02/09/11

Daegu '11: la Campbell-Brown e il cavallo impazzito della Jet-Jeter

Chi sa chi è il genio che ha deciso di fare tutti questi cambiamenti ai mondiali di Daegu. Un genio, non c'è che dire: le tre semifinali hanno falsato di molto l'esito di molte gare. Pensate, con le tre semifinali, avevano garantiti le corsie centrali esclusivamente i vincitori delle rispettive volate, mentre i secondi arrivati, benchè molto performanti, si sono ritrovati in molte circostanze in ottava corsia. Medaglie arrivate dall'ottava corsia lasciano davvero stupefatti: l'argento di Melanie Walker nei 400hs femminili, il bronzo di L.J. Van Zyl nei 400hs maschili, Veronica Campbell Brown nei 100 femminili. Ma in ottava è finito anche Christophe Lemaitre, tagliato fuori dall'agone nella finale dei 100 metri. Andrew Turner, bronzo nei 110hs, è invece partito dalla prima corsia. Così si falsano le gare: con 2 semifinali 4 qualificati (o tre-più-uno) i migliori, anche se non vincitori, sarebbero finiti al centro della pista e le competizioni avrebbero avuto esiti forse diversi. Questa atletica mondiale sembra davvero guidata attualmente da gente incompetente. 

Fortunatamente nei 200 femminili i meccanismi perversi trovati dalla IAAF riescono a non intervenire a gamba tesa sull'esito della gara, che davvero ha messo le migliori del mondo tra i canapi prima che il mossiere desse il via. Il cavallo più performante dell'anno è americano e risponde al nome di Shalonda Solomon, capace di correre ai trials di Eugene (anche lei!) in 22"15 proprio davanti a Carmelita (Cammela sulla nostra pagina di facebook) Jet-Jeter, che finì in 22"23. Ma da allora sono passati più di due mesi, e soprattutto il motore del Jet di Los Angeles ha cambiato cilindrata. A proposito: la Jeter è sorella di quel Jeter, Pooh (in Italia avrebbe avuto un alone di mito e scherno per un nome del genere) guardia dei Sacramento Kings la scorsa stagione, ma da una decina di giorni sotto contratto con la Joventud de Badalona, in Spagna, per l'arcinoto lockout della NBA (che mi ha tolto la goduria di ascoltarmi Flavio Tranquillo chissà per quanto tempo...). Il vero nome di Pooh? Eugene... anche lui!

Shalonda si presenta quindi ai mondiali come l'ultimo fantino del palio, quello che entra per ultimo nei canapi e parte non appena nota lo scarso posizionamento del ippo-binomio della contrada avversaria. E con chi si allena Shalonda? Ma con Lance Braumann, padrino di Tyson Gay, Steve Mullings, Ashmeade, Patton, Bledman...  diciamo a oggi la la bottega d'arte velocistica che esce con le ossa più rotte da questa stagione, tra infortuni, squalifiche per doping, operazioni... Anche dalle semifinali esce comunque questo verdetto: la LosAngelese Shalonda (ma che ora vive ad Orlando, in Florida, nei luoghi dove il predicatore Braumann esercita la sua arte) viene fotografata dall'autovelox Omega col miglior tempo, 22"46, un solo centesimo meglio di Jet-Jeter che vince invece la prima semifinale. Nella terza semifinale Veronica Campbell Brown (per tutti VCB) dà la prima passatina alla campionessa uscente, Allyson Felix, ritrovata ad un livello leggermente inferiore ai suoi standard. 22"53 contro il 22"67 dell'americana dal fisico dolce e delicato (rispetto alle proprie competitors). Attenzione girls a VCB, perchè la sà lunga, avrà detto il Team-Coach a stelle e strisce alle 3 finaliste americane. La tri-campionessa mondiale dei 200 (Helsinki, Osaka e Berlino), Allyson, esentata dai trials a divinis, nel 2011 non è apparsa "quadratissima", battuta due volte su 4 nei meeting di avvicinamento a Daegu. La discepola di Bob Kersee quest'anno è infatti apparsa forse troppo indecisa sulla doppietta 400-200, risolta solo all'ultimo. Partecipano al palio anche la piazzata d'oro Kerron Stewart e la "master" Debbie Ferguson McKenzie. Completa il terzetto jamaicano Sherone Simpson, mentre l'unica europea e bianca in finale è l'ennesima ucraina (dopo l'esplosione nella stagione indoor di Olesya Povh, quella all'aperto di Mariya Ryemyen sui 200).

