'anno. Tralascio ogni commento sul comitato organizzativo, riservandolo ad altra circostanza, visto che diversi di loro ci avevano messo lo zampino. Nella circostanza agonistica, purtroppo l'Arena è tornata alle naumachie del XIX secolo, quando al suo interno (la notizia è vera ed esistono pure le foto), dopo aver riempito d'acqua (chissà dove a prendevano) tutto l'anfiteatro, si svolgevano rappresentazioni di battaglie navali con tanto di imbarcazioni a grandezza naturale. Più o meno è successa la stessa cosa ieri sera. E gli atleti si sono dovuti immergere nel catino allestito per l'occasione. Così le prestazioni sono scivolate via senza sensazionalismi, lasciando all'assetato appassionato il senso stesso dello sport: la sfida tra uomini e donne, che non è poco. Pensate, stando al ranking delle manifestazioni internazionali, la Notturna è superata dal Golden Gala (scontato), da Rieti (scontato), dal Palio della Quercia di Rovereto (singolare...), ma anche dal Memorial Nebiolo di Torino e dal Meeting di Padova (molto poco scontato). 51° meeting mondiale quanto a risultati, ma viste le condizioni meteo la cosa sembrava quasi scontata.

La notizia del giorno è sicuramente la sconfitta di David (il Monettiano "Davide") Lekuta Rudisha. La nemesi del keniano ha avuto il volto "singolarmente maturo" dello junior etiope Mohamed Amman, 17enne talentuoso. 17enne o 37enne, come si diceva su facebook, poco importa: quell'essere vivente ha battuto l'essenza stessa degli 800 metri, che non perdeva una gara da due anni (mondiali di Berlino). Da allora 34 vittorie consecutive, cioè tutti gli 800 corsi in questi due anni. Fino alla Notturna, appunto. Amman 1'43"50 e Rudisha 1'43"57. Scorrendo la classifica, al 7° posto trova la sua collocazione Giordano Benedetti finalmente con un tempo degno di un 800ista di primo piano internazionale: 1'46"32. Nuovo primato personale. 21° rango nella graduatoria all-time italiana, subito dietro a Christian Obrist.

Nei 100hs vinti dalla jamaicana Brigitte Foster Hylton (13"09 con 1,2 e tutto il resto delle intemperie), stoccata a bersaglio di Veronica Borsi nei confronti di Marzia Caravelli: 13"39 a 13"43. E' la prima lesa maestà dell'anno? Secondo All-Athletics si sono incontrate 5 volte nel 2011 sui 100hs: 4 a 1 per la Caravelli in questa specialità, che non perdeva una sfida diretta con la Borsi dal giugno del 2007. Ma le classifiche AA sono un pò fallaci... Quarta Giulia Pennella con 13"69, che stanti le condizioni meteo, ha forse ridotto il gap con le due predette, con le quali per un certo periodo (soprattutto invernale) era arrivata ad impensierirle. 

Nell'alto si vede la campionessa mondiale russa Anna Chicherova, che sulla pericolosa pedana dell'Arena, si limita ad arrivare a 1,96, ovvero quasi una sforbiciata stante il suo attuale stato di forma siderale. Antonietta Di Martino, arriva invece sino a 1,93 piazzandosi in seconda posizione e rimanendo imbrigliata da qualche problema di troppo, non ultima la pioggia.

Libania Grenot tutto sommato non va affatto male, se pensiamo a tutto quello che si è scritto prima: terza con 52"46. Chiara Bazzoni invece deve essere arrivata al capolinea di questa stagione lunghissima e piena di soddisfazioni: 54"08. Anche Elena Maria Bonfanti annacquata in 54"90. Olha Saladuha si limita a due salti, ma in uno, aiutata dal vento, rischia di superare i 15: 14,94. Olga Rypakova 14,69 (anche questo ventoso), mentre Simona La Mantia si infanga a 14,07. Negli 800 ennesimo tentativo "sospetto" di Marta Milani che però non frutta: staccata a 2'06"09.

I 100 maschili sono figli delle condizioni e tolto Nick Ashmeade (10"42 con -3,4), si intravede una bella sfida tutta italiana, anche se su livelli cronometricamente mediocri (ma per riparametrare la sfida basti pensare che Ashmeade aveva corso in 19"91 a Bruxelles meno di una settimana fa... non è proprio un carneade). Equilibri ancora fluidi, e dopo le sparate di Bellinzona di Jacques Riparelli (10"26 e 10"28), Fabio Cerutti regola lo stesso padovano (10"61 a 10"65), che a loro volta regolano Emanuele Di Gregorio e Simone Collio (10"70 e 10"77): prossima tappa a Sulmona. Nei 1500 uomini, si segnala un piccolo risultato storico. Protagonista Merihun Crespi: 3'39"32, ovvero un italiano sotto i 3'40"; ovvero un evento. 30° risultato italiano all-time, e scalzato da quella posizione Andrea Longo. In tre anni, è la seconda volta che un italiano scende sotto i 3'40": l'altro era stato Christian Obrist. Oscar Pistorius vince i 400 con 45"97, e la cosa non fa nemmeno più notizia. Al quarto posto arriva Michele Tricca, uno dei protagonisti giovanili dell'atletica italiana: 47"01 e scacco a Isalbet Juarez

1 commento:

  1. Insieme a Obrist che corse 3'38.01 prorpio alla Notturna 2008 c'era anche Goran Nava che fece 3/10 in più.Poi da lì scelse la nazionalità serba per parteciapre a Pechino. Ciao!!

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