18/03/12

Jeremy Wariner e la voglia di "ritornare": 20"66 sui 200

Prime gare all'aperto, quando ancora si sente la eco delle gare indoor, segnatamente i mondiali indoor di Istanbul. Tra i tre top quartermiler che si contenderanno Oljmpia (Kirani ha preso legnate ai mondiali, mentre LeShawn si è esibito in un 500 non proprio indimenticabile a New York) mancava il sole Jeremy Wariner, le cui azioni erano crollate nelle ultime stagioni: prima l'ascesa incontrollabile di Merritt (con qualche aiutino di troppo), poi il serio infortunio al ginocchio destro nel 2009, la frattura al piede dell'anno scorso, poi la nascita dell'altro contendente, Kirani James. Ora i tre ci sono, e probabilmente uno di questi sarà si cingerà l'alloro sul capo. Ora, mentre si riflette su quello che potrebbe essere la finale olimpica, si muovono le prime pedine sulla scacchiera. Mosse d'apertura in attesa di muovere alfieri, torri, cavalli... Jeremy Wariner inizia con un 200 al TCU Invitational, dove sciabola un solido 20"66, cioè un tempo più veloce del debutto dell'anno scorso. Seconda gara dell'anno, dopo il 20"91 indoor di febbraio.... "La gente sta vedendo che sto tornando piano piano. Il tempo è davvero veloce per il periodo" ha detto Jeremy al termine della gara. Questo potrebbe essere un anno indimenticabile per Wariner, visto che la moglie è in attesa di un figlio che in maniera assai discutibile, con poco senso dell'humor, chiameranno "Turbo". Turbo Wariner... mah. Le aspettative di Wariner sono chiaramente per il secondo oro olimpico della propria carriera, dopo Atene '04 e cancellare l'onta dell'argento di Pechino '08. "Se sta bene, potrebbe essere il favorito" ha detto Clayde Hart, il suo coach. Obiettivo anche per lui conquistare un paio di ori olimpici (compreso quello della staffetta). 

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