22/09/11

Meeting e italiani: il "nuovo" Dal Molin e il "nuovissimo" Bencosme

Rapida carrellata dei maggiori risultati degli italiani in giro per i meeting. Purtroppo ho anche io i miei tempi... mi premeva soprattutto segnalare una prestazione che è passata quasi sotto silenzio e che probabilmente non ha avuto il giusto rilievo. Torniamo al meeting internazionale di Bellinzona (location eccezionale) e ai 110hs. Come al solito, ci siamo abituati alle sciabolate di Emanuele Abate. Nella circostanza sviolina quella che dovrebbe essere il suo 4° tempo all-time (13"58), e tutti i quattro tempi ottenuti nel 2011. 33^ posizione mondiale nel ranking dei 110hs. Ma volevo sottolineare la seconda posizione di Paolo Dal Molin, classe 1987, stanziato in Germania, che francamente alcune voci mi avevano già dato in forma clamorosa da un paio di mesi. Per lui 13"67, che è un tempo incredibile, anche se chi lo segue sostiene che varrebbe molto meno. Ma prima bisogna correrli i tempi, logicamente. Per ora questo gran tempo, che rappresenta il suo PB, secondo performer italiano del 2011, 13° all-time in Italia, davanti a Re, Putignani, Bertocchi, Buttari... e quello Stefano Tedesco che proprio a Bellinzona è riuscito a correre in 13"85 (ma con un PB di 13"68). Il fenomeno Dal Molin, a dire il vero, era già esploso nel 2008, quando ad Alessandria corse in 13"78. Luci anche su Hassane Fofana, che è arrivato al suo personale sugli ostacoli da 106 di 14"22

Sui 100 ha dimostrato il proprio predominio sulla specie (italica) Jacques Riparelli, che ha domato sia Di Gregorio che Michael Tumi. Trend pazzesco nelle ultime settimane: una sequenza impressionante di tempi nell'intorno del 10"2, cui è mancata la ciliegina. Bastava infatti il famoso RT normalizzato in Trentino, e oggi Riparelli sarebbe stato il primo sprinter azzurro ad avere un minimo "A" per Londra. In Svizzera 10"28 e 10"26. 10"36 e 10"39 per Di Gregorio che è in leggera recessione, e 10"40 e 10"50 per Tumi. 

Nei 100 femminili conferma lo sfavillante stato di forma Marta Giovanetti: 11"64, nella gara in cui Veronica Borsi ha concluso in 12"06. Poi si cimenta nei 100hs dove piazza un medio-alto 13"32. Vi interessa? 62^ al mondo nel ranking del 100hs, che valuta l'andamento degli ultimi 11 mesi di gare. Raffaella Lamera nel salto in alto non decolla e rolla sulla pista a 1,75 (ma ricordo che a Daegu lamentava alcuni problemi fisici): stessa misura di Elena Brambilla che quest'anno non ha comunque superato gli 1,80.  Irene Pusterla (che ricordo essere ticinese... purtroppo per noi) si ferma a 6,55, nella gara vinta dalla francese Lesueur

A Siena Delmas Obou (1991) inforna un 10"47 che lo avvicina al PB di 10"44 stabilito a Mondovì quest'anno. 18,04 invece per Chiara Rosa a Pordenone nel lancio del peso. 

Poi si vola a Tangeri, nello scorso weekend, e si vede finalmente all'opera Matteo Galvan, che dopo il titolo italiano a Torino sui 100 metri, ha fatto la sua miglior apparizione a Rieti sui 200 e quel 20"80. Al meeting marocchino il veneto a dire il vero non brilla particolarmente: 10"60 nella gara vinta da Dwain Chambers (10"28) che quindi potrebbe essere stata "lentina" a prescindere. Sui 200 non va meglio: 21"07 e quarto posto. Nel peso Daniele Secci (1992) stabilisce il personale con 18,55, mentre nei 400hs ben 3 atlete azzurre: Manuela Gentili manca la vittoria per un'inezia contro la più quotata ucraina Hanna Titimets: (17^ nel ranking mondiale contro il 30° della Gentili) 57"29 a 57"34.  Aida Valente 60"13 (120^ nel ranking mondiale) mentre Emanuela Baggiolini (171^ sulla Terra nelle classifiche aggiornate a oggi) rischia la caduta al 9° e chiude in 61"60. Zahra Bani (16^ nel ranking) si aggiudica il giavellotto con un sufficiente 55,95.

Oggi infine, l'ho appreso sul sito della Fidal, grandissimo 49"94 per Josè Reynaldo Bencosme De Leon: 12° performer italiano di sempre, al pari di Mauro Maurizi, uno di quei legionari sub-50" di quella favolosa generazione di ostacolisti degli anni '90 che elesse Fabrizio Mori come primus inter pares. Per ora Bencosme sale alla 53° posizione nella classifica diacronica mondiale assoluta. Alle sue spalle Eusebio Haliti con un ottimo 50"55.

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