12/09/11

Masters Games a Lignano: organizzazione senza precedenti. Peccato per la partecipazione

Sono già un paio di giorni che sono iniziati gli European Masters Games a Lignano Sabbiadoro, e dopo una personalissima breve esperienza internazionale tra i master (iniziata da "giovanissimo" nel 2007 con i mondiali di Riccione) posso già fare alcune valutazioni e comparazioni. Ebbene, davvero peccato che siano solo "Masters Games", perchè l'organizzazione è davvero la migliore mai vista, in ogni senso, ad un campionato di atletica over-35. Nonostante i 4000 atleti di tutte le discipline, l'aver scaglionato il programma in una decina di giorni ha di fatto tolta molta confusione cui si era abituati nei grandi appuntamenti master. 

La prima idea vincente che non riesce a far breccia nella WMA e nella EVAA (la federazione mondiale di atletica master e quella europea master) è che le grandi manifestazione master hanno successo quando sono collocate in zone di villeggiatura con ampie possibilità logistiche, accessibili a tutte le tasche e che collegano l'agonismo al divertimento. Questo determinò il successo (di partecipazione) fuori da ogni logica di Riccione (cui gli organizzatori fecero fronte non senza molta fatica) mentre decretò il fallimento di appuntamenti come quello di Lahti (c'è chi, come il sottoscritto, fu costretto per assenza di posti-letto e per non non prenotare un bangalow in riva ad un laghetto finlandese a 100 km da Lahti, impestato da zanzare grosse come Boeing 747, a prendere tutti i giorni il treno da Helsinki, a circa 70 km di distanza). Non so come sia andata a Sacramento, ma è chiaro che se si individuano siti dove è anche possibile il turismo, ci guadagnano tutti. Si pensi a Nyiregyahaza, l'anno passato. Un paesino ungherese verso l'ucraina dove hanno organizzato gli Europei outdoor. Per carità, carino... ma diciamo che chi viene a Lignano trova qualche cosa di più dal punto di vista recettivo, oltre che non doversi sorbire un viaggio lunghissimo da Budapest.  

Dal punto di vista strettamente organizzativo, i Masters Games hanno umiliato tutto le altre grandi manifestazioni master di WMA e EVAA. Tra i testimonial anche Asafa Powell, pensate un pò. Peccato che sia a Riccione che ad Ancona, non si sia mai utilizzato lo stesso metodo: questione di budget? Nel beach volley c'è una coppia formata da due leggende della pallavolo mondiale come Bertoli e Cantagalli. Ma è presente anche la medaglia d'oro olimpica Maddaloni nel judo. In Italia, nelle due manifestazioni atletiche internazionali master degli ultimi anni (Riccione '07 e Ancona '09) nessuno ha mai provato a riportare un grande dell'atletica nazionale in pista (come seppero fare i francesi a Clermont '08 con Plaziat e Cheval) o l'Ungheria l'anno scorso agli Europei con atleti di cui francamente non ricordo i nomi. Eppure è provato l'effetto volano di queste iniziative su tutto il movimento. Magari non interessava, a partire da una Fidal Area Master ormai completamente succube dei giochetti della Fidal dell'Abbone Arese (dopo la tonsura successiva a Daegu, cui si è sottoposto), e di fatto incastonata nei misteri da Nome della Rosa del Convento Fidasics. Scava che ti scava, magari si scopre che il monaco che si mangia le pagine zeppe di veleno, artefice di tutto il trambusto che ha portato all'incendio del convento, sia tale Don Abbondio Petrucci

Torniamo in Friuli: aggiungiamo un ritorno mediatico senza precedenti: nemmeno Riccione si è avvicinato così tanto ai livelli di Lignano. La Gazzetta dello Sport ha dedicato alcuni servizi, mentre ogni sera dalle 23:45 sintesi della giornata su Raisport1 e un'ora dopo su Raisport2. Incredibile. E non dimentichiamo la diretta streaming sul sito. Si era mai visto? 

Si parte con il Games Center, ovvero non il solito stand cui si è abituati che diventa una sorta di melting pot confusionario. A Lignano una miriade di postazioni computerizzate in cui molti addetti si danno da fare per accreditare gli atleti. Impossibile fare code. Poi si viene indirizzati allo stand del proprio sport e quindi ti regalano uno zainetto con dentro le solite notizie turistiche. 

Bene, accreditati? Ok, andiamo al TIC, presso lo stadio, e qui ci spuntiamo per le rispettive gare con le alchimie del Sistema Interstellare Sigma. Qui probabilmente con molti atleti in più si sarebbe un pò intasato, ma è anche vero che molte strutture dedicate ad altri sport, nell'ipotesi di un campionato internazionale solo master, sarebbero state riconvertite alla bisogna.

Lo Stadio... è proprio uno stadio. Ma diciamo che poi gli atleti guardano alle zone di riscaldamento. In Ungheria l'anno scorso c'era un pistino a 500 metri molto caratteristico, con annessa pista indoor. Bellissimo, indubbiamente. A Lignano ci sono tre campi da calcio in erba sintetica, uno pure da 11, che sono un vero e proprio toccasana per i tendini dei diversi master. 

Unico neo: la partecipazione. Purtroppo (o per fortuna, ditelo voi) i Masters Games sono un doppione delle manifestazioni internazionali master. Non si sa ancora a cosa si possano paragonare, visto che sono una sorta di Olimpiade... ma a livello Europeo... open. Da Malmoe 2008 naturalmente i partecipanti sono (presumo) quintuplicati. Ma dovrebbero ancora raddoppiare per avere una manifestazione con gli stessi standard e la qualità di quelle ufficiali WMA e EVAA. Strano che gli organismi master non si sincronizzino: nel 2013, ad esempio, ci saranno in contemporanea mondiali master in Brasile e Olimpiadi Master a Torino.  Dove si va? Di sicuro è chiara una cosa: i master vogliono gareggiare, e sentono la necessità di avere sempre più gare dedicate. C'è una domanda crescente di attività del mondo "maturo", che si accompagna naturalmente ad un'esplosione dei tesserati alle categorie over-35, per motivi di carattere sociale che non sto qui a spiegare. 

Vabbè, domani tornano le gare. 

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