La composizione della batteria mette Shalonda in sesta, VCB in quinta, il Jet in quarta e Allyson the Butterfly in terza. Jeter ha sicuramente la mano migliore, mentre la Solomon, che era arrivata in finale col tempo migliore, si trova tutte le pretendenti al titolo interne. Brutta situazione. Ci siamo? Ok, sparo, partite! Migliore alla reazione, VCB, 0"151. Sarà il drive a consegnare il mondiale? VCB è una jena, va a prendersi dopo 50 metri la Solomon, che ha un attimo di sbandamento-da-risucchio nel momento in cui viene sverniciata da un Unidentified Flying Object (U.F.O.) di colore giallo-verde (non si sa ancora cosa abbia denunciato all'ente aeroportuale coreano al termine della gara). L'attrazione gravitazionale provocata da VCB, dopo aver mandato alla deriva siderale Shalonda, sembra però aver attratto a sè Cammeela-Jet, che entra in rettilineo con un metro di distacco. Dietro, appaiate ai 100 metri, transitano in un'orbita marginale, la stessa Shalonda e Allyson Felix, che non essendo dotata dei bicipiti femorali (e del resto della masse, pancetta compresa) delle due avversarie, fa più fatica a vincere le forze centrifughe e attende il moto rettilineo per scatenare la sua leggiadria.

Sul Sunset Boulevard di Daegu che è il rettilineo finale della pista blu Mondo (da vicino è strana... sembra costituita da striature verticali), VCB entra e sembra palesare un pizzico di overstriding (ovvietà, naturalmente... non c'è jamaicana dalle natiche grosse che non va in overstriding quando supera il punto di equilibrio). Ma qui la Jet, apparentemente più composta, riesce a sfruttare l'effetto frusta della curva e mostra una velocità di deriva molto più sostenuta di VCB. Si vede, ad occhio, che sta per avvenire l'imponderabile: la Jeter supererà la Campbell e farà doppietta 100-200. Non ci sono dubbi.

Ma a qualche micron dal compiere il sorpasso succede l'incredibile: il cavallo di Cammeela si imbizzarrisce e scalcia un paio di volte: mai visto in tv una cosa simile. Ma che succede? Il sistema motorio dell'americana sembra entrare in stallo e la simmetria generale entra visibilmente in conflitto: le spie iniziano ad accendersi da tutte le parti, e non c'è tempo di fare la check list prima che l'aviogetto precipiti: da dietro sta rinvenendo The Butterfly. La gara su VCB diventa a questo punto la difesa di Fort Knox da Allyson Felix, sperando che tutto non si trasformi in una catastrofica Little BigHorn con la rimonta della Sioux Solomon. VCB intanto, è troppa vicina al traguardo, anche se ormai è patologicamente colpita da un overstriding fulminante che la fa sporgere a tal punto in avanti, che per un attimo sembra una pattinatrice su ghiaccio. Traguardo! Prima VCB, la bicampionessa olimpica che mette nel forziere il primo oro mondiale sui 200: 22"22 con un metro (immancabile a Daegu...) di vento contrario. Seconda Carmelita Jeter con 22"37 e terza Allyson Felix con 22"42, ad un passo dal compiere il sorpasso casalingo. Terza la Solomon: 22"61

